Xbox Series X e Series S sono state messe un po' sotto torchio da Digital Foundry che ha effettuato un'analisi/maratona su 15 giochi con modalità FPS Boost attivata, per vedere come se la cavano le console next gen Microsoft con questa opzione che arriva a raddoppiare il frame-rate originale.
Sono molti i titoli presi in esame, compresi Gears of War 4, Anthem, Yakuza 6, Metro 2033 Redux, Shadow of the Tomb Raider, Assassin's Creed Unity, Deus Ex: Mankind Divided, Far Cry 5, Dying Light, Watch Dogs e vari altri.
In diversi casi, emerge il fatto che l'incremento del frame-rate si accompagna all'adozione sostanziale del codice Xbox One S sulle console next gen, ma con l'ovvio aumento di fluidità. In tutti i casi viene effettuata una riduzione della risoluzione originale su Xbox Series X|S, come è stato spiegato già da Microsoft, andando da 900p a un massimo di 1440p a seconda dei giochi.
Per quanto riguarda i giochi più noti: Gears of War 4 sostanzialmente attua un update per Series S che va a 1080/60 come Series X, Yakuza 6 su Series X va a 1080p/60 fps, Metro Redux a 912p e 120 fps praticamente perfetti. Anche Paladins arriva a 120 fps, mentre Shadow of the Tomb Raider mantiene una risoluzione di 2016p (quasi 4K) a 60 frame al secondo.
La maggior parte dei titoli "grossi" vengono portati a 60 fps e questi vengono mantenuti con notevole solidità, ma anche i casi in cui i giochi arrivano a 120 fps si nota una buona consistenza dell'update. Bisogna ricordare che si tratta di un aggiornamento effettuato direttamente da Microsoft, senza coinvolgere direttamente gli sviluppatori responsabili con modifiche di codice, dunque i risultati sono notevoli.