Big Huge Games dopo gli ottimi riscontri in fatto di vendite e critica ottenuti da Rise of Nations , decide di cambiare completamente le carte in tavola
Dalla storia alle leggende...
Indubbiamente ci troviamo di fronte ad un altro RTS ma il team di sviluppo sotto le insegne di Microsoft ha deciso di stravolgere il background della loro produzione. Se RoN si basava su fatti storici con una fedele riproposizione di vari eserciti realmente esistiti (almeno in parte…), Rise of Legends ricalca in parte la strada di Age of Empires con Age of Mythology, proponendoci un contesto assolutamente immaginario in cui si mescolano senza problemi elementi provenienti da svariati background come quello fantasy, cyberpunk e letterario (ed in questo sottoinsieme si passa senza problemi dalla iconografia di Julies Verne alle favole mediorientali…).
Lasciando gli approfondimenti sulla trama a codici più avanzati o al review code (quello in nostro possesso presentava un solo livello dello scenario e varie quick battles con la totale assenza di elementi narrativi: la versione finale prevede la conferma della presenza dell’apprezzata modalità Conquer the World per di più arricchita da nuovi elementi) passiamo subito a presentarvi le nostre impressioni su quello che abbiamo potuto provare con mano.
Rise of Legends ha conquistato i nostri organi sensoriali grazie ad un’ottima cura in fatto di scelte cromatiche molto pastellate e gradevoli
Iniziamo dall’aspetto tecnico: come era lecito aspettarsi, anche Big Huge Games segue il trend schiacciante degli ultimi anni e passa all’utilizzo di un motore grafico tridimensionale. Ad esclusione di una eccessiva pesantezza di quest’ultimo che speriamo di poter imputare ad un codice ancora ben lontano dalla versione definitiva, Rise of Legends ha conquistato i nostri organi sensoriali grazie ad un’ottima cura in fatto di scelte cromatiche molto pastellate e gradevoli, oltre ad un design di tutti gli elementi (costruzioni, scenari, soldati, mezzi meccanici e volanti) decisamente originale e riuscito. Molto meno evidente ci è risultata invece l’implementazione del Novodex come engine fisico per le interazioni rispetto a quello che abbiamo visto in Age of Empires 3 e l’Havoc ma anche in questo caso preferiamo non dare giudizi definitivi in attesa di un codice meno acerbo. In perfetta simbiosi invece l’accompagnamento musicale che aiuta ad immergerci in questa dimensione a metà strada fra psichedelia onirica e tecnologia magica.
Technomagia
Passando all’aspetto più strettamente interattivo, Rise of Legends sembra proseguire sulla scia del suo quasi-predecessore Rise of Nations, impostato quindi su di un gameplay molto strategico e tattico. Le varie fazioni in campo, due incentrate sullo sviluppo tecnologico, una sulle forze della magia (e ognuna con alcune caratteristiche e truppe esclusive), oltre a preoccuparsi di raccogliere un minerale chiamato Timonium, dovranno espandere le loro basi fino a trasformarle in enormi città composte da distretti di varia natura (quello militare ci permetterà di aumentare le truppe disponibili, quello commerciale la capacità di incamerare denaro e così via) e tanti possibili upgrade di vario genere.
soldati e mezzi bellici potranno essere “istruiti” con tattiche diverse a seconda della situazione e delle proprie preferenze in fatto di combattimento
Technomagia
Molto particolareggiata si rivelerà poi essere la gestione delle truppe a nostra disposizione: gli “eroi” (non tutti disponibili da subito all’interno del nostro esercito) ad esempio potranno acquisire nuove abilità, mentre soldati e mezzi bellici potranno essere “istruiti” con tattiche diverse a seconda della situazione e delle proprie preferenze in fatto di combattimento. Uno strategico molto complesso e particolareggiato quindi, che comunque si rivela ben gestibile grazie ad una interfaccia utente che propone per ogni elemento un’icona grafica ed una finestra di pop-up con tutte le spiegazioni del caso. Tutto ciò aiuta il giocatore ad avere un approccio meno traumatico all’interazione ludica soprattutto per le prime ore di gioco.
Technomagia
Rise of Legends sembra avere tutte le carte in regola per potersi garantire un posto al sole nel già affollato panorama degli strategici in tempo reale. Resta da capire se chi ha apprezzato Rise of Nations accetterà di buon grado di uscire da un libro di storia per immergersi in una avventura “techno – fantasy”…
Rise of Legends sembra avere tutte le carte in regola per potersi garantire un posto al sole nel panorama degli strategici in tempo reale
Dalla storia alle leggende...
Ma chi ha detto che software house e team di sviluppo, ottenuto il successo con un prodotto, lo replicano pedissequamente in vari sequel al solo fine di sfruttare un brand già noto agli appassionati? Le cose non stanno così almeno per Big Huge Games che, dopo gli ottimi riscontri in fatto di vendite e critica ottenuti da Rise of Nations nel 2003, decide di cambiare completamente le carte in tavola per Rise of Legends, in uscita su PC per il mese di maggio.