Quando Microsoft e Sony hanno annunciato le loro console di mezza generazione pensate per la risoluzione 4k sapevamo tutti dove volevano andare a parare e su quale livello volevano portare lo scontro. All'inizio dell'epopea di Xbox One e PlayStation 4 la console di Microsoft ha pagato moltissimo i confronti diretti dei titoli multipiattaforma fatti dai vari Digital Foundry e imitatori, perché è vero che si suol dire che la grafica non conta, ma la realtà è che per i videogiocatori conta e non poco e l'umiliazione dei "concorrenti" (un giorno i partecipanti a questa competizione istituita da nessuno ci faranno capire cosa si vince una volta arrivati al traguardo) è uno dei piaceri più ricercati su social, forum e affini.
L'inizio della progettazione di PlayStation 4 Pro e Scorpio è stato quasi contemporaneo, visti i tempi di annuncio di entrambe (e l'emersione dei primi rumor). Di Scorpio per ora abbiamo visto solo delle tabelle tecniche, ma a quanto pare Microsoft ha fatto bene i conti, quantomeno in relazione alle performance di Xbox One. Scorpio sarà più potente di circa 4,5 volte One. L'unico componente hardware che non si distanzia troppo da quello della console originale è la CPU, ma a conti fatti è il meno rilevante per l'obiettivo dei 4K.
Ora sfatiamo un mito: dire che Scorpio e Pro sono in grado di gestire i 4K nativi non significa nulla; visto che stiamo parlando solo di una risoluzione. Chi gioca su PC sa bene che con sistemi nemmeno troppo costosi è possibile far girare a 4K dei titoli vecchiotti. Il motivo, detto in modo brutale, è che non conta solo il numero di pixel visibili sullo schermo, ma anche ciò di cui il sistema deve fare il rendering. Una descrizione più corretta degli obiettivi di Scorpio (e di Pro, del resto) sarebbe: far girare a una risoluzione di rendering di 4K i titoli tripla A dell'attuale generazione. Ecco, ora va meglio, anche se è una definizione più faticosa.
E qui viene la questione conti. Pallottoliere alla mano, Microsoft ha fatto l'unica cosa sensata per poter parlare di 4K, ossia ha realizzato una console che è Xbox One moltiplicata per quattro (PlayStation 4 Pro è PlayStation 4 moltiplicata per due e qualcosa). In questo modo anche le menti più semplici non hanno faticato a capire che un gioco che su Xbox One va a 1080p per 30 frame al secondo non penerà per raggiungere i 4K e i 30 frame al secondo su Scorpio. Faranno più fatica i giochi che hanno una risoluzione di rendering inferiore, ma lì Microsoft se l'è cavata affermando che sarà compito degli sviluppatori ottimizzare (ma dai?) e che volendo potranno scegliere altre soluzioni. In effetti basta lasciare la giusta libertà e il problema nemmeno si pone. Il resto della narrazione è interessante quanto effimero, compresa la storia dei colli di bottiglia eliminati, che sono sicuramente un bene, ma che su console sono sempre stati molto meno influenti che su PC.
Insomma, Scorpio sembra essere un'ottima macchina, sicuramente pensata con più accortezza tecnologica rispetto a PlayStation 4 Pro, in relazione agli obiettivi che si pongono entrambe (va anche detto che era Microsoft a inseguire ed è naturale che Sony abbia fatto la mossa più conservatrice, data la sua posizione dominante sul mercato). Rimane solo il nodo del prezzo: quanto costerà il possente colpo di reni di Microsoft? C'è chi parla di 499 dollari, chi addirittura di 700 e più. Non poco, e non certo indifferente per stabilire le possibilità di successo o meno della console.