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Tim Sweeney non sembra avere le idee molto chiare sull'Universal Windows Platform

Corregge le accuse, non ha prove contro Microsoft

NOTIZIA di Dario Rossi   —   07/03/2016

Prosegue il curioso scambio tra Tim Sweeney e Microsoft, tutto è iniziato da quando il CEO di Epic Games ha attaccato duramente la casa di Redmond, affermando che l'Universal Windows Platform "può, dovrebbe, deve e dovrà morire". Le sue dure parole sono annegate nel mare di dolcezza e lubrificante sociale di Phil Spencer, il quale ha affermato che Tim è un caro amico e l'UWP è una piattaforma aperta.

La parola torna quindi a Sweeney, ma con delle perplessità non molto compatibili con la sua precedente, inarrestabile, rabbia. Tim ha ammesso su Twitter di stare utilizzando Windows 10, ma di dover ancora analizzare le differenze tra win32 e UWP. Insomma, forse si è trattato di un malinteso unito a una certa avventatezza. Meglio così comunque, la disputa sembra ormai orientata verso i lidi pacifici, anche se Sweeney ha aggiunto di non avere prove di un "piano diabolico" di Microsoft riguardo un sistema chiuso, ma solo timori.