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Wario Ware: Smooth Moves

Una delle serie videoludiche più demenziali della storia fa il suo debutto su Wii.

ANTEPRIMA di Fabio Palmisano   —   14/05/2006

Wario Ware già da adesso si preannuncia come uno dei titoli Wii col miglior potenziale multiplayer.

Wario Ware: Smooth Moves
Wario Ware: Smooth Moves


La demo di Warioware forniva un esempio di scenario per ogni singola categoria, che ora vedremo di descrivere brevemente. Nel minigame Umbrella c’era una banana ricoperta di mosche, da scacciare scuotendo il pad, mentre in quello Finger Food bisognava semplicemente girare la chiave di una toppa compiendo una rotazione analoga; nello stage Handlebar era necessario gonfiare un palloncino simulando il movimento di una pompa, e in quelli abbinati a Mohawk e Big Cheese ci si doveva lanciare rispettivamente in un piegamento sulle gambe e in una sorta di danza del ventre. Il minigioco Waiter vedeva poi impegnati in un piccolo puzzle game nel quale una pallina andava guidata verso una buca; infine in Dumbell si simulava il sollevamento di un peso e in Sketch Artist bisognava disegnare il contorno di un oggetto.
Semplici e divertenti come da tradizione Warioware, i minigame di questa demo di Smooth Moves ci sono sembrati un ottimo antipasto di quello che potremo trovare nel prodotto finale, che già da adesso si preannuncia come uno dei titoli Wii col miglior potenziale multiplayer.

Wario Ware: Smooth Moves
Wario Ware: Smooth Moves

Considerando gli obiettivi di immediatezza e semplicità dichiarati della nuova console Nintendo, sarebbe stato veramente delittuoso per il colosso nipponico presentarsi all’E3 senza una delle serie più rappresentative in questi termini, Warioware. E infatti sullo showfloor era presente una dimostrazione della delirante collezione di minigiochi che vedrà la luce su Wii, e come è lecito aspettarsi punta tutto sulle funzioni motion sensor del pad.
Caratterizzato dal solito, gustosissimo stile grafico minimalista-trash, Warioware: Smooth Moves adotta una semplice ed efficace tecnica per indicare come affrontare lo stage di turno, facendo comparire prima dell’inizio una scritta che definisce la maniera con la quale impugnare il pad. Otto sono le categorie entro le quali era divisa la demo: in Umbrella bisogna tenere il pad verticalmente come se fosse il manico di un ombrello; Finger Food richiede di sorreggerlo con due dita alla guisa di una bacchetta; in Handlebar è necessario tenerlo in orizzontale come si farebbe col manubrio di una bici; con Mohawk il pad va posto sopra la testa, mentre con Big Cheese all’altezza dei fianchi; in Waiter è sufficiente appoggiarlo sul palmo della propria mano; con Dumbell bisogna stringere il controller come se fosse un peso e infine in Sketch Artist alla maniera di una penna. Tra l’apparizione del nome e l’inizio del minigioco di turno si ha quindi qualche secondo per adottare la giusta postura, dopodichè tutto sta nel comprenderne la folle dinamica ed agire di conseguenza.