Rivoluzionario?
Quanto carpito da video, immagini e test non lascia certo intravedere chissà quale innovazione nel meccanismo più intimo del gioco: scelta la propria squadra di Pokémon saremo scaraventati in un'arena, dove combatteremo il team del nostro avversario, controllato da un amico o dall'intelligenza artificiale. Le regole dello scontro sono le stesse della serie vera e propria, con la canonica morra cinese sulla quale si basa il rapporto tra gli elementi che contraddistinguono i vari Pokémon: fuoco vince sull'erba, acqua vince sul fuoco, elettricità sconfigge l'acqua, e via discorrendo. Ovviamente le regole sono comunque ampliate dalle piccole varianti introdotte con Pokémon Diamante o Perla: è infatti collegando il proprio DS al Wii che è possibile scaricare in memoria i dati del nostro team portatile, per poterlo utilizzare sulla nuova console Nintendo.
Le modalità di gioco comprendono i soliti match liberi e i vari tornei, probabilmente su questo livello la maggiore innovazione è raprresentata dalla resa visiva dei combattimenti, che pur assomigliando graficamente al già ottimo lavoro fatto su Game Cube, sfoggiano una qualità delle animazioni, dei modelli poligonali e degli effetti grafici decisamente superiore. Ancora più interessante e avvincente è lo svolgimento degli scontri dato che, come nel cartone animato, ci sarà uno speaker a commentare il duello, presentando gli sfidanti, annunciando le tecniche di attacco e raccontando cosa succede sul campo, con una ottima varietà che rende gli scontri decisamente meno noiosi: il difetto maggiore di questo sotto-genere legato ai Pokémon è sempre stata la lentezza e ripetitività degli scontri, che durando anche vari minuti son sempre risultati pesanti a lungo andare. Ma il DS serve solo a importare la propria collezione di mostri?
DS come controller
Originale ma piuttosto ingenua l'idea di poter controllare l'azione non solo tramite l'innovativo controller Nintendo, che al momento sembra funzionare come un semplice pad, ma anche e sopratutto grazie al DS: collegandosi wi-fi al Wii, è possibile sfruttare il touch-screen e una semplice e scarna interfaccia per poter impartire i vari comandi ai nostri Pokémon e navigare tra i menu. Una volta selezionata un'opzione, l'azione si sposta immediatamente sulla TV dove verrà messa in atto: uno spostamento alla lunga stancante, benchè tutto sommato molto pratico, che permette di utilizzare il Wii come un controller remoto in tutta comodità, mentre contemporaneamente si sfruttano il wi-fi anche per i dati da trasmettere dalla cartuccia.
Al momento non sono confermate le altre modalità di gioco che completano le possibilità offerte da Pokémon Battle Revolution: è molto probabile che come nel caso di Pokémon Colosseum e Pokémon Colosseum XD sarà disponibile una sorta di "Story Mode" in cui si esplorerà una parte del fantastico mondo dei pokémon Nintendo, vivendo un'avventura semplice ma intrigante. Non mancheranno sicuramente i canonici mini-game, come già si può considerare tale la possibilità di crearsi un alter-ego tridimensionale personalizzandolo scegliendo da una pletora di abiti e dettagli grafici.
Pokémon Battle Revolution non stupisce per originalità, è di certo il titolo di turno dedicato ai fan della serie, i cosiddetti "pokémaniaci", che apprezzeranno la possibilità di vedere le loro creature combattere con una resa visiva tridimensionale splendida. Se Nintendo curerà le modalità per il single-playing, allora questo primo titolo con i Pokémon per i Wii potrebbe davvero sorprendere.
Sembra che Nintendo la consideri una tradizione, un gioco dedicato ai Pokémon per console casalinga che sia una sorta di estensione dell'avventura vera e propria per l'handheld portatile del momento. Pokémon Stadium, su Nintendo 64, era connesso ai vari episodi per Game Boy Classic e Color; Pokémon Colosseum su Game Cube si combinava ai vari capitoli per Game Boy Advance; era ovvio che parallelamente a Pokémon Diamante e Perla per DS la Nintendo tirasse fuori dal cilindro un nuovo videogioco per Wii. Pokémon Battle Revolution è la versione di ultima generazione del simulatore di tornei che era stato Colosseum, e Stadium prima di lui: per apprezzarlo completamente è tuttavia necessario possedere una delle due cartuccie per Nintendo DS e aver costruito una generosa collezione di Pocket Monsters.