85

Xbox: i giochi migliori del lancio originale... e quelli peggiori

Xbox compie 20 anni questa settimana e torniamo ai tempi del lancio originale per un'occhiata ai giochi migliori e peggiori della lineup di lancio.

SPECIALE di Giorgio Melani   —   09/11/2021

Il 15 novembre 2001 la prima Xbox arrivò nei negozi americani in anticipo di diversi mesi rispetto a Europa e Giappone, come accadeva solitamente all'epoca. A venti anni di distanza e all'interno delle celebrazioni per il ventesimo anniversario, torniamo a dare un'occhiata alla lineup di lancio della prima console Microsoft, con una panoramica sui giochi migliori e anche quelli peggiori che arrivarono all'epoca insieme a quella bizzarra, ma avanzatissima macchina da gioco.

Per avere un'idea più completa di quello che fu il lancio di Xbox bisogna anche ricordare che le lineup furono parzialmente diverse in Giappone ed Europa: sbarcando in questi paesi rispettivamente tre e quattro mesi più tardi, la console poteva già contare su alcune aggiunte molto interessanti, come Silent Hill 2 e Genma Onimusha sul mercato nipponico e Amped: Freestyle Snowboarding, Jet Set Radio Future, Max Payne e Wreckless: The Yakuza Mission in Europa, arricchendo fortemente la libreria. Tuttavia, parlando qui del lancio originale del 15 novembre 2001, ci concentreremo sulla prima lineup in assoluto, quella americana. Si tratta comunque di ben 19 giochi, di cui 11 esclusive, che denotano uno sforzo notevole da parte di Microsoft per cercare di fornire un bel supporto software alla nuova console.

Come andarono le cose? In parte davvero alla grande e in parte decisamente peggio, ma iniziamo la panoramica parlando dei giochi migliori tra quelli che accompagnarono l'arrivo di Xbox.

Halo: Combat Evolved

Halo: Combat Evolved, uno screenshot con Master Chief
Halo: Combat Evolved, uno screenshot con Master Chief

Il simbolo stesso di Xbox non poteva che dominare la lineup di lancio della console. Destinato a diventare una vera e propria icona videoludica, Halo: Combat Evolved rappresentava qualcosa di significativo per la nuova macchina e per la storia dei videogiochi in generale, dimostrando come gli sparatutto in prima persona potessero funzionare al meglio anche su console. D'altra parte, non si tratta proprio di un FPS qualunque: Bungie aveva lavorato al progetto per anni e questo si era ingrandito e arricchito sempre di più fino a diventare un'epica avventura fantascientifica in grado di sfruttare al massimo l'hardware avanzato della console, mettendo in scena un'opera spettacolare e anche incredibilmente giocabile. In breve tempo, Master Chief, i soldati dell'USNC e i Covenant sarebbero diventati una presenza fissa nell'immaginario comune dei videogiocatori, trasformando anche il modo di giocare agli FPS su console.

Dead or Alive 3

Dead or Alive 3, uno screenshot che dimostra l'avanzata grafica del gioco
Dead or Alive 3, uno screenshot che dimostra l'avanzata grafica del gioco

Già la lineup della prima Xbox cominciava a mostrare i segni di grande interesse per il Giappone da parte di Microsoft, in quella che sarebbe poi stata una lunga storia d'amore poco corrisposto. L'elemento nipponico all'epoca del lancio di Xbox fu rappresentato da Dead or Alive 3, nuovo capitolo nella serie di picchiaduro sviluppata da Team Ninja e pubblicata da Koei Tecmo, che portava avanti il concept generale dell'episodio precedente con una notevole evoluzione tecnologica applicata. All'epoca guidato da Tomonobu Itagaki, il progetto seguiva la visione del designer nel voler sfruttare l'hardware più potente possibile all'epoca, trovando dunque una collocazione ideale nella nuova Xbox, per la quale venne sviluppato in esclusiva, in maniera alquanto eclatante per un team giapponese. Il gioco venne accolto molto positivamente dalla critica, rimanendo fedele al gameplay della serie ma trasportandola in una vera e propria nuova generazione tecnica.

