Fortunatamente nel mondo dei videogiochi non esistono solo storie edificanti e ogni tanto qualche fatto ci riporta con i piedi per terra. È il caso di Towns, titolo arrivato su Steam grazie a Greenlight e lanciato incompleto nel 2012, prima dell'esistenza della sezione Accesso Anticipato. Ovviamente la promessa agli acquirenti era di portare avanti lo sviluppo, ma così non è stato, o almeno lo è stato per un breve periodo. Dopo l'abbandono di Xavi Canal, è arrivato l'addio anche dell'altro membro del team, Florian Frankenberger, che ha annunciato su un forum di non farcela più economicamente a portare avanti il lavoro. Purtroppo Towns è tutt'altro che finito e le reazioni dei giocatori alla notizia non sono state affatto buone, nonostante Frankenberger abbia dichiarato di volerlo pubblicare come open source per poterci continuare a lavorare mentre fa altro.
Il problema non è da poco: dopo il lancio le vendite del gioco sono crollate e negli ultimi mesi non sono bastate a reggere lo studio. Ma questo significa che chi paga in anticipo, in caso non ci siano i risultati sperati nei mesi successivi (ma in quali risultati speravano gli sviluppatori di Towns?), può aspettarsi che i progetti vengano mollati a metà? Insomma, l'affitto ha vinto sulla passione e sulle promesse fatte agli utenti. Oltretutto Frankenberger ha commesso un grosso autogol, dichiarando di voler lavorare a un sequel, portando molti giocatori a chiederli perché dovrebbero pagare per un sequel quando non è riuscito a concludere il primo capitolo?
Fonte: Destructoid