HD-DVD vs Bluray: una battaglia all’ultimo megabyte!
A gennaio, come da tradizione, Las Vegas “ces-sa” di essere per qualche giorno la patria del divertimento e dei casinò, per diventare il reame dell’alta tecnologia, di prossima introduzione sul mercato. Peccato che noi non viviamo esattamente aldilà dell’oceano atlantico (ne tantomeno aldilà dell’oceano pacifico), pertanto molte delle meraviglie ivi mostrate rischiano di interessarci molto più in là nel tempo rispetto a paesi tecnologicamente più avanzati, quali USA e Giappone. Ma noi europei abbiamo il CeBit, ossia l’evento primaverile tedesco interamente dedicato a quelle stesse nuove tecnologie, che non sarà “innovativo” come il Consumer Electronic Show di Las Vegas (anche perché tipicamente vengono riproposti buona parte dei prodotti già visti in quel del Nevada), ma, come di consueto, anche quest’anno ci ha dato grosse soddisfazioni.
Come era lecito aspettarsi, la parte del leone è stata ricoperta, anche qui in Europa, dai nuovi formati ad alta densità per i film in alta definizione, meglio noti come Bluray e HD-DVD. Dal versante HD-DVD, arriva finalmente per il nostro mercato il nuovo lettore Toshiba “Middle” Level, EP-E10, che va a posizionarsi nel catalogo del produttore giapponese proprio tra il modello base, HD-E1, e il top di gamma, HD-EX1, sia a livello di performance che come prezzo, fissato in “soli” 699,00 euro di listino. L’EP-E10 può contare, a differenza dell’HD-E1, su un output 1080p sia per HD-DVD che per i DVD tradizionali, potendo fare affidamento sull’ottimo processore Silicon Optix Reon. Sul versante audio, pieno supporto per le nuove codifiche lossless (senza perdita), quali DTS-HD, Dolby TrueHD, Dolby Digital Plus e PCM Multicanale. Immancabile l’uscita HDMI in versione 1.3. Disponibile a partire dal mese prossimo.
Sempre a partire dai prossimi mesi, Toshiba potrebbe perdere “l’esclusività” per quanto concerne la commercializzazione di lettori HD-DVD: si affacceranno sul mercato mondiale i primi lettori made in China. Nell'immaginario collettivo, definire in prodotto cinese spesso equivale ad etichettarlo come economico e scadente. Questo è senz'altro vero se si effettua una prima analisi approssimativa di tale fenomeno. Benché di prodotti cinesi insoddisfacenti ve siano moltissimi sul mercato, a volte la produzione cinese - soprattutto quella deputata alla realizzazione di apparecchi per conto di imprese occidentali - si è lasciata ammirare per macchine di buon livello vendute a prezzi relativamente bassissimi, soprattutto grazie al quasi “irrisorio” costo della manodopera che caratterizza il paese dagli occhi a mandorla. Proprio per questo motivo, HD-DVD, da sempre attento a contenere i prezzi e puntando decisamente sull'abbattimento del costo dei propri lettori, aveva annunciato, durante lo scorso Ces di Las Vegas, il futuro avvento di lettori HD-DVD cinesi, caratterizzati, come da tradizione, da un basso prezzo d'acquisto, decisamente inferiore anche rispetto allo stesso dei player Toshiba entry level. E' proprio durante la kermesse tedesca che sono stati mostrati i primi esemplari di lettori HD-DVD cinesi, marchiati Alco/Venturer (nata dalla collaborazione tra Microsoft e Broadcom), caratterizzati, come da annuncio, da un basso costo d'acquisto: 299 dollari di listino, per un lettore completo anche di funzionalità upscaling dei DVD tradizionali.
Restando sul fronte dei ribasso dei prezzi, già praticati, infine, i primi tagli per i lettori HD-DVD statunitensi, specificatamente HD-A2 e HD-XA2: a partire dal 1 aprile essi hanno subito un calo di prezzo di listino rispettivamente di 100 e 200 dollari. Il HD-A2, pertanto è passato da un prezzo di listino da 499 dollari a 399, mentre il Top di gamma HD-XA2 è sceso fino a 799 dollari, contro i precedenti 999 richiesti. A breve tali riduzioni interesseranno anche il vecchio continente.
Il "gruppo" HD-DVD, come si può facilmente intuire dalla presenza del colosso informatico per eccellenza, Microsoft, è impegnato anche in ambito PC. A partire dai prossimi mesi, infatti, apparirà sul mercato il masterizzatore per supporti HD-DVD, single e dual Layer (nessuna informazione è stata rilasciata circa la compatibilità al nuovo supporto Tri-Layer), prodotto dalla stessa Toshiba, così come la prossima introduzione sul mercato del nuovo drive esterno USB 2.0, pensato non solamente per i pc portatili, ed in grado da un lato di leggere i supporti HD-DVD, dall’altro in grado di scrivere CD e DVD. A proposito di Notebook, quello che i prossimi mesi ci prospettano è la fioritura di numerosi laptop equipaggiati con un lettore HD-DVD: almeno 8 sono i produttori che nei prossimi mesi inseriranno nel loro catalogo tali macchine, e tra questi segnaliamo Samsung, Asus e HP.
