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Underground Vol.16

Hunkback


Sviluppatore:
Tipo di distribuzione:
Siti di riferimento: Forum del gioco
Download del file: Link
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare

Underground Vol.16

Hunckback è il remake dell'omonimo gioco rilasciato per la prima volta nel 1983 come coin op, e poi convertito per una miriade di sistemi differenti. La trama è molto semplice e banale: c'è una principessa rapita imprigionata in fondo ad un lungo castello, che il nostro eroe gibboso dovrà raggiungere e salvare.

Il download è consigliato soprattutto a chi ha amato l'originale

Hunkback

L'azione si svolge su schermate fisse che rappresentano porzioni del castello. Il nostro eroe deve attraversarle andando da sinistra verso destra. Per superarle completamente bisogna suonare una campana. A mettergli i bastoni tra le ruote ci penseranno numerosi ostacoli di varia natura: baratri attraversabili soltanto grazie a funi svolazzanti, soldati armati di lance che tenteranno di fargli un buco lì dove non batte il sole, frecce e palle di fuoco lanciate da varie direzioni e altre simpatiche trappole che hanno tutte lo stesso scopo: fermarlo.
Nonostante l'azione non sia freneticissima, non ci si può fermare per pensare come muoversi e bisogna agire con decisione. Perché? Invece di un normale timer, gli sviluppatori hanno deciso di mettere un soldato perennemente all'inseguimento del protagonista (c'era anche nell'originale). Il marrano avanza incessantemente e non viene bloccato dagli ostacoli che per noi sono letali. Quando ci ha raggiunto siamo spacciati!
Un piccolo gioco molto divertente che può tenere impegnati per qualche ora divertendo. Il download è consigliato soprattutto a chi ha amato l'originale.

Underground Vol.16
Underground Vol.16

Hunkback

di Simone Tagliaferri

Audiosurf


Sviluppatore:
Tipo di distribuzione:
Siti di riferimento: Sito Ufficiale - Home Page di Steam
Da sapere per giocare al meglio: Vista la natura del gioco, conviene avere una buona collezione di MP3 per sfruttarlo al massimo

Underground Vol.16

Audiosurf è una produzione indie di altissimo livello che sfrutta la vostra collezione di MP3 per creare i livelli di gioco. Sostanzialmente il gioco analizza le canzoni e genera dei tracciati psichedelici a tre corsie che ne seguono il ritmo (mi scuseranno i tecnici audio se scrivo vaccate) e su cui sono distribuiti dei piccoli parallelepipedi colorati che, a seconda della modalità di gioco scelta, vanno colpiti o evitati per riempire in modo virtuoso la griglia posta sotto l'astronave controllata dal giocatore.

La complessità dei livelli varia a seconda a seconda della canzone data in pasto al gioco

Audiosurf

La complessità dei livelli varia a seconda della difficoltà selezionata e, soprattutto, a seconda della canzone data in pasto al gioco. Ad esempio mettere una canzone di Ramazzotti come Adesso Tu, oltre che essere sconsigliato per motivi puramente estetici, produrrà un tracciato piatto e con pochi parallelepipedi e discretamente levigato, mentre una canzone come 15 Step dei Radiohead produrrà un tracciato articolato con molti parallelepipedi colorati, anche al livello più semplice.

Valve ha permesso l'utilizzo dell'intera colonna sonora dell'Orange Box

Audiosurf

Nel gioco sono state inserite alcune canzoni di prova e, come bonus, la Valve ha permesso l'utilizzo dell'intera colonna sonora dell'Orange Box (non per niente una delle canzoni più giocate è Still Alive di Portal) ma, ovviamente, il meglio lo si ottiene con brani propri. La varietà dei tracciati disponibili è direttamente proporzionale all'ampiezza della vostra raccolta di MP3.

Audiosurf tratta di un prodotto sperimentale che può esaltare catturando per ore

Audiosurf

Audiosurf tratta di un prodotto sperimentale che può lasciare freddi ma che può esaltare catturando per ore. Oltretutto il fattore longevità è garantito dall'acquisto di nuovi dischi. (stamattina abbiamo rippato un vecchio CD soltanto per vedere che tracciati avremmo ottenuto.) Il prezzo è bassissimo (si parla di circa 7 euro, facendo un rozzo calcolo del cambio euro/dollaro) e vale decisamente la pena provarlo.

Underground Vol.16
Underground Vol.16

Audiosurf

di Simone Tagliaferri

Puzzle Quest: Challenge of the Warlords


Sviluppatore: Infinite Interactive
Tipo di distribuzione: Steam/Shareware
Siti di riferimento: Sito Ufficiale - Home Page di Steam
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare

Underground Vol.16

Puzzle Quest lo abbiamo visto girare su qualsiasi console attualmente viva sul mercato e, finalmente, possiamo giocarlo su PC. Nato come spin off della serie di strategici a turni dei Warlords, ha venduto talmente tante copie che gli sviluppatori, gli Infinite Interactive, sono stati colti alla sprovvista da tanto successo. Chissà se mentre lo stavano sviluppando si sono resi conto di stare per entrare in competizioni con i trafficanti di droga? Combattuti un paio di scontri, non si riesce più a farne a meno.

