1

DiGRA Italia 2017, i videogiochi entrano nell'università italiana il 12 maggio

Testi, Contesti e Pretesti Videoludici è il tema dell'edizione 2017 di DiGRA Italia

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   09/05/2017

Testi, Contesti e Pretesti Videoludici è il tema dell'edizione 2017 di DiGRA Italia (Italian​ Digital Games Research Association​), una rete di studiosi interessati allo sviluppo e alla diffusione della ricerca sul videogioco. La prima conferenza italiana di DiGRA sarà ospitata da IULM, il 12 maggio, dalle 9.30 alle 19.00, nell'Auditorium.

Il videogioco in Italia
I videogiochi sono uno dei prodotti culturali più popolari in Italia. L'industria nazionale è formata da un numero crescente di piccole e medie imprese. L'ultimo censimento quantifica la produzione locale in circa 120 studi, concentrati prevalentemente nel nord Italia (61%), di cui 22% nell'area milanese. Nel recente studio Italia​ Creativa 2016 l'industria dei videogiochi italiana è stata definita "un settore in crescita con un grande potenziale": al settimo posto per volume d'affari, il segmento videoludico genera circa il 7% dei ricavi dell'Industria italiana della Cultura e della Creatività. Nel 2015, il settore dei videogiochi ha realizzato un volume d'affari complessivo di circa 3,4 miliardi di euro. Tra occupati diretti e indiretti il settore impiega complessivamente oltre 15.000 persone, in crescita rispetto agli anni precedenti.

Il rapporto 2016 di AESVI, L'Associazione Editori di Software Videoludico Italiano, sullo stato dell'industria videoludica locale ha quantificato in 34% gli operatori del settore che hanno conseguito un Master o un Dottorato presso una istituzione accademica. Oggi, l'accademia offre programmi di studio specializzati che preparano a lavorare nell'industria del videogioco. Da questo punto di vista, la formazione universitaria gioca un ruolo cruciale nella preparazione di addetti ai lavori che possano competere sul mercato globale.

DiGRA Italia 2017
L'evento sarà un'occasione importante di incontro per studiosi, ricercatori e professionisti di lingua italiana interessati allo studio del videogioco. Tra gli obiettivi di DiGRA c'è quello di contribuire al dibattito accademico sul videogioco a livello nazionale, di incoraggiare la partecipazione di studenti, dottorandi e ricercatori sostenendone il lavoro a livello internazionale e di facilitare il dialogo tra l'accademia e il pubblico. Proprio per questo i protagonisti dell'evento saranno studiosi italiani residenti in Italia e all'estero e professionisti del settore desiderosi di contribuire alla ricerca sulla cultura ludica. È inoltre incoraggiata la partecipazione da parte di studenti e dottorandi. La lista completa dei partecipanti è disponibile qui.​

La conferenza è aperta alla presentazione di saggi, abstract, lavori collettivi e workshop inerenti allo studio sui videogiochi, sui videogiocatori e sulle culture ludiche. L'evento è gratuito e aperto al pubblico. Il programma completo è disponibile qui.​

Fondata nel 2003, DiGRA collega centinaia di studiosi internazionali interessati alla ricerca sul videogioco come forma espressiva e culturale. Le conferenze DiGRA sono state organizzate negli Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia, Finlandia, Olanda, Germania e Regno Unito. Inoltre, divisioni locali includono anche Cina, Turchia, Israele e Italia. DiGRA Italia intende offrire un punto di incontro per i numerosi ricercatori italiani che insegnano e studiano i videogiochi. Molti sono i partecipanti attesi da nazioni come Regno Unito, Germania, Canada, Olanda, Svizzera e Stati Uniti. Sono numerosi infatti i laureati italiani che proseguono la carriera accademica negli atenei stranieri dove si svolge ricerca sul videogioco.

"L'ambizione di DiGRA Italia è diventare un punto di svolta per la ricerca sui videogiochi nel nostro Paese" ha dichiarato Paolo Ruffino, docente presso la University of Lincoln, Regno Unito, e co-organizzatore dell'evento. "Anche se poco rappresentato nell'accademia italiana, lo studio videogioco parla, spesso, in lingua italiana, attraverso i tanti giovani ricercatori che si occupano del tema in Italia e all'estero". "Lo studio del videogioco," aggiunge Matteo Bittanti, docente di media​ studies alla IULM di Milano e co-organizzatore dell'evento, "non è che un altro modo di giocare. In questo caso, l'obiettivo consiste nel risolvere quel rompicapo affascinante che è il videogioco."