Succose novità anche dal punto di vista dei supporti, con l'HD DVD che è diventato ufficialmente il formato oggi più capiente, avendo ratificato il primo supporto tri-layer da 17GB cadauno, per un totale di 51GB (contro i 50 del Bluray). Questo record, però, durerà poco, in quanto il colosso TDK ha già annunciato i primi Bluray da 200GB, finora mostrati solo come prototipi. L'uscita sul mercato dei primi esemplari di HD-DVD a triplo strato dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno, e al momento non sono state ancora rilasciate informazioni circa la compatibilità dei lettori oggi presenti sul mercato.
Buone nuove anche per il Bluray
L’introduzione sul mercato di PlayStation 3, accreditato da un lato come il lettore Bluray più economico oggi in circolazione e dall’altro come il più performante in termini meramente qualitativi, ha dato nuova linfa al consorzio Bluray, fino ad allora sottomesso allo strapotere del formato di Toshiba: basti pensare che il 2006 era terminato, in quanto a vendite totale di titoli in alta definizione in USA, con il formato HD-DVD in netto vantaggio rispetto al rivale Bluray, mentre nel mese di marzo Videoscan di Nielsen ha ufficializzato il sorpasso del formato Bluray ai danni dell'HD-DVD (in totale, per ogni 100 film su Bluray sono stati venduti 98.71 titoli su HD-DVD), con un 2007 che ha fatto registrare una vendita di Bluray più del doppio rispetto ai titoli venduti su HD-DVD, favorita anche da una recente release per quest’ultimo non molto entusiasmante.
In più il formato di Sony, sin dall’inizio, ha sempre potuto contare su una offerta di lettori più variegata, potendo annoverare, ad oggi, produttori “attivi” del calibro di Panasonic, Samsung, Philips, Pioneer e la stessa Sony. A breve a questi si aggiungerà Sharp, impegnata finora principalmente nella produzione “solitaria” di diodi blu (indispensabili per la lettura dei supporti dal laser blu), con il nuovo BP-HP105, con HDMI 1.3, output 1080p, e uscita analogica 7.1 con decodifica Dolby TrueHD e Dolby Digital Plus. Niente DTS-HD per il momento, ma è già previsto un aggiornamento firmware per ovviare all’inconveniente. Il prezzo di listino è fissato in 999,00 euro.
Non esattamente un nuovo lettore, invece, per Panasonic, ma un discreto aggiornamento per il proprio player Bluray: il BD10A, evoluzione del BD10, sarà disponibile sul mercato a partire dal prossimo mese di maggio, e si differenzierà dal precedente modello per una porta HDMI 1.3 e per il supporto a DTS-HD e Dolby TrueHD con decoder incorporato. Continua a pesare l’assenza di un output 1080@24p. Il prezzo di listino resta fermo sui 1.499,00 euro.
Il vero tallone d’achille del formato Bluray, rispetto allo storico rivale, è rappresentato da sempre dal maggior costo d’acquisto per i lettori preposti alla lettura del formato. Sony è consapevole di ciò, esattamente come è conscia del fatto che la sola vendita di Playstation 3, sebbene copiosa, non può reggere la più che agguerrita offerta che Toshiba si appresta a lanciare. Ed è così che è arrivato l'annuncio da parte della stessa casa nipponica di un nuovo lettore, che può essere considerato "entry-level" solo per il prezzo: il BDP-S300 affiancherà il già disponibile BDP-S1, e preserverà di quest'ultimo tutte le caratteristiche salienti, tra cui riproduzione fino a 1080p, la tecnologia 24p True Cinema, HDMI 1.3, ed, in più, è stata aggiunta la compatibilità con i CD musicali. Leggere modifiche apportate al design, che, pur conservando il family look della famiglia di lettori Bluray Sony, si presenta con le dimensioni tipiche di un dvd tradizionale, quindi “smilzo” rispetto al fratello maggiore. Il prezzo di vendita annunciato è pari a 499 euro, che di fatto aprirà la stagione dei lettori a basso costo, caratterizzati da un prezzo medio, previsto per il prossimo natale, pari a circa 500 euro.
Se da un lato ritroviamo sempre più produttori impegnati nel rilascio di nuovi lettori Bluray, dall’altro, invece, la Bluray Disc Association ha ratificato le specifiche definitive che i prossimi lettori Bluray dovranno necessariamente rispettare: i lettori Bluray rilasciati dopo il 31 ottobre dovranno montare a bordo un minimo di 256MB di memoria per lo swap necessario al funzionamento dei contenuti BD Java, mentre per i modelli con connessione di rete, la memoria dovrà salire a 1GB. Queste nuove feature serviranno per la corretta riproduzione del BD Java presente sui film su Bluray, indispensabili le funzionalità Picture in Picture, i commenti in tempo reale e contenuti speciali interattivi. Questa mossa da parte del consorzio di certo non farà la felicità di coloro i quali si sono affrettati all’acquisto di un lettore Bluray, e che, pertanto, dopo aver speso mediamente 1000 euro, rischiano di ritrovarsi con una macchina già superata a distanza di pochi mesi.
Altre novità “strutturali” dal versante Bluray interessano anche il comparto software. Sony, dopo aver realizzato quasi tutte le prime uscite dei titoli in Bluray con encoding in Mpeg2 e supporto singolo strato, con la conseguente insoddisfazione da parte dei consumatori (soprattutto se tali titoli venivano raffrontati alle “meraviglie” offerte dalla controparte in HD-DVD, da sempre legata all’ottimo algoritmo di compressione VC-1) sembra aver deciso – finalmente - di rivedere i propri piani per quanto riguarda la realizzazione del software. Innanzitutto, il consorzio ha annunciato che l’80% delle prossime uscite previste entro l’anno su Bluray verranno riversate su un supporto dual layer (50GB) - contro i 25 canonici odierni -, per sfruttare in maniera “sensibile” il vantaggio in termini quantitativi che tale formato può offrire rispetto al rivale, e che tale maggiore spazio a disposizione sarà utilizzato principalmente per una migliore qualità, sia audio che video, passando attraverso bitrate medi più elevati.
