La straziante lettera della moglie di uno degli sviluppatori del fallito '38 Studios, cui dobbiamo Kingdoms of Amalur: Reckoning, ci fa capire quanto sia grave la situazione per i lavoratori licenziati e quanto comunque le loro vite e aspettative siano state tradite da un comportamento spregiudicato dei vertici, che hanno mentito fino al giorno del disastro e hanno assunto persone anche quando la situazione già appariva irrecuperabile.
Fa un po' riflettere il fatto che nel mondo dei videogiochi si possa fallire per realizzando un titolo capace di vendere quasi un milione e mezzo di copie, quota che farebbe la felicità di qualsiasi altro media. Viene da chiedersi come mai siamo arrivati a questo punto. Comunque, se volete leggere la lunga e articolata missiva, andate qui: Gamasutra