Project Gotham Racing

Project Gotham Racing, una strada urbana in notturna dal gioco Xbox
Project Gotham Racing, una strada urbana in notturna dal gioco Xbox

La tradizione del racing game al lancio della nuova console, per Xbox, partì proprio con Project Gotham Racing, diventato successivamente una serie di quattro capitoli che a lungo è stata uno dei simboli di Xbox, prima di essere totalmente soppiantata da Forza. Sviluppato dagli esperti di Bizarre Creations, PGR era un ottimo racing arcade dotato di una grafica spettacolare per l'epoca, con la caratteristica di riprodurre in maniera notevolmente realistica alcuni percorsi urbani tratti da ambientazioni vere tra Tokyo, Londra, New York e San Francisco. Proprio questa insistenza sulle corse per le strade cittadine è una delle sue peculiarità principali, oltre a un particolare sistema di progressione e ricompense ai giocatori basato sui "kudos": con questa caratteristica, il gioco introduceva la possibilità di ottenere punti e riconoscimenti in tempo reale a seconda dello stile di guida e dei risultati ottenuti in gara.

Oddworld: Munch's Oddysee

Oddworld: Munch's Oddysee, una scena di gioco che mostra la nuova impostazione in 3D
Oddworld: Munch's Oddysee, una scena di gioco che mostra la nuova impostazione in 3D

Nonostante derivasse da una serie diventata celebre su PlayStation, Oddworld: Munch's Oddysee finì per far parte della lineup di lancio esclusiva di Xbox, salvo arrivare successivamente in versione HD su PS3 ed altre piattaforme. Si tratta del primo capitolo in 3D della serie Oddworld, che condivide con i precedenti l'ambientazione, alcuni personaggi e le situazioni in generale ma se ne discosta per struttura, presentandosi come una sorta di action adventure in un mondo tridimensionale, mentre i primi erano sostanzialmente platform adventure in 2D. Sviluppato inizialmente per PS2, il titolo venne poi dirottato su Xbox anche per sfruttare il maggiore potenziale garantito dall'hardware della console Microsoft, con alcune variazioni applicate. Alla fine, si rivelò un titolo di notevole importanza nella lineup di Xbox che non contava su grandi adventure, per il resto.

Fuzion Frenzy

Fuzion Frenzy presenta diversi mini-game multiplayer
Fuzion Frenzy presenta diversi mini-game multiplayer

Ok, può sembrare un po' assurdo inserire Fusion Frenzy tra i giochi migliori del lancio di Xbox, ma al di là dell'impatto superficiale che si può avere col gioco, a prima vista non proprio un capolavoro, bisogna dire che si è rivelato successivamente un gioco multiplayer davvero molto divertente, tutt'ora ricordato con affetto da molti degli utenti della prima Xbox. Era una sorta di party game, totalmente votato al multiplayer, composto da una serie di modalità di gioco differenti da affrontare in compagnia: sotto diversi aspetti, potrebbe essere visto come l'antesignano del formato di gioco da "Xbox Live Arcade" per come questo si sarebbe venuto a definire solo alcuni anni più tardi e anche per questo rappresenta un titolo di un certo rilievo nella lineup di lancio della prima console Microsoft, come peculiare visione del videogioco in una produzione su scala minore.

Madden NFL 2002

Madden NFL 2002, una partita nel gioco Xbox
Madden NFL 2002, una partita nel gioco Xbox

Per noialtri italiani potrebbe essere nient'altro che "un altro di quei giochi di Madden", ma per il preparato pubblico americano il capitolo che celebrò il lancio di Xbox, ovvero Madden NFL 2002, resta tutt'ora uno dei migliori in assoluto della serie. A certificarlo c'è un sorprendente 90 di Metascore, a dimostrazione di come il titolo venne accolto con grande entusiasmo all'epoca, rendendolo praticamente il gioco valutato meglio dalla critica tra quelli presenti nella lineup di lancio, dopo ovviamente sua maestà Halo. Al di là delle varie aggiunte in termini di contenuti e gli ovvi aggiornamenti a roster e licenze, il capitolo uscito nel 2001 rappresentò uno dei maggiori step evolutivi registrati dalla serie in termini tecnici, e la versione Xbox ne era facilmente l'esponente migliore. Ottimo modo per inaugurare un rapporto poi rivelatosi molto solido con gli sportivi EA, Madden NFL 2002 si presentava su Xbox insieme al buon NASCAR Thunder 2002.