Combattuti un paio di scontri, non si riesce più a farne a meno

Eppure la meccanica di base è quella trita di altri mille puzzle game: create file di tre, quattro, o cinque pezzi uguali su una griglia quadrata, per distruggerle. Puzzle Quest va oltre, grazie all'inserimento di meccaniche RPG che, inizialmente, possono sembrare fuori luogo, ma che si rivelano un colpo di genio inaspettato che garantisce una longevità elevatissima (finire la campagna richiede più di trenta ore). Oltre la possibilità di far crescere il proprio personaggio, che va selezionato all'inizio della campagna, si dovrà seguire una storia muovendosi su una mappa bidimensionale su cui appariranno varie locazioni assegnate alle molte quest svolgibili. Ogni classe ha diversi poteri che può sfruttare durante il combattimento. Sono proprio questi a rappresentare il fulcro degli scontri e impararli a gestire è essenziale per vincere i combattimenti. Insomma, come le altre versioni, anche quella PC è un capolavoro e, sicuramente, Puzzle Quest: Challenge of the Warlords è uno dei migliori puzzle game da molti anni a questa parte. Rinunciate ad altri giochi ma non a questo.

Underground Vol.16
Underground Vol.16

Puzzle Quest: Challenge of the Warlords

di Simone Tagliaferri

La Terribile Minaccia degli Invasori dell'Audiogalassia


Sviluppatore: GenereAvventura
Tipo di distribuzione: Freeware
Siti di riferimento: Sito Ufficiale
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare

Underground Vol.16

La Terribile Minaccia degli Invasori dell'Audiogalassia, titolo che non leggerete mai più per esteso nel corso della recensione, è un dolce squisito dalla ricetta elaborata. Se volete prepararlo è necessario procurarsi un impasto di Zak Mc Kracken, spezie colte dai campi Lucas Arts in abbondanza, un team di ragazzi torinesi con tre anni di tempo e una rifinitura in Adobe Flash, poiché anche l’occhio vuole la sua parte. Dal gusto con il quale lo abbiamo spazzolato dal piatto, ci auguriamo che questi fantastici giovini abbiano voglia di rimettere al più presto mano agli attrezzi.
LTMdIdA è un’avventura punta e clicca classica, rodata ma piena di stile, oltre che di citazioni, che spaziano dal mondo delle avventure grafiche a quello della musica (sembra strano ma il titolo ha un senso, per quanto bizzarro).

È l’umorismo irriverente, mai grossolano o criptico, a farla da padrone

La Terribile Minaccia degli Invasori dell'Audiogalassia

Il protagonista si chiama infatti Empi3, ed è stato risucchiato fuori dal deboscio informatico quotidiano per trovarsi tra le grinfie di alieni psicopatici, desiderosi di mettere le mani su cimeli musicali che definiscono catalizzatori. Sì, Elvis lo hanno già preso. A voi dunque il compito di viaggiare nel tempo, dove a fare da metronomo ci sono date e luoghi storici: Woodstock 1969 e 1983, Londra 1977, Torino 1986 e di nuovo Londra 1994, in rigoroso ordine casuale, dal momento che disporrete di una cintura per il viaggio spazio temporale. Graficamente parlando, si lascia apprezzare soprattutto per le trovate stilistiche nel disegnare gli alieni e i personaggi clichè delle diverse locazioni, ma è l’umorismo irriverente, mai grossolano o criptico, a farla da padrone. Punta e clicca gratuito insomma, e di alta qualità tutta italiana. Non dovete neppure temere di perdervi, perché gli enigmi intelligenti vi accompagnano sino alla fine senza stress eccessivi. Ci sono quindi solo buoni motivi per fare un giro con il mouse dalle parti di Torino, dove si vocifera gli Iron Maiden stiano registrando un disco storico.

Underground Vol.16
Underground Vol.16

La Terribile Minaccia degli Invasori dell'Audiogalassia

di Andrea Rubbini

Rolling Madness 3D


Sviluppatore: Luca Elia
Tipo di distribuzione: Freeware
Siti di riferimento: Sito Ufficiale
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare

Underground Vol.16

Luca Elia è un altro sviluppatore indipendente che abbiamo il piacere di segnalare su Underground. Il suo Rolling Madness 3D è il remake di un classico dell’epoca Atari, ma questo lo potete leggere da voi sul sito ufficiale. C’è invece altro da dire. Provate solo a dirigere la sfera con il mouse e toccherete un mistero ancora irrisolto, ossia il motivo per il quale certe azioni risultino così dannatamente divertenti. Si tratta solo di una palla da portare al traguardo entro il tempo limite, e i livelli sono solamente sei, ma questo non ci trattiene dallo sporgere il collo con tensione quando siamo sull’orlo di un baratro o allungarci sulla sedia divertiti mentre una sfera nera avversaria sembra giocare al gatto e al topo con noi. Un vero mistero, ridere di gusto quando si perde ed esultare al traguardo raggiunto sullo scadere del tempo.

