Non più un Action RTS ma un Action RPG!
Il mondo di KUF è costituito da mappe generate in maniera casuale, per spiegarci meglio immaginate il mondo da esplorare diviso in zone, bene queste cambieranno ogni volta che affronteremo il livello. Il titolo dei Blue Side è articolato attraverso sei atti, ciascuno composto da quattro o più livelli, ci sono state promesse dalle 40 alle 50 ore di gioco in single player, sì perché è presente anche il multiplayer ma ne parleremo più avanti. Gli sviluppatori hanno insistito molto sulla componente action del gioco, in effetti la parte RPG è stata inserita in maniera semplificata ma non per questo banalizzata. Le caratteristiche di ogni personaggio sono divise semplicemente in tre: i punti salute, i punti abilità e i punti fortuna. Tutte e tre potranno essere sviluppate con l’avanzare dei livelli, sarà infatti possibile assegnare i punti guadagnati in combattimento alla crescita del combattente. Il nostro guerriero potrà basare i suoi attacchi sulle armi e sulle sue abilità, ed è ovvio che sia le prime che le seconde potranno essere incrementate, ma la novità è che sarà possibile anche combinarle tra loro, creando mezzi di distruzione dotati di funzioni particolari, sarà come una sorta di collage che ci renderà sempre più forti e praticamente indistruttibili. Abbiamo avuto modo di vedere alcune armi combinate con abilità speciali che si sviluppano oltre metà del gioco e siamo rimasti stupiti dal loro grado di aggressività (per non lasciarvi con l’amaro in bocca vi confessiamo che si trattava di una sorta di lancia a due lame che una volta lanciata tornava indietro come boomerang ma inoltre girava intorno al nostro guerriero falciando ogni cosa e sorvolando tutte le superfici senza trovare ostacolo). Le combinazioni sono tantissime e starà solo a voi scoprirle, i dati ufficiali parlano di più di 50 skill da apprendere combinabili con circa 60 funzioni delle nostre armi, per la serie chi più ne ha più ne metta. Attraverso gli incontri con alcune divinità, dell’amore, della morte e dell’avidità, potremo incrementare il nostro arsenale e aumentare le nostre abilità. Per le prime basta contrattare con il dio in questione mentre per le seconde dovremo letteralmente addormentarci. Il personaggio infatti dormendo incontrerà in un’altra dimensione, quella onirica appunto, un suo maestro che gli insengerà nuove capacità che poi dovremo sbloccare seguendo gli obiettivi indicati proprio dal vecchio guru, ad esempio uccidere 60 lucertoloni o effettuare una determinata uccisione.
Durante il Tokyo Game Show oltre ad aver provato con mano Kingdom Under Fire: Circle of Doom che era presente all’interno dello stand Microsoft abbiamo avuto l’occasione di incontrare gli sviluppatori di Blue Side e scambiare con loro due battute sulla saga e sulle console attualmente sul mercato.
Multiplayer che passione
Il gioco è stato sviluppato avendo in testa l’idea di un’avventura godibile insieme ad altri, è stata infatti introdotta una modalità multiplayer, esclusivamente via Xbox Live, che permetterà di combattere insieme ad altri tre amici nel mondo di KUF. Il multiplayer dal punto di vista tecnico è indistinguibile dal single player anche se gli sviluppatori ci hanno confessato che lottare insieme ad un amico rende la sfida più semplice per entrambi. Combattendo insieme infatti si potranno utilizzare determinati bonus e condividere gli hit point. Il multiplayer è stato inserito in maniera perfetta nel contesto del gioco, dato che in ogni momento nel corso della storia potremo chiamare qualcuno in nostro soccorso, senza dover uscire dall’azione e senza frustranti menu, un po’ come avviene in Gears of War. L’azione è sempre frenetica, tra una miriade di mostri, presenti quasi sempre una ventina su schermo in scenari sia chiusi che aperti, si va da lussureggianti palazzi gotici a caverne e foreste dimenticate. L’ambientazione risulta nel complesso curata, il motore grafico proprietario di Blue Side macina una ottima mole di poligoni anche se le texture ci hanno lasciati un po’ perplessi; questi problemi certo non sono secondari ma possono passare in secondo piano visto il buon numero di creature contemporaneamente presenti su schermo e la stabilità del motore stesso. Buoni i dettagli dei personaggi ed anche la I.a. degli avversari che schiera i fanti e i mostri più grossi in prima linea lasciando i tiratori a distanza di sicurezza. Il gioco l’abbiamo potuto testare già localizzato in italiano ed è abbiamo apprezzato molto il sacrificio fatto dai Blue Side per rendere comprensibile pienamente il proprio prodotto che, per la cronaca, uscirà adattato in tutti i principali idiomi. L’uscita di KUF è prevista per la fine di novembre o gli inizi di dicembre worldwide in contemporanea ed è attualmente una assoluta esclusiva di Xbox 360, solo in futuro forse ne vedremo una versione PC. Gli sviluppatori ci hanno poi confessato di aver scelto l’hardware Microsoft, oltre che per i buoni rapporti con la casa di Redmond, i precedenti episodi di KUF e il più recente Ninty Nine Nights, anche per la semplicità di programmazione dei tool di Xbox 360. Semplicità che invece, sempre secondo Henry Lee, non appartiene ai dev. kit. forniti da Sony alle software house. Il Nintendo Wii invece non sembra riscontrare l’interesse di Blue Side visto che la ritengono una console non adatta alla saga di KUF, o per meglio dire l’utenza del Wii è composta da giocatori poco smaliziati che si troverebbero male a dover gestire un titolo di tal genere. Probabilmente non vedremo quindi mai un RTS in stile Phantagram su console Nintendo, peccato perché il Wii-remote sarebbe perfetto. Prima di chiudere vi ricordiamo che il gioco sarà pubblicato in tutto il mondo tranne in Korea da Microsoft e che attualmente i Blue Side guidati da Henry Lee sono alle prese con un nuovo gioco, un misterioso RTS di cui sapremo entro poco tempo le prime informazioni.
Kingdom Under Fire: Circle of Doom sarà disponibile su Xbox 360.
Il nuovo capitolo di KUF non segue esattamente la storyline dei primi episodi già apparsi su console Microsoft ma riprende personaggi ed ambientazione che saranno familiari agli amanti della saga. Con questo nuovo prodotto i Blue Side, ex team interno di Phantagram ed ora software house indipendente, hanno deciso di cambiare rotta e si è quindi passati da un action RTS ad un action RPG. I motivi di questa scelta secondo il vice presidente Henry Lee sono tutti da ricercarsi in logiche di mercato, visto che i precedenti capitoli, per quanto meritevoli, erano rivolti ad una nicchia di utenti. Con Circle of Doom invece l’obiettivo è di conquistare la grande massa di amanti dei giochi di azione e magari anche qualche appassionato di RPG. Il titolo dei Blue Side è ambientato in un mondo fantasy, popolato di creature infernali che non aspettano altro che farci la pelle. Affronteremo l’avventura scegliendo uno dei sei personaggi, in fiera ce n’erano solo tre disponibili, un’elfo femmina abilissima nel combattimento a distanza, un guerriero “standard” e molto bilanciato in ogni caratteristica ed una sorta di berserk dominato dalla forza bruta.