Prove generali di “convergenza”.
Buoni segnali provengono anche dalla tanto agognata “convergenza” tra i due rivali contendenti pocanzi trattati: sebbene la concorrenza non faccia mai male al mercato, spingendo spesso i produttori a migliorare la propria offerta sia in termini di prezzo che di performance, sin dall’inizio un po’ tutti auspicavano la possibilità di non dover essere costretti a destreggiarsi tra due differenti formati al fine di disporre dell’intera filmografia rilasciata in alta definizione. Infatti, al giorno d’oggi, a tal fine si rende necessario l’acquisto di due distinti lettori (uno per ogni formato), i cui prezzi - come avrete sicuramente intuito in precedenza - non sono esattamente alla portata di tutti, o almeno non adesso. Un primo mattone è stato posto sia da Warner che da LG.
Quello del Total HD Disc da parte di Warner Bros è stato uno di quegli annunci, durante lo scorso Ces di Las Vegas, che più di tutti aveva attirato l'attenzione di operatori e consumatori. Per chi se lo fosse perso, ricordiamo che Warner Bros (che supporta entrambi i formati), al fine di agevolarsi il computo della doppia distribuzione di film su Bluray e HD-DVD, ha progettato un supporto ibrido che prevede da un lato un HD-DVD doppio strato ( 30GB) e dall'altro un Bluray a singolo e dual layer (25gb, 50gb), riproducibili a seconda delle circostanze indistintamente dal lettore posseduto. Ebbene, proprio in occasione del CeBIT, la stessa major hollywoodiana ha indicato come Giugno il mese previsto per l'apparizione sul mercato statunitense dei primi titoli su Total HD disc, dapprima nella versione ibrida a singolo strato HD-DVD e single layer Bluray, e successivamente, in agosto, il rilascio dell'edizione con doppio strato HD-DVD e single layer per il Bluray.
Altro deciso passo verso tale convergenza - come dicevamo - è rappresentato dal lettore universale LG Super Multi-Blue BH-100, prima ed unica macchina al momento in grado i leggere sia HD-DVD che Bluray, nonché DVD, SACD, DVD-A (nessun supporto per i CD audio). Il produttore coreano ha fatto sapere, inoltre, del non pieno supporto di tale lettore nei confronti dei contenuti interattivi inclusi nel titoli in formato HD-DVD: nello specifico tale macchina presenta dei problemi già a partire dal menu iniziale del disco e per questa ragione LG ha previsto un menu "alternativo", pensato appositamente per questa tipologia di disco, e per tale motivo la macchina non potrà fregiarsi del logo HD-DVD, essendo così ufficialmente un lettore Bluray con supporto all’HD-DVD. LG Super Multi-Blue BH-100 è ufficialmente disponibile in USA a partire dallo scorso 3 febbraio, mentre in Italia è in vendita solmente da qualche giorno, al prezzo piuttosto elevato di 1.499 euro (contro i 1200 dollari previsti per la versione americana). Sempre dal colosso coreano arriva il GGW-H10N, il nuovo "Super Multi Blue" Bluray Disc Rewriter e HD DVD-ROM Drive", un drive per pc in grado di incidere supporti in formato bluray e, al tempo stesso, leggere supporti in formato HD-DVD. Il GGW-H10N di LG può registrare fino a 50GB di data (su BR DL), l'equivalente di 4 ore e mezzo di video in alta definizione, o 22 ore di filmati a risoluzione standard. La velocità di scrittura prevista per questo drive è 4X, e pertanto ci vorranno circa 25 minuti per incidere un singolo layer, e circa 50 minuti per entrambi. Il GGW-H10N sarà disponibile sul mercato a partire da questo mese al prezzo, anch’esso, di circa 1200 dollari.
Circa un anno fa Sharp aveva annunciato la propria intenzione di dare il via alla produzione di un diodo a laser blu-viola compatibile sia con i supporti Bluray che con gli HD-DVD, che di fatto avrebbe aperto la stagione dei lettori universali per HD-DVD e Bluray. Il campo di applicazione di questo nuovo diodo non si limiterà alla sola lettura di tali supporti, ma anche alla loro scrittura. Infatti Sharp ha annunciato la futura introduzione sul mercato di primi masterizzatori in grado di incidere ambedue i formati alla velocità di 6x (per i diodi a 8X e 12X bisognerà attendere almeno il 2009).
