A circa un anno dalla presentazione ufficiale, avvenuta in occasione dei The Game Awards 2023, Finji, studio di sviluppo noto per l'endless runner Canabalt e per lo strategico a turni post apocalittico Overland, ha pubblicato una demo di Usual June, il suo nuovo gioco.
L'abbiamo provata per renderci conto di come se la sono cavata gli sviluppatori con un genere completamente diverso da quello delle loro opere precedenti. Ci troviamo infatti di fronte a un'avventura d'azione 3D, con protagonista June, una ragazza che durante le vacanze estive scopre di avere degli strani poteri: parlare con gli spettri. Da questo a iniziare un viaggio alla scoperta degli oscuri segreti della cittadina in cui vive, il passo è breve.
Avventura
La demo mostra le due anime del gioco. All'inizio sembra di trovarsi di fronte a un'avventura narrativa in terza persona vera e propria. June e una sua amica entrano in un luogo legato a un caso di omicidio irrisolto. Da come parlano e da quello che accade capiamo di non trovarci all'inizio della storia, visto che viene fatto riferimento a degli eventi pregressi.
Qui apprendiamo che June può appunto vedere gli spettri e comunicare con loro, anche se non riesce ancora a comprendere completamente quello che dicono (i dialoghi sono solo testuali e quando parlano gli spettri sono solo parzialmente leggibili). Non ci sono grossi puzzle da risolvere, in realtà, visto che basta seguire le icone che appaiono sugli obiettivi per andare avanti. In generale si tratta di una sezione molto parlata in cui conosciamo meglio i personaggi presenti, almeno fino all'attivazione di una macchina che porta June in un luogo diverso, dove il gameplay cambia completamente.
Azione
Nel nuovo ambiente, di cui non ci vengono date tutte le coordinate (che andranno scoperte nella versione finale), la parte adventure viene meno e subentra l'action 3D puro. Di base dobbiamo seguire il percorso prefissato, prendendo le deviazioni solo per trovare dei depositi di moneta spendibile in potenziamenti malamente nascosti, e combattere in aree ben delineate. Il posto in sé è decisamente etereo, tra luci viola, creature organiche fluttuanti e degli insettoni decisamente aggressivi contro cui, inevitabilmente, dovremo combattere.
Tra un combattimento e l'altro June continua a parlare con il fantasma che la sta guidando, scoprendo che da qualche parte c'è un boss decisamente iracondo che dovremo affrontare. Purtroppo la demo finisce proprio in quel momento, quando cioè le cose stavano diventando interessanti (che è un po' il problema di molte demo dei giochi narrativi). Non ci viene detto come mai la ragazza abbia certe capacità di combattimento e, naturalmente, non ci sono spiegazioni sul passato dello spettro. Comunque sia, a parte correre, combattere e aprire depositi, non c'è molto altro da fare. Oltretutto i nemici sono ben recintati, nel senso che si trovano in arene ben delimitate, che possiamo superare solo dopo averle ripulite.
Il sistema di combattimento
Il sistema di combattimento è tutto da verificare. La demo consente di provare solo una porzione del gioco, dove non c'è molto spazio per la progressione. Quindi abbiamo i colpi base, deboli e veloci, e gli attacchi potenti ma lenti, che oltretutto richiedono l'uso di una barra d'energia (si ricarica prendendo dei cristalli o colpendo i nemici con gli attacchi deboli) per essere eseguiti.
Ci sono anche delle armi da lancio, quelle che si possono acquistare con la succitata moneta da delle postazioni dedicate sparse per tutta l'area, che aggiungono un po' di varietà perché richiedono azioni differenti, ossia di mirare e sparare, creando così degli spazi per un gameplay più strategico. Almeno questo è ciò che supponiamo, perché gli scontri della demo erano davvero molto facili, quindi non abbiamo avuto modo di verificare davvero se abbia senso o meno cercare delle combinazioni di colpi particolari o se i nemici avanzati richiederanno delle strategie differenti. Per inciso, nella maggior parte dei casi l'attacco base si è rivelato più che sufficiente per cavarcela, con solo alcuni nemici, dotati di scudo, che ci hanno richiesto un approccio moderatamente più meditato. Molto utile si è rivelata invece la schivata, che ci ha permesso di salvarci dalle situazioni più complicate.
Detto questo, giusto riportare che siamo morti in totale un paio di volte, proprio per provare approcci differenti e forzare un po' il sistema. Insomma, è davvero difficile fare valutazioni con così poco su cui ragionare. L'impressione è che la difficoltà sia tarata verso il basso per non andare a compromettere il ritmo narrativo, ma ribadiamo che è solo un'impressione che andrà poi verificata con la versione finale, considerando anche che per finire la demo abbiamo impiegato appena 35 minuti, pur fermandoci a guardare tutto, senza affrontare boss o situazioni avanzate.
Usual June ha tutto da dimostrare. Gli sviluppatori si sono andati a infilare in un genere ben codificato in cui il livello di attenzione per certi fattori è altissimo. La demo è davvero un piccolo assaggio del gioco, che dà poche risposte e lascia aperti moltissimi dubbi. Non ci è dispiaciuta, a dirla tutta, e sicuramente proveremo la versione definitiva con piacere, ma non ci ha nemmeno esaltati al punto da non vedere l'ora di giocarci, forse perché nella mezz'ora che è durata non ha esibito nessun elemento davvero forte che distingua l'opera di Finji dalla concorrenza.
CERTEZZE
- Lo scenario sembra interessante
- Ha due anime ben distinte
DUBBI
- Qualche elemento distintivo in più?