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RuneQuest: Warlords è uno strategico a turni dal sapore nordico

Abbiamo avuto modo di provare RuneQuest: Warlords, uno strategico a turni con elementi da gioco di ruolo, ambientato nel mondo di RuneQuest.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   21/07/2025
Uno scontro di RuneQuest: Warlords

RuneQuest non è un gioco di ruolo cartaceo molto fortunato. Realizzato da Steve Perrin, Ray Turney, Steve Henderson e Warren James, ha attraversato diverse crisi, nonostante alcuni picchi di popolarità e il lancio di varie edizioni. Provare a riassumerne tutte le vicissitudini sarebbe un affare da speciale dedicato e nemmeno ci proviamo, in questo contesto. Comunque sia, tra alti e bassi, cambi di mano e di nome, ripensamenti vari, è sopravvissuto sino ai giorni nostri. Perché, in fondo, quello di Glorantha è un bel mondo, oltretutto davvero complesso, e, nonostante a occhio quello dell'editore Chaosium sembri il classico gioco di ruolo fantasy, approfondendolo si scopre uno dei sistemi di gioco più sfaccettati che siano mai stati creati, capace di stimolare stili ruolistici alternativi al combattere a testa bassa.

Detto questo, non ha avuto grossa fortuna nemmeno in ambito videoludico. Anzi, non ne ha avuta alcuna, visto che, fino a oggi, non esistevano videogiochi ufficiali. Non mancano titoli che sono stati evidentemente influenzati da RuneQuest, come King of Dragon Pass, che era ambientato a Glorantha, o The Elder Scrolls III: Morrowind, cui lavorò Ken Rolston, reduce da RuneQuest III (c'è da rimanere stupiti dalle somiglianze tra il sistema di gioco del titolo di Bethesda e quello di RuneQuest). Fortunatamente è in arrivo lo strategico a turni RuneQuest: Warlords di Virtuos a portare finalmente la serie in forma virtuale sui nostri schermi. Lo abbiamo provato per qualche ora per capire cosa ci aspetta.

Storia e campagna

RuneQuest: Warlords è ambientato tra le terre di Talastar e Dorastor, a ovest del Passo del Drago nel continente di Genertela. La storia si svolge nel 7/37 (1608) della linea temporale di Glorantha, e racconta la lotta della Tribù di Talastar contro le orde del Caos.

Hahlgrim, uno dei campioni dei Bilings di Talastar, deve radunare più alleati possibili per affrontare il pericolo incombente, cercando aiuto anche tra altre specie, come elfi e Lunari. Il tutto si traduce in una campagna formata da 18 missioni, delle quali abbiamo avuto modo di provare le prime, in cui dovremo guidare le nostre truppe contro la minaccia crescente. Non mancheranno incontri con personaggi famosi del mondo di RuneQuest, come Ketill Whiteye, Hakon il Nuotatore, Woovandor e Ralzakark. I VIP fanno sempre colore. Ma non indugiamo oltre e avviamo la partita.

L'inizio del gioco

La prima missione funge anche da tutorial. Dopo un filmato introduttivo in cui ci vengono fornite informazioni di background e vengono stabilite le premesse narrative dell'azione, ci vengono spiegati il sistema di movimento e il sistema di combattimento.

Il sistema di gioco di RuneQuest: Warlords è basato sulla divisione in caselle delle mappe e sulla spesa di punti azione
Il sistema di gioco di RuneQuest: Warlords è basato sulla divisione in caselle delle mappe e sulla spesa di punti azione

Ci ritroviamo quindi su di una mappa divisa in caselle, in cui ogni nostra mossa costa dei punti azione. Abbiamo come obiettivo quello di avanzare, sconfiggendo le truppe del caos, per adesso della fanteria non troppo resistente (molto dipende dal livello di difficoltà a cui si gioca). A nostra disposizione abbiamo un'unità eroe e delle unità di fanteria, più dei lupi che danno quel tocco di nordico in più. In breve, impariamo a ruotare la telecamera, a selezionare le truppe, a muoverci e ad attaccare, utilizzando le abilità speciali delle unità nel modo più efficace possibile.

Il sistema di gioco è molto classico ed è inquadrato negli strategici tattici con un focus particolare sulle singole unità, che crescono di esperienza battaglia dopo battaglia. L'eroe, di suo, dispone di più punti vita, di più abilità e di poteri speciali che gli consentono di essere più efficace in battaglia. Tra le mappa, è anche possibile distribuire dei punti esperienza su di un albero della abilità per farlo o farli (quando si disporrà di più di un eroe) crescere.

