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Population Growing, Parte Nona: O si Odia, o si Ama

Pareri contrastanti sulla realizzazione: non solo dal lato tecnico, ma anche del coinvolgimento personale.

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   07/05/2003
Animal Crossing: Let's Go to the City
Animal Crossing: Let's Go to the City
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Un Poligono qua, un Poligono là

Molti, me compreso, almeno inizialmente si sono trovati un po' spaesati di fronte ad una grafica tanto essenziale: i modelli poligonali dei personaggi non sono certo il massimo della varietà e si riducono ad una decina su un totale di quasi trecento personaggi. L'esiguo numero di poligoni utilizzato genera inoltre un effetto di spigolosità che sembrerebbe portare il 128-bit Nintendo almeno una generazione indietro rispetto a quanto ha potuto mostrare con molti altri titoli di grande valore, ma in breve tempo l'attenzione ai particolari grafici passa in secondo piano rispetto a tutti i compiti che devono essere portati a termine.
Certo, delle palle di neve sfaccettate come un pallone da calcio, e in generale tutte le forme tondeggianti assai poco smussate, non costituiscono un gran bel biglietto da visita per una next-gen console, ma è giusto mettere in luce anche le caratteristiche positive: sempre dal punto di vista grafico un plauso va sicuramente all’originalità e alla fantasia dei programmatori nel disegnare e caratterizzare tanti personaggi cosi differenti fra loro, tutti molto buffi e che nelle loro fattezze rispecchiano fedelmente il loro comportamento nel gioco. Stesso dicasi anche per il notevole sforzo nell'inventare e realizzare così tanti modelli di oggetti e mobili differenti fra loro, nel tentativo di tener vivo l'interesse di ogni giocatore alla ricerca dello stile che più lo rappresenta.
Anche dal lato sonoro non ci si può lamentare: le canzoni di Totakeke sono moltissime ed offrono un commento musicale decisamente vario ed adatto ad ogni gusto, dal folk allo ska passando per la disco music.

Population Growing, Parte Nona: O si Odia, o si Ama

M'Ama, non m'Ama…

Non ci sono mezzi termini una volta inserito il disco di Animal Crossing nel cubetto di casa Nintendo: o si rimane piacevolmente colpiti dall'atmosfera di fondo di tale gioco o se ne rimane irrimediabilmente insoddisfatti.
D'altronde, soprattutto in giochi simulativi e simili, cose del genere sono sempre successe: la riproduzione della realtà su uno schermo mediante algoritmi resta sempre un'arma a doppio taglio, qualsiasi sia il risultato finale. E Animal Crossing non fa certo eccezione, pur discostandosi notevolmente, ad esempio, dai ben più realistici titoli Maxis: creare un ambiente e dei personaggi tanto kawaii, che piacciono moltissimo ai giapponesi, ha sicuramente reso meno serioso e meno legato alla realtà vera e propria un titolo che altrimenti sarebbe potuto diventare "uno dei tanti" e ben poco attraente per un mercato come quello nipponico. E nonostante le sue caratteristiche stilistiche rivolte al mercato interno, il successo di Animal Crossing è arrivato anche dall'altra parte dell'Oceano Pacifico, tanto da spiazzare la stessa Nintendo, che mai avrebbe sperato di veder nascere una comunità occidentale di tali proporzioni.
Ad ogni modo nell'analizzare pregi e difetti di questo gioco si potrebbero perdere ore, schierati verso "l'impatto visivo prima di tutto" oppure più orientati al "divertiamoci senza pensare molto all'aspetto esteriore", ma sarebbe la solita neverending story...
Ora resta soltanto a voi la scelta.

Population Growing, Parte Nona: O si Odia, o si Ama

M'Ama, non m'Ama…


Population: Growing! - Speciale Animal Crossing

Prima Parte: First Impact
Seconda Parte: Animal House
Terza Parte: Vivere!
Quarta Parte: Online, ma Offline!
Quinta Parte: Ce l'ho, ce l'ho, mi Manca...
Sesta Parte: Trainspotting
Settima Parte: Saturday NES Fever
Ottava Parte: GBA Tuttofare
Nona Parte: O si Odia, o si Ama
Decima Parte: Il Futuro è Vicino!

Animal Crossing è un gioco enorme, complesso, una vera e propria vita virtuale, e adesso che anche i giocatori PAL, grazie al FreeLoader, possono usufruire di un tale pezzo di software, ci è sembrato giusto dedicare al Communication Game di Miyamoto uno speciale.

Dieci capitoli in cui il nostro Filippo Ferrari sviscererà per bene i dieci aspetti più salienti del gioco, una guida per i turisti di Animal Crossing, perché la vita è dura ed avere un po' d'aiuto non fa mai male!


Non è facile mettere d'accordo tutti i giocatori di Animal Crossing, sia che lo si analizzi sotto l'aspetto tecnico che per quello ben più largo del gameplay. Come spesso accade nei giochi più "di concetto" o che comunque puntano molto più sul gameplay che sull'impatto visivo, anche Animal Crossing ha sollevato qualche perplessità.