L’alba delle nuove tecnologie visive
Chi credeva che Plasma e LCD fossero le tecnologie del futuro (anche se solo prossimo), dovrà presto ricredersi. Molti di voi avranno sicuramente già sentito parlare della tecnologia SED (Surface-conduction electron-emitter display), l’innovativa tecnologia di visualizzazione considerata da molti la naturale evoluzione del CRT (cathode ray tube), sviluppata – al momento – da Canon e Toshiba. Con la tecnologia SED, i tecnici sono riusciti ad unire i punti di forza del tubo catodico, in termini di prestazioni cromatiche, e degli attuali schermi piatti, in termini di peso e dimensioni. Gli esperti ritengono che la tecnologia CRT sia ancora per molti aspetti superiore ai flat tv, il cui difetto principale è la perdita di qualità nei pressi dei bordi dello schermo. Il SED, invece, si caratterizza per la presenza di migliaia di "pistole", una per ogni pixel, le quali sparano elettroni esattamente come fa il "cannone" del tubo catodico. Questo consente di avere delle dimensioni dello schermo elevate, un ingombro decisamente ridotto, e la qualità dell'immagine ai bordi esattamente uguale come al centro della stessa. I dati di targa che accompagnano questa tecnologia sono sbalorditivi, con un valore di contrasto che può arrivare fino ad 1.000.000:1. I primi modelli erano previsti per la fine di quest’anno, ma un recente contenzioso legale tra Canon e Nano-Proprietary rischia di fatto di mettere a rischio tutto il progetto SED. Le due società nel 1999 avevano firmato un accordo per la cessione dei brevetti da parte di Nano-Proprietary a Canon per lo sviluppo di tale tecnologia. Successivamente la stessa Canon ha costituito una joint venture con Toshiba finalizzata al suo sviluppo e successiva immissione sul mercato. Sta di fatto, però, che l’accordo iniziale tra Nano-Proprietary e Canon non prevedeva l’inserimento di terze parti, e, pertanto, la stessa Nano-Proprietary ha fatto causa a Canon, la quale, dopo le sentenza del tribunale del Texas, ha di fatto perso la licenza acquisita in precedenza. Il rischio ora che tutto il progetto salti è incombente, ma Canon si è detta fiduciosa circa la firma di un nuovo accordo con Nano-Proprietary.
Anche se la tecnologia SED oggi sembra essere quella più quotata tra tutte le future tecnologie di display, nel frattempo display OLED e display 3D hanno cominciato a fare sentire la propria presenza in modo sempre più tangile, in un futuro a dire il vero non troppo lontano neanche per loro. Un primo assaggio della promettente tecnologia OLED è stato offerto da Sony, che ha mostrato uno schermo da 27 pollici FULL HD con contrasto da 1.000.000:1 (un milione ad uno!). Una vera doccia fredda per chi già sperava di poter mettere presto le mani su questa meraviglia è arrivata poco dopo proprio da alcuni ingegneri Sony, i quali hanno dichiarato che ci vorrà ancora molto tempo prima che questa nuova tecnologia possa diventare una concreta realtà per il mercato dei display ad alta definizione (anche se, a dire il vero, le ultime voci di corridoio indicano per il 2008 come l'anno utile per l'inizio della commercializzazione di questo display). Uno dei problemi più importanti da superare, fanno sapere gli stessi ingegneri, riguarda proprio la breve durata che caratterizza finora la storia di questa nuova tecnologia.
Succose novità anche dal versante dei display tridimensionali. Finora vari produttori si sono cimentati nella realizzazione di tali prototipi, ma, paradossalmente, la società che più di tutte sembra essere vicina al traguardo ancora deve nascere (ufficialmente): da una joint venture tra l'americana NeurOK Optics e la coreana Chi Mei Optoelectronics (CMO) nascerà iZ3D, con base operativa a San Diego, in California, e la cui mission sarà proprio quella di sviluppare e commercializzare prodotti con tecnologia 3D, sia in ambito consumer, commerciale e professionale. Le maggiori attenzioni dei due produttori sono riversate su quello che sarà il loro primo schermo 3D: si tratta di un monitor LCD da 22 pollici di diagonale, in grado di proiettare in 3D, sia dentro che fuori lo schermo, mediante appositi occhiali polarizzati. L'inizio della commercializzazione di questa macchina innovativa sembra essere fissata per il prossimo maggio, ad un prezzo di circa 1000 dollari. La risoluzione del display sarà di 1680x1050 pixels, e l'angolo di visione è di 120 gradi. Tempo di risposta di 5ms, luminosità di 300 ansi lumen e contrasto di 800:1. Ovviamente, per poter sfruttare la magnificenze del 3D si renderanno necessari degli appositi occhiali polarizzati. Sempre restando in ambito 3D, un interessante “esperimento” è quello realizzato da Zalman, la quale ha realizzato un prototipo di monitor LCD da 19”, lo ZM-M190, con risoluzione 1280x1024, e contrasto 1000:1, con un particolare filtro frontale che abbinato ad appositi occhiali polarizzati lo rende a tutti gli effetti un monitor tridimensionale. Tale display - fanno sapere i tecnici Zalman - risulta particolarmente indicato per un uso videoludico con PC.
E la TV “tradizionale”?
Sembrerà strano a dirsi, ma quello che fino all’anno scorso rappresentava il “futuro”, oggi è già tradizione. Il tubo catodico commercialmente può essere considerata una tecnologia morta, e non a caso nelle case di noi tutti sempre più schermi piatti stanno sostituendo quell’ormai vetusto "catafalco", che ci ha deliziati per più di 60 anni. Il mercato dei display in questi mesi è in fermento come non lo è mai stato, con l’immissione continua di schermi FULL HD da ambo le tecnologie piatte, plasma e LCD. Meglio plasma o LCD? In termini qualitativi, operatori e consumatori sembrano essere schierati dalla parte del plasma, mentre i dati di vendita parlano (e parleranno) di LCD. DisplayBank, infatti, fa sapere che nel 2006 la vendita di pannelli a cristalli liquidi da 40 pollici (storicamente favorevole alla tecnologia al Plasma) ha totalizzato circa 7,8 milioni di pezzi venduti, ovvero 400 mila unità in più dei 7,4 milioni di pannelli al Plasma da 42 pollici. La stessa società di ricerca rende noto che il sorpasso in termini vendite da parte della tecnologia a cristalli liquidi è avvenuta nel corso di agosto 2006, facendo registrare un incremento di vendite mensili pari al 5%. La vendita di pannelli LCD da 40 pollici è passata dalle 400 mila unità vendute nel 2004 all'1,2 milioni di pezzi venduti nel 2005, aumentato cosi nel 2006 di circa 6 volte. Displaybank, infine, ha previsto per il 2007 un vantaggio della tecnologia a cristalli liquidi ancora più marcata, prevedendo circa 16,4 milioni di pannelli venduti, contro gli 8.1 milioni di pannelli al plasma.
