L'ascesa dei titoli free to play, secondo Ben Cousin, è inarrestabile. Valve ha mostrato che un buon titolo, come Team Fortress, ha un potenziale enorme nel panorama dei freemium e presto, sempre secondo il veterano di EA e DICE recentemente passato al comando di ngmoco, arriverà un gioco di ruolo paragonabile a Skyrim ma free to play.
Quando succederà saremo giunti alla maturazione del modello ha già dimostrato un potenziale immenso nei MMO, nei cyber cafè orientali e nel mondo del mobile. Anche in questo caso però non vediamo considerare i costi di sviluppo e la concorrenza. Il mercato classico garantisce un rientro minimo, quello freemium pone il problema dei contenuti a pagamento che possono essere snobbati. Infatti solo una percentuale minima di giocatori paga. Ovviamente se paga uno su 10 su 1 milione anche il gioco che nel mondo retail sarebbe spacciato nel free to play riesce a guadagnare parecchio.
Ma questo non potrà più succedere quando nel mercato ci saranno migliaia di giochi estremamente longevi e tutti in parte gratuiti. In quel caso anche la compulsione dello spendere un euro per un vestito o qualche moneta digitale non potrà esprimersi in tutti i casi, proprio per la mancanza di tempo effettivo per scaricare e provare tutte le esperienze. Insomma, al di la dei proclami, l'unica soluzione che ci sempra plausibile è quella attuale con un mercato misto fatto di titoli da 10 ore, da 100 o anche da 1000 con prezzi diversi, modelli diversi e soprattutto target diversi che sono la chiave per mantenere il mercato vario.
Fonte: GamesIndustry