Welcome Home, PlayStation Home.
Ho seguito tutta la faccenda, inclusa la presentazione di Phil Harrison, personalità eclettica oramai molto più che emergente in Sony, al GDC di San Francisco e i successivi sviluppi di cui si è arricchito il progetto, grazie alle interviste qua e là per il globo.
PlayStation Home è l'applicazione pratica su una console di dieci anni di giochi gestional-sociali, da The Sims per arrivare al fenomeno 2nd Life passando per i blog e per YouTube.
PlayStation Home è il prossimo livello dopo Xbox Live, è l'integrazione definitiva tra chat, cazzeggio, minigames, publisher e i giochi che stai giocando.
PlayStation Home è insomma l'incubo di quelli di Microsoft. Se Sony giocherà bene le sue carte sul PlayStation Home, tra un anno si parlerà del primo grande social network aggregatosi intorno ad una console. Non che Xbox Live non funzioni, ma non può raggiungere per come è configurato, gli obiettivi di Home. PlayStation Home è un'applicazione che verrà inclusa dal prossimo autunno in automatico in PS3 attraverso gli aggiornamenti di sistema. Lanciando Home ci si troverà proiettati in un mondo virtuale 3D in cui ogni giocatore sparso per il globo (probabilmente diviso per nazioni) verrà rappresentato da un avatar in bit e ossa pienamente personalizzabile, perfino con elementi extra regalati dai giochi che si stanno giocando. Si potrà andare in giro, fare mini giochi gratuiti con altre persone, andare al multisala (!!) dove verranno proiettate anteprime cinematografiche e trailer o semplicemente farsi quattro chiacchiere con gli altri inquilini. Tutto è personalizzabile, tutto è vendibile, tutto è sponsorizzabile. I publisher e gli sviluppatori potranno comprare o ottenere pubblicità all'interno degli spazi comuni, e raggiungere nuovi livelli di penetrazione sui giocatori Playstation che oggi sono inimmaginabili.
E poi c'è la propria casa, dove, come nel mondo reale, quasi tutto è permesso...
Casa mia, casa mia..
E qui arriviamo al titolo dell'editoriale. Non voglio porre l'accento ovviamente sul genere di libertà che uno può fare nella propria casetta virtuale, il suo spazio personale nel mondo di PlayStation Home, però si sa che la lingua batte dove il dente duole. Il proprio spazio sarà pienamente personalizzabile in parte con oggetti già disponibili (vedi The Sims), in parte con nuovi oggetti che verranno resi disponibili man mano che si gioca con nuovi giochi, in parte anche acquistandoli probabilmente con punti virtuali. Nella propria casa esisterà anche la Hall of Fame, anche questa un'evoluzione clamorosa di quello che in Xbox Live è un semplice elenco di titoli. In Home sarà un'autentica arena 3D con i trofei vinti, che andranno dal mostro finale (assolutamente 3D) per arrivare alla spada magica e così via. Gli spazi nell'archivio sono virtualmente infiniti, ma dieci o venti saranno messi in evidenza in un'apposita sala che potremo autogoderci o far godere agli amici invitati per farli rosicare.
Arriviamo infine ai video e alle immagini. Tutto il mondo di PlayStation Home sarà costellato di video in streaming piccoli e perfino in HD. Tra gli oggetti del proprio appartamento virtuali ci saranno anche belle televisioni LCD dove sarà possibile caricare immagini e video dal proprio hard-disk, inclusi anche film porno, come onestamente ammesso anche dallo stesso Harrison in un intervento recente chiarificatore. E si potranno invitare gli amici, o magari anche qualche sconosciuto, perchè no, per una visione in compagnia. Quanto gli utenti PS3 saranno interessati a sviluppare questo genere di feature non ci è dato di saperlo però è curioso come la libertà individuale porti inevitabilmente a sfruttare degli strumenti per fini impropri.
E se Xbox 360 sarà forse, indirettamente, la console di riferimento per l'industria del porno per il suo supporto a HD-DVD (comprare oggi il lettore HD-DVD per la 360 è più conveniente che comprarne uno stand alone), la PS3 potrà essere il luogo del fai da te, molto più ispirato appunto a You Tube. Del resto nella presentazione al GDC Harrison ha detto chiaramente di ispirarsi al Web 2.0, ai contenuti autoprodotti dagli utenti e all'interazione assoluta. In PlayStation Home ci sono delle potenzialità veramente infinite di sviluppare una community di supporto alla PS3, forse il primo grande punto a favore dei progetti di Sony. [C]
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Dopo un Porno per Bill per una sorta di par condicio casuale mi ritrovo a dedicare un editoriale simile anche all'altro contendente. Chi segue questo diario sa che non sono mai stato propriamente morbido nei confronti di PlayStation 3 colpevole, a mio modo di vedere, fin dal lancio sul territorio giapponese e americano, di non aver proposto nessuna novità o videogioco di cui si sentisse la mancanza. Questo mio essere critico mi ha fatto passare perfino per boxaro. Oggi invece voglio porre l'attenzione su un aspetto di PS3 di cui mi sono letteralmente innamorato, per le sue potenzialità e per le opzioni praticamente infinite che riserva.