Ciononostante, nei prossimi mesi uno dei display più interessanti che saranno immessi sul mercato sarà il plasma Full HD di Panasonic. In occasione dello scorso CES, la stessa Panasonic, tra le altre cose, aveva annunciato quello che è il più piccolo display al plasma con risoluzione 1920*1080p disponibile entro la fine di quest'anno, caratterizzato da una diagonale di "soli" 42 pollici. Il problema principale della tecnologia al plasma consiste proprio nella dimensione dei pixel, più grandi rispetto agli stessi utilizzati negli lcd, che non permette la produzione di pannelli di dimensioni ridotte, e al tempo stesso non consente il raggiungimento di un numero sufficiente di pixel al fine poter fregiarsi del "marchio" FULL HD per i display di taglio inferiore ai 50 pollici. Questo ovviamente fino a pochi giorni fa, quando la casa giapponese, durante una conferenza con la stampa francese, ha ufficialmente presentato la nuova linea di Plasma appartenenti alla serie Viera PZ700, che può contare su tre modelli ad alta risoluzione piena, con dimensioni che spaziano proprio dai 42 pollici pocanzi menzionati fino a spingersi verso i 58 pollici. I pannelli utilizzati per questi nuovi display sono di decima generazione ed utilizzano un innovativo trattamento antiriflesso. Anche l'elettronica è stata migliorata, potendo contare sul nuovo e potente processore video V-REAL Pro 2. Il TH-58PZ700 (58") sarà previsto sul mercato a partire dal prossimo mese di agosto, mentre i TH-50PZ700 (50") e TH-42PZ700 (42") già a partire da i prossimi mesi di maggio e giugno, con prezzi rispettivamente di 3.500 e 2.500 Euro.
Strada diversa quella intrapresa, invece da Hitachi, che ha annunciato recentemente un display al plasma dalla diagonale da 50 pollici di dimensioni, in commercio a partire già da questo mese, dal prezzo di listino molto aggressivo: circa 2300 euro. Il modello in questione vanta un pannello ALiS, con specifiche leggermente diverse dai restanti pannelli al plasma di pari dimensioni, potendo contare su di una risoluzione 720p nativa (1280*720). Annunciata, da parte dello stesso produttore, anche la nuova serie di plasma Full HD, con funzionalità PVR con Hard Disk integrato e nuova tecnologia Smooth Movie.
Non poteva mancare all’appello Pioneer, con il nuovo PDP-607XD da 60”, il più grande pannello al plasma del produttore giapponese. Pensato appositamente per quegli ambienti dove 40 pollici sembrano troppo "piccoli", il PDP-607XD ha fatto ufficialmente il suo ingresso nel mercato europeo. Oltre all'ormai "tradizionale" risoluzione FULL HD, un rapporto di contrasto pari 4000:1 e una luminosità di 1000cd/m2, questo nuovo display potrà contare su due ingressi HDMI, uno VGA, poi, nell'ordine, video component, S-viideo, Composito e 3 Scart. Il PDP-607XD vanta il design della settima generazione Pioneer, unitamente alle rinomate e proprietarie tecnologie Pureblack Panel 2 e Direct Colour Filter 2, oltre a nuove modalitità di Picture in Picture (PIP), e il sistema di calibrazione ISF. Esso inoltre integra un tuner DVB-T (digitale terrestre), con uno slot CI per la riproduzione di contenuti in pay per view.
Per concludere la carrellata dei nuovi display al plasma, Samsung ha presentato di recente la nuova gamma di display al plasma appartenenti alla serie Q9 e C9. Disponibili in due tagli, da 42 e 50 pollici con, rispettivamente, risoluzione pari a 1024x768 punti e 1366x768, essi saranno disponibili sul mercato europeo a partire dal prossimo mese di maggio. Le caratteristiche tecniche delle due serie sono simili e si distinguono unicamente per alcune dotazioni funzionali più ricche per la serie Q9, tra cui segnaliamo ben 3 ingressi HDMI 1.3 (contro i due della serie C9). La serie Q9 può contare, inoltre, su un pannello con trattamento "Ultra Filter Bright" in grado di minimizzare i fastidiosi riflessi sullo schermo e della tecnologia "Silhouette Editor" sviluppato per eliminare i difetti di persistenza che affliggono notoriamente i plasma. In comune queste due serie vantano, però, i dati di targa: luminosità di 1500cd/mq, rapporto di contrasto di 10.000:1 per i 42 pollici (15.000:1 per la variante da 50"), luminosità di 1000cd/mq. Tutti i nuovi modelli utilizzano, inoltre, un nuovo processore delle immagini a 18bit (contro i 12bit della linea precedente), una scansione delle immagini a 75Hz e integrano anche un sintonizzatore digitale terrestre Mpeg2. I prezzi annunciati per il mercato europeo sono di circa 1.300 Euro per il PS42C96HD, 1.500 Euro per PS42Q96HD, 2.000 Euro per il PS50C96HD e, infine, 2.200 Euro perPS50Q96HD.