Un vero mistero, ridere di gusto quando si perde

Rolling Madness 3D

Metteteci pure trombe bitonali che ci soffiano via, ponti levatoi e cadute capaci di tramortire la pallina, ma è quella possibilità di farla rotolare liberamente sul filo del nulla a farci trasalire ad ogni minimo sobbalzo. Per il resto segnaliamo solo che il rifacimento è totalmente tridimensionale e offre la possibilità di cambiare l’angolo di visuale della telecamera. Visuale isometrica a richiesta per gli irriducibili nostalgici.

Underground Vol.16
Underground Vol.16

Rolling Madness 3D

di Andrea Rubbini

Alan Probe: Amateur Surgeon


Sviluppatore: Adultswim
Tipo di distribuzione: Freeware
Siti di riferimento: Sito Ufficiale
Da sapere per giocare al meglio: Non è adatto ad un pubbico sensibile alla violenza

Underground Vol.16

Vi ricordate l’allegro chirurgo, quello che emetteva un bip dal naso se pizzicavate l’inguine anziché l’iride? Ecco, ora il paziente grida, perde sangue e vi offre la possibilità di operarlo con gli attrezzi del pizzaiolo: pinzatrice, rotella per dividere la margherita in tranci, motosega, accendino, cavatappi, pinze da forno e un americanissimo painkiller in formato gel. C’è addirittura una storia da seguire, che vede il nostro Alan Probe imparare il mestiere da un misterioso alcolizzato, che si rivelerà un ex luminare della chirurgia caduto misteriosamente in disgrazia.

Aprire i pazienti per estrarre proiettili o chiodi non smette mai di divertire

Alan Probe: Amateur Surgeon

Sono soprattutto i bizzarri pazienti, divisi per file, a far affluire una grossa dose di autoironia, spesso irriverente e scorretta, ma che stempera le tinte gore assolutamente sopra le righe. Sebbene molti interventi si rivelino un po’ ripetitivi, aprire i pazienti per estrarre proiettili o chiodi, individuati con un improbabile scanner, non smette mai di divertire. Vorrete continuare per scoprire quale malcapitato finirà sul vostro tavolo da biliardo con la sua storia infingarda, ma soprattutto con un corpo nuovo da scoprire e poi ricucire. Attenti però, perché il tempo scorre e il cuore non reggerà a lungo, se vi ostinate ad estrarre frammenti dal fegato ad una velocità troppo elevata. C’è poco da fare, Alan probe: Amateur Surgeon è troppo folle, sanguinolento e ironico per non meritare la vostra mano ferma almeno per un intervento.

Underground Vol.16
Underground Vol.16

Alan Probe: Amateur Surgeon

di Andrea Rubbini

Conversando, come spesso accade quando si ha di fronte un interlocutore intelligente come AIO, si finisce per pensare. Pensare ad esempio alle riviste di videogiochi, ai publisher, ai PR e agli esperti di marketing, che ci vogliono consumatori "perfetti". Noi però possiamo diventare consumatori "perfetti" per noi stessi. Di quelli che se un mese non esce niente di interessante per la propria piattaforma, non si rassegniano a comprare l'ennesimo sequel, il minore dei mali. Meglio rigiocarsi un vecchio titolo che abbiamo amato no? Diventare esperti di videogiochi non vuol dire finire tutti i titoli fotocopia prima degli altri, ma sapere cosa ci piace e perchè. Se poi vogliamo risparmiare, visto che siamo noi a scegliere e non ci lasciamo ingannare da un teaser montato ad arte o dagli screenshot ritoccati, possiamo sempre spulciare Underground e scoprire perle rare, totalmente gratuite. Create da persone come noi, che realizzano quello che amano, e non quello che vogliono farci amare a tutti i costi.

di Andrea Rubbini

Considerata la particolare natura di questa rubrica il voto assume un significato diverso rispetto a quello tradizionale: ogni mese saranno infatti proposti titoli considerati di per sé più che meritevoli. Per questo motivo il punteggio da 1 a 5 non rappresenta una scala di valore che parte dalla mediocrità più assoluta per giungere alll'eccellenza, perché ogni gioco trattato si pone già una spanna sopra la media. Si tratta invece di rendere conto di quel valore aggiunto che gli sviluppatori sono riusciti a infondere nella loro opera e fornisce al lettore uno strumento aggiuntivo per approfondire la valutazione. Per tutti i numeri precedenti della rubrica, seguite questo link.