I giochi peggiori

Una lineup composta da 19 giochi è un'operazione di notevole scala per una compagnia che, prima di quel momento, non si era mai dedicata al mercato console. Questo ha determinato un'attenzione minore alla qualità media e una tendenza alla quantità più che alla qualità, come una sorta di dimostrazione di forza da parte di Microsoft, intenzionata ad accompagnare Xbox con una lineup che badasse soprattutto a coprire qualsiasi esigenza degli utenti. Volendo proporre qualcosa per ogni gusto e spaziando il più possibile tra i generi, oltre ad alcuni grandi giochi sono emerse anche delle "perle al contrario", per così dire. Proviamo dunque a menzionare le peggiori sorprese trovate sugli scaffali in quel 15 novembre 2001.

Shrek

Shrek, un'inquadratura ravvicinata sul protagonista
Shrek, un'inquadratura ravvicinata sul protagonista

Forse uno dei giochi più brutti della generazione, il primo Shrek per Xbox non rappresentò decisamente una prova di forza da parte della nuova console Microsoft, risultando essere alquanto terribile soprattutto sul fronte del gameplay. Graficamente non era poi così tremendo, considerando anche un particolare uso della tecnica grafica in deferred shading che donava un tono particolarmente cartoonesco al tutto, ma la struttura tutta impostata sulla ripetizione ossessiva di missioni dello stesso tipo e praticamente svuotata di qualsiasi senso di sfida, di level design ragionato o elementi narrativi di un qualche interesse l'hanno portato ad essere uno dei titoli valutati peggio non solo della lineup di lancio di Xbox ma un po' di tutto il periodo in questione. Il team di sviluppo TDK Mediactive tentò peraltro di rilanciarlo con la versione "Extra Large", cercando in tutti i modi di sfruttare la ricca licenza, ma senza migliorarne più di tanto i risultati, in termini qualitativi.

Arctic Thunder

Arctic Thunder, un'immagine di una corsa tra i ghiacci
Arctic Thunder, un'immagine di una corsa tra i ghiacci

Non il più terribile dei giochi, a dire il vero, ma Arctic Thunder non è proprio uno di quei titoli che restano fissati a imperitura memoria nell'immaginario dei giocatori, diciamo. Si tratta di un racing game a base di motoslitte, e già il soggetto non sembra proprio dei più solidi, ma all'epoca era facile lanciarsi in progetti del genere, con i giochi di corse arcade che ancora spopolavano e consentivano anche digressioni piuttosto ardite. A dire il vero faceva parte addirittura di una sorta di serie ideata da Midway, che con i vari Thunder aveva intenzione di proporre racing declinati in diverse categorie a seconda dei veicoli utilizzati. Uno di questi, Hydro Thunder, venne fuori anche particolarmente bene, ma lo stesso non si può dire di Arctic Thunder, cancellato dalla memoria anche con la mancata inclusione nella retrocompatibilità.

Mad Dash Racing

Mad Dash Racing, lo split-screen consente di giocare in 4 su uno stesso schermo
Mad Dash Racing, lo split-screen consente di giocare in 4 su uno stesso schermo

Con un Metascore piazzato sui 65 e anche diverse recensioni positive, Mad Dash Racing fu tutt'altro che un disastro, ma sfruttiamo l'occasione per parlarne e non potremmo comunque inserirlo tra i giochi migliori. Siamo di fronte, in ogni caso, di un titolo alquanto controverso come accoglienza, considerando che comunque molto lo giudicarono insufficiente all'epoca, ma è soprattutto interessante guardando chi siano i suoi autori: il gioco venne sviluppato da Crystal Dynamics, inaugurando non proprio nel migliore dei modi l'ottimo connubio tra il team britannico e Xbox, che avrebbe poi portato a risultati sicuramente più convincenti andando avanti negli anni. Si tratta di un racing game in cui un variegato cast di creature si sfida correndo a piedi, all'interno di vari tracciati: l'ispirazione più evidente sembra essere Sonic R, ma considerando anche il fatto che sia un gioco di lancio ricorda da vicino anche il bizzarro Pen Pen Tricelon per Sega Dreamcast.