Musica per le orecchie
Non penserete mica di acquistare l’ultimo ritrovato tecnologico in quanto a display e limitarvi ad ascoltare con i "miseri" diffusori che spesso lo accompagnano? Ecco che, allora, si rende doveroso uno sguardo anche alle ultime novità in ambito audio.
Ed è qui che ritroviamo ancora una volta Sony, impegnata non solo sul fronte bluray e Bravia. Il produttore giapponese, infatti, ha recentemente annunciato quattro nuovi ricevitori A/V HD-ready, appositamente pensati per una migliore coordinazione con i lettori bluray e i propri display a cristalli liquidi facenti parte della rinomata linea di LCD Bravia. Il modello "top", il STR-DG910, vanterà in prezzo di listino di circa 500 dollari, e tra le principali caratteristiche figurano 7.1 canali, da una potenza di 110w RMS ciascuno e porte HDMI 1080p. A seguire troviamo, per meno di 400 dollari, il STR-DG810 (399 dollari) e STR-DG710 (300 dollari), che, come per il modello top, vanteranno anch'essi porte HDMI 1080p, ma 6.1 canali, da 110 e 105 watt, rispettivamente. Tutti e tre i modelli in questione, infine, disporranno del nuovo Digital Media Port di Sony, il supporto al XM Connect-and-Play, e il BRAVIA Theater Sync di Sony, in grado di garantire una perfetta compatibilità con tutte le nuove elettroniche Sony. Per concludere la nostra carrellata di nuovi amplificatori HT di Sony, segnaliamo il modello entry level, il STR-DG510, sempre a 6.1 canali (100w), con porta HDMI 1080i, dal prezzo di listino di circa 200 dollari. Questi nuovi modelli saranno disponibili sul mercato USA a partire da mese, e solo successivamente giungeranno nel nostro Paese.
Uno dei prossimi best seller è il nuovo sintoamplificatore di gamma media Onkyo TX-SR505E , presentato ufficialmente in Italia per la prima volta durante lo scorso Top Audio & Video Show, tenuto nel mese di marzo in quel di Roma. Questa nuova macchina non potrà ancora fare affidamento sulle nuove codifiche lossless, tipiche di Bluray e HD-DVD, ma ha dalla sua un prezzo di listino molto più che aggressivo. Esso, infatti, verrà venduto al prezzo di soli 399,00, una cifra “irrisoria” se si considerano le caratteristiche tecniche: amplificazione a 7.1 canali con circuitazione esclusiva WRAT (Wide Range Amplifier Technology), in grado di sostenere adeguatamente i picchi dinamici delle incisioni multicanale cinematografiche, ingressi HDMI (2 input e 1 output) compatibili con i segnali video fino a 1080p e l'audio multicanale dei SACD, oltre al PCM multicanale dei nuovi supporti Bluray e HD-DVD, e sistema di autocalibrazione aggiornato alla nuovissima versione Audyssey 2EQ. In aggiunta ritroviamo un ingresso "RI Remote Port" per il collegamento di un Onkyo Ri dock compatibile con l'iPod, ingressi fino a 7.1 canali per la riproduzione di segnali multicanali già decodificati (indispensabili per lettori Bluray e HD-DVD dotati di decoder interni) e di circuitazione "Theater Dimensional", in grado di riprodurre virtualmente l'effetto 5.1 anche con i soli due diffusori frontali connessi. La disponibilità sul mercato del TX-SR505E è prevista per i primi giorno del prossimo mese di maggio.
Un altro dei colossi nel settore degli amplificatori per Home Theater è Yamaha, che non ha perso occasione, durante lo scorso mese, di annunciare un nuovo modello di ricevitore multicanale, con funzioni innovative: il nuovo Yamaha RX-V661 è il primo amplificatore Yamaha a vantare la funzione “Scene”. In buona sostanza si tratta di quattro pulsanti posizionati centralmente che permettono un utilizzo più intuitivo ed immediato dell'apparecchio. La funzione "scene" consta di quattro preimpostazioni regolabili, che spaziano da "DVD Movie", "Music Disc Listening", "TV Viewing" e "Radio Listening". Premendo uno dei pulsanti, vengono automaticamente "modificati" i settaggi preferiti dall'utente e ottimizzati per l'uso momentaneo che si richiede all'apparecchio. In più dal menu della macchina viene offerta la possibilità di richiamare altri preset, tra cui:: "iPod Listening", "TV Sports Viewing" o "Action Game Playing", oppure possono essere creati a piacere dall'utente attraverso il comodo menu OSD. Il RX-V661, poi, è può contare su una amplificazione a 7.1 canali da 140W per canale e di due ingressi ed un’uscita HDMI in versione 1.2 a in grado di accettare i segnali multicanale del SACD oltre che permettere il pass-through di sorgenti in alta definizione fino a 1080p. A completare la già ricca dotazione, ritroviamo l’ultima evoluzione del sistema di autocalibrazione YPAO che seleziona automaticamente le frequenze principali per l'acustica dell'ambiente e imposta le bande selezionate in modo da avere la resa multicanale ottimizzata, oltre a regolare i tempi di ritardo e i tipi di diffusori utilizzati. Il nuovo RX-V661 sarà disponibile a partire da aprile ad un prezzo annunciato di circa 600 Euro.