Le unità crescono battaglia dopo battaglia, specializzandosi
Le unità crescono battaglia dopo battaglia, specializzandosi

Dal punto di vista prettamente tattico, RuneQuest: Warlords mostra delle soluzioni davvero interessanti, tra la possibilità di controllare i punti di accesso usando le unità con attacchi a distanza e la meccanica della "Zona di controllo", che rende più difficili le manovre per aggirare i nemici e complica i tentativi di allontanamento da un combattimento. Sostanzialmente le truppe reagiscono attaccando i nemici che passano nella loro area, ottenendo dei bonus per fare danni. Si tratta di una soluzione non proprio nuovissima, ma comunque utile per dare al giocatore la possibilità di attuare strategie più complesse, costringendolo a meditare sul posizionamento delle unità e sulle mosse da fare di volta in volta.

Le battaglie di RuneQuest: Warlords offrono delle scelte tattiche interessanti
Le battaglie di RuneQuest: Warlords offrono delle scelte tattiche interessanti

Considerate, inoltre, che ognuna delle fazioni (Talastar, Chaos e Lunar Empire) ha delle unità uniche che si specializzano in diversi modi, arricchendo ulteriormente le scelte fattibili sul campo di battaglia. Nelle prime missioni la cosa non è così evidente, ma nelle missioni avanzate emerge con più forza. Vi sapremo ridire quando potremo giocare alla versione finale quanta sia effettivamente questa forza.

Missioni avanzate

Dopo la missione introduttiva, nella seconda siamo stati catapultati su di un campo di battaglia più complesso, con diversi fronti da gestire. L'obiettivo era sempre quello di sconfiggere tutti i nemici, ma al contempo dovevamo anche supportare un secondo eroe, che abbiamo aggiunto all'esercito.

Le fazioni in campo saranno ben note a chi ha giocato a RuneQuest
Le fazioni in campo saranno ben note a chi ha giocato a RuneQuest

Qui abbiamo usato anche il sistema di interazioni, che nel tutorial aveva avuto un ruolo marginale, alzando un portone per garantire alle nostre unità accesso a una fortificazione. Il campo di battaglia più aperto ci ha consentito di provare tattiche di accerchiamento più complesse e di capire meglio il funzionamento degli eroi, molto più forti delle altre unità, ma comunque da non mandare allo sbaraglio senza un'accorta pianificazione, visto che se il nemico riesce a circondarlo, può ucciderlo nel giro di pochi turni.

La terza missione ci ha messo di fronte a un altro scenario ancora, che ci ha fatto scegliere come raggiungere il nostro obiettivo (via breve ma piena di nemici, o via lunga più sgombra?) Per capire i vantaggi e gli svantaggi delle due scelte, l'abbiamo giocata due volte. Effettivamente ci sono delle variazioni, che potrebbero produrre effetti interessanti sulla lunga distanza. In generale, ci è sembrato che gli sviluppatori abbiano fatto un ottimo lavoro di level design, che comunque andrà verificato quando potremo giocare la campagna completa. Le mappe non sono mai enormi (almeno quelle che abbiamo provato), ma sono state progettate in modo tale da creare delle situazioni interessanti, sia a livello di piccoli eventi che accadono di tanto in tanto, raccontati attraverso dei dialoghi, sia a livello di disposizione delle truppe.

Tecnicamente RuneQuest: Warlords è in linea con altri titoli del genere
Tecnicamente RuneQuest: Warlords è in linea con altri titoli del genere

Dal punto di vista tecnico, RuneQuest: Warlords ci è sembrato un titolo in linea con il genere cui appartiene. Quindi abbiamo delle buone animazioni di combattimento, ma niente che faccia strappare i capelli a livello di dettaglio generale. Diciamo che ci è sembrato realizzato con una certa cura, ma che gli sviluppatori non abbiano voluto strafare. Comunque sia è davvero presto per parlare di questo. Ciò che conta è il lato tattico, che ci è sembrato davvero ben fatto, tanto da farci venire voglia di continuare a giocare. Siamo stati colpiti anche dalla pulizia e dalla chiarezza dell'interfaccia, che ci ha permesso di entrare in gioco senza grosse difficoltà, evitando ambiguità e risultando sempre leggibilissima, nonostante la ricchezza di comandi. In alcuni casi ci sarebbe piaciuto avere una minimappa, tanto per orientarci meglio, ma si tratta di una piccolezza rispetto a tutto il resto.

Da quello che abbiamo provato, RuneQuest: Warlords ci è piaciuto davvero molto, tanto che non vediamo l'ora di provare la versione finale della campagna. Confessiamo che ci ha fatto anche piacere vivere un po' di RuneQuest in forma virtuale, visto quanto è stato ignorato dalla nostra industria. Si tratta di una preferenza personale, ce ne rendiamo conto, ma consideriamo un fattore positivo la varietà di ambientazione e una in più non può che fare bene a tutti, in particolare a chi è stanco del fantasy classico alla Dungeons & Dragons.

CERTEZZE

  • Sembra riuscito dal punto di vista tattico
  • Un po' di RuneQuest anche nei videogiochi

DUBBI

  • Manterrà lo stesso livello per l'intero gioco?