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Crytek non paga i dipendenti di Crytek UK, che rimangono a casa dopo una protesta formale

Grossi guai per lo studio che si sta occupando del nuovo Homefront

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   04/07/2014

Crytek sembra essere davvero nei guai, nonostante le smentite. Da ieri infatti gli impiegati di Crytek UK non stanno più andando sul posto di lavoro, secondo il racconto di persone loro vicine che sono volute rimanere anonime.

Insomma, la situazione dello sviluppatore di Crysis e Ryse sarebbe critica e, come vociferato nelle scorse settimane, il rischio di fallimento sarebbe concreto. Crytek nello specifico avrebbe difficoltà a pagare in tempo gli stipendi, come confermato a Kotaku da circa una ventina tra dipendenti attuali ed ex dipendenti. I problemi finanziari avrebbero causato anche la cancellazione del sequel di Ryse.

Gli sviluppi della faccenda nelle ultime ore mostrano un quadro decisamente aggravato. Crytek UK si sta attualmente occupando dello sviluppo di Homefront: The Revolution, ma secondo quanto riportato da quattro fonti collegate allo studio, allo staff non è stato pagato il dovuto. I dipendenti hanno quindi scritto una lettera formale di lamentele e sono tornate a casa.

Stando a una delle fonti, sono più di cento le persone che se ne sono andate, anche se non è chiaro quante in via provvisoria e quante per sempre. Rimane il fatto che Crytek UK negli scorsi mesi ha visto una vera e propria emorragia di dipendenti.

Altre voci di corridoio parlano di negoziazioni in corso tra Crytek e Deep Silver, il publisher di Homefront. I dipendenti di Crytek UK spererebbero di essere comprati da Deep Silver, per poter continuare lo sviluppo del gioco. Per ora, comunque, non si sa nulla sulle decisioni del publisher e di Crytek, che non hanno risposto alle domande dei giornalisti.

Fonte: Kotaku