In chiusura, ecco che arriva direttamente dal giappone il primo sistema "all in one" per bluray: il BD-MCP70 di Sharp vanta un unico chassis, dove troviamo un lettore Bluray compatibile 1080p e un amplificatore multicanale 7.1 di tipo digitale a 1-bit, per una potenza totale annunciata pari a 175W. L’offerta comprende, ovviamente, anche i diffusori, realizzati dal costruttore britannico KEF. Peccato per il prezzo, in vendita alla modica cifra di circa 6700 Euro. Disponibilià a partire dal prossimo mese di giugno in Giappone.
LCD avanti tutta!
Le novità dal fronte plasma emerse in quest’ultimo mese terminano qui, per il resto è dominio incontrastato della tecnologia a cristalli liquidi che, forte anche delle previsioni di vendita pocanzi esposte, sembra non voler per niente arrestare il proprio sviluppo. Molte sono le soluzioni interessanti che avremo modo di ammirare da qui a breve. Fino a pochi mesi fa, Sharp era il padrone indiscusso del mercato dei display LCD, potendo anche contare sul fatto che la produzione degli stessi pannelli poteva essere considerato il core business del produttore giapponese. Ma dall'ultima analisi di mercato è emerso che così non è più. Da una doppia ricerca condotta da iSuppli Corp. e NPD, infatti, il nuovo re del mercato è risultato essere il produttore coreano Samsung, detenendo circa il 14% di quota di mercato, poi a seguire Philips e la stessa Sharp. Da notare, poi, che dalla stessa analisi però effettuata da Display Search Sharp si trova dietro anche rispetto a Sony, posizionandosi addirittura al quarto posto di questa speciale classifica. Ovviamente questi dati fanno riferimento all'intero mercato dei display LCD, mentre per i pannelli a cristalli liquidi di piccolo taglio Sharp resta ancora saldamente al comando.
Ed è proprio il produttore coreano quello più attivo in quanto ad annunci. Per il mercato interno, Samsung presenta tre nuovi modelli Full HD con diagonali di 40" (LN40M81BD), 46" (LN46M81BD) e 52" (LN52M81BD) dotati della nuova tecnologia "True Black Panel" che consente agli LCD di colmare l'ultimo gap nei confronti del plasma: il livello del nero. Questa nuova linea riporta, infatti, tra le caratteristiche tecniche un rapporto di contrasto di ben 15.000:1. I tre modelli saranno presto disponibili nel mercato coreano a prezzi di circa 3,500 dollari (40"), 4,700 dollari (46") e 5,900 dollari (52"). In Europa, invece, Samsung ha ufficialmente rilasciato due nuove serie di display a cristalli liquidi: M87 e R87. La prima prevede quattro varianti di display che si differenziano tra di loro principalmente per le dimensioni: 37, 40, 46 e 52 pollici, mentre tutti potranno contare su una risoluzione FULL HD. Essi possono contare (tranne la variante da 37") sulla nuova tecnologia Super Clear, in grado di restituire un livello del nero molto più realistico rispetto al passato, e in più altre interessanti tecnologie, tra le quali segnaliamo Movie Plus , con il compito di eliminare l'effetto scia tipico della tecnologia LCD, Wide Colour Enhancer, per una riproduzione dei colori più brillanti, e Game Mode, appositamente pensato per i videogiocatori, per un maggior dettaglio e un tempo di risposta più veloce. Per finire abbiamo un rapporto di contrasto dinamico pari a 15.000:1 (8.000:1 per la variante da 37 pollici), Gamut colore pari al 127%, 8ms di latenza e 3 ingressi HDMI 1.3. La serie R87, invece, si caratterizza per tagli e risoluzione nativa essenzialmente diversa rispetto alla precedente: 23, 26, 32, 37 e 40 pollici con risoluzione 1366*768, e rapporto di contrasto variabile tra 4.000:1 e 8.000:1 a seconda del taglio, tempo di risposta di 8ms e 3 ingressi HDMI 1.2. Anche in questo caso sono disponibili le tecnologie Movie Plus e Wide Colour Enhancer.
La retroilluminazione a LED, al posto della tradizionale lampada, è la tecnologia che più di tutte è accreditata per far fare ai display a cristalli liquidi il salto di qualità verso quella fedeltà cromatica e quel livello del nero ancora oggi di esclusivo appannaggio della tecnologia al plasma. In occasione del Cebit in Germania, la coreana Samsung ha mostrato la sua ultima applicazione di tale tecnologia di illuminazione, specificatamente ad un monitor a cristalli liquidi da 30 pollici. Il SyncMaster XL30 potrà contare su un rapporto di contrasto pari a 3000:1, tempo di risposta di 2ms, 170 gradi di angolo visuale, e ingresso digitale compatibile con HDCP. Il prezzo dovrebbe essere prossimo ai 1600 dollari.
Nuovi LCD anche per Sharp, che prova in questo modo a recuperare il gap rispetto allo storico rivale Samsung. I nuovi display a cristalli liquidi sono tutti basati sui pannelli di ottava generazione Advanced Super View TFT, con scansione a 100Hz, unito al circuito di elaborazione true HD che promette di eliminare gli effetti scia a vantaggio della fluidità. Due saranno le nuove gamme: una HD Ready e l’altro FULL HD. La gamma RD2E include un modello 32", uno da 37" e uno da 42", con risoluzione di 1366 x 768 punti, luminosità di 450 cd/mq, un rapporto di contrasto di 10.000:1, tempo di risposta dei pixel di 6ms, un angolo di visione di 176°, sia in orizzontale che in verticale, e una durata delle lampade di 60.000 ore. Questi nuovi modelli integrano tutti il doppio sintonizzatore analogico e digitale terrestre, due ingressi HDMI 1.3, due SCART, un S-Video e una VGA. Questi nuovi modelli verranno introdotti sul mercato a partire da questo mese con prezzi di listino di 1.999 Euro per il 42", 1.699 Euro per il 37" e 1.399 Euro per il 32". Alla serie HD1E, faranno parte, invece, i modelli con risoluzione full HD, e nello specifico sono due: un 52" e un 46". Pannello di ottava generazione per entrambi, con risoluzione nativa 1920 x 1080 punti, con supporto fino a 1080p, luminosità di 450 cd/mq, rapporto di contrasto di 3.000:1 reale e 15.000:1 dinamico, latenza pari a 4ms, angolo di visione è di 176° e dura pari a 60.000 ore. Oltre al doppio sintonizzatore analogico digitale, ritroviamo un hard-disk da 160GB per la registrazione delle trasmissioni televisive. Per quanto riguarda le connessioni, troviamo un ingresso USB per la riproduzione delle foto direttamente da una fotocamera digitale o da appositi pennini, due HDMI 1.3, due SCART, un video component, un VGA e un S-Video. Entrambi i modelli saranno disponibili a partire da maggio ad un prezzo di listino di 5.199 Euro per il 52" e 4.199 Euro per il 46".
Laddove si parla di alta definizione, non si può non fare riferimento a Sony, il produttore giapponese in prima linea per la diffusione del bluray ma da anni impegnata anche sul fronte dei display. Recentemente Stan Glasgow, presidente della divisione statunitense di Sony, ha annunciato il contemporaneo aumento della produzione di LCD BRAVIA con il taglio di prezzo prossimo al 25% già nel corso di quest’anno. E i nuovi modelli non tarderanno ad arrivare. Proprio durante la presentazione delle nuove linee di prodotti Sony, a Rodi, il produttore giapponese ha annunciato i nuovi LCD BRAVIA s3000, disponibili nei negozi europei già a partire dal prossimo mese di giugno. Tre saranno i nuovi modelli previsti che si differenziano tra di loro principalmente per la diagonale: 32", 40" e 46". Per tutti è prevista una profondità colore pari a 10bit per componente cromatica, unitamente ad un connettore HDMI 1.3. Pieno supporto al formato nativo cinematografico a 24p, con scansione 100 o 120 Hz.
Dove c’è Sony c’è anche Toshiba. Ed infatti per il mercato giapponese, Toshiba è pronta all’introduzione di due nuove serie, C3000 e H3000. Quest’ultima si caratterizza per la presenza di un disco rigido 300GB, e con la disponibilità di un connettore eSATA che consente di collegare esternamente un disco SATA aggiuntivo. Essendo la serie TOP, i pannelli LCD facenti parte di questa gamma vanteranno per lo più pannelli Full HD con diagonali che variano dai 37 fino a 52 pollici (37, 42, 46 e 52 pollici), mentre la versione da 32 pollici sarà HD Ready (1366x768 punti). Sul fronte delle connessioni, questi nuovi modelli dovrebbero essere dotati di due ingressi HDMI. La serie C3000, invece, si differenzia per l’assenza dell’hard disk interno (e del connettore eSATA) e sarà disponibile in quattro versioni: 25, 32, 37 pollici HD Ready e un 42 pollici Full HD. Per il mercato europeo, altre due nuove serie sono prossime all’introduzione sul mercato, la serie X e la serie Z. La prima sarà composta da due modelli da 40 e 46 pollici, entrambi Full HD, completi di 2 ingressi HDMI e tecnologia di elaborazione delle immagini "Active Vision". La serie Z, invece, vanterà unicamente pannelli Full HD con tagli da 37, 42, 47, 52 e 57 pollici, con elettronica "Active Vision M100", scansione a 100Hz,e tre connettori HDMI. Disponibili a partire dalla seconda metà di quest’anno.
Il mondo dell’Home Theater sta vivendo in questi mesi il suo periodo più caldo: oltre i “fedelissimi”, che seguono questo settore sin dalla sua nascita, un tanto recente quanto importante “acquisto” è rappresentato dai videogiocatori, da sempre molto attenti alle meraviglie grafiche che il binomio console/videogiochi è in grado di restituire. Dapprima con l’introduzione sul mercato di Xbox 360, successivamente con PlayStation 3, videogiochi ed Home Cinema hanno vissuto proprio in questi mesi una convergenza quasi totale: HDTV, DTS, Dolby Digital, e quanto altro, tutte tematiche che fino a pochi mesi fa erano di esclusivo appannaggio di una "ristretta" elite, oggi il tabù di buona parte dei videogiocatori. Proprio per via di tale convergenza che Multiplayer.it ha deciso di dedicare una rubrica mensile alle più recenti novità inerenti il mondo Home Theater: in questo spazio parleremo sistematicamente proprio di HDTV, VideoProiettori, HD-DVD e Bluray, nonché di sistemi sonori 7.1. Tutto il meglio per le vostre console!