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Xbox One X e la risoluzione che non c’era: ce la fa davvero a gestire gli ossessionanti 4K?

Ha davvero senso dare tutta questa importanza alla risoluzione?

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   05/07/2017

Oggi sono usciti dei dati tecnici sulle prestazioni di alcuni giochi su Xbox One X. Leggiamo:

"Ebbene, per il nuovo racer di Turn 10 (Forza Motorsport 7 NDR) viene confermato quanto già detto: il gioco gira a 4K e 60 frame al secondo, sfruttando però la GPU solo al 65,9%. Per Gears of War 4 si parla invece di un carico pari al 78,1% a 4K reali e 30 frame al secondo, mentre quello che sembra essere ReCore gira a 4K e 30 frame al secondo utilizzando il 69,1% della GPU, partendo però dai 900p della versione Xbox One.

Ora arriva la parte interessante, i multipiattaforma: il misterioso "titolo D", che potrebbe essere Assassin's Creed Origins, a 4K reali e 30 frame al secondo richiederebbe un 24% di potenza extra alla console, e sembra dunque questo il motivo per cui Ubisoft ha optato per il checkerboard rendering.

Un discorso simile può essere fatto per Star Wars: Battlefront, che gira a 720p su Xbox One. Portando il gioco a 4K reali e 60 frame al secondo, si sforerebbe di ben il 56% rispetto alle capacità della console."

Stupore da parte del pubblico: ma quindi Xbox One X non fa girare i giochi a 4K reali?

Partiamo da lontano. Nel mondo PC la risoluzione non è mai stata un'ossessione. Questa vi sembrerà un'affermazione un po' forte, ma è così. Certo, ci sono quelli che spendono per i componenti più performanti per spingere ogni gioco al massimo (ci sono sempre stati e sempre ci saranno), ma in generale i pcisti hanno sempre saputo ben sfruttare il menù di configurazione grafica fornito con ogni gioco che si rispetti, così da decidere se sacrificare dettagli o fluidità. Chi scrive ricorda che vedere girare Quake alla folle risoluzione di 800x600 era uno spettacolo, ma allo stesso tempo chi ci giocava a 640x480 o a 320x240 non veniva certo considerato uno sfortunato. Il gioco era sempre lo stesso, che lo si fruisse al massimo o al minimo dettaglio.

Il concetto di risoluzione è diventato un'ossessione negli ultimi anni e più specificatamente lo è diventato nel mondo console, che lo ha conosciuto tardi rispetto a chi giocava prevalentemente su computer. Il motivo è chiaro: per un produttore hardware dire che la macchina che sta vendendo è più potente di quella dell'avversario è un buon modo per venderla, e la risoluzione è un riferimento numerico immediato per farsi capire. Anche un invertebrato può arrivare a comprendere che 1080p sono più di 900p o 720p. Il guaio è che l'estrema semplificazione fatta di concetti che sono molto più complessi di quello che sembra, sta portando a continui fraintendimenti e alla creazione di aspettative che non hanno senso. La risoluzione è solo uno dei mille fattori che determinano il peso e la qualità di ciò che si vede sullo schermo. Dire che una console può gestire i 4K significa affermare che può inviare al televisore un segnale video a 4K e basta. Se poi un gioco giri a 4K reali o meno è un altro paio di maniche. Fatevi un favore: aprite il menù di configurazione di DOOM su PC e guardate quanti dettagli si possono toccare... vi farete solo una vaga idea di cosa significhi decidere, in termini di scelte in fase di sviluppo, cosa vedrà sullo schermo un giocatore console, che dispone di una configurazione fissa.

Insomma, Xbox One X avrà pure 6 Tflops di potenza, ma è un valore che in sé non significa assolutamente nulla se non lo si rapporta alla quantità di dati che la console deve gestire una volta avviato il gioco. Con questo non vogliamo dire che sia una console poco potente, come a nostro avviso non lo è PlayStation 4 Pro, solo che la risoluzione non è l'unico obiettivo che ci si può e deve porre in fase di sviluppo di un gioco, anche perché da sola non determina la qualità dell'immagine.

Per questo secondo noi sia Microsoft, sia Sony hanno sbagliato a vendere le loro macchine come "console per il 4K", perché hanno messo di fronte a tutto il resto un fattore che ha senso considerare solo a determinate condizioni e in relazione a molti altri, e che si è trasformato in una zavorra comunicativa non indifferente, oltre che in un grattacapo senza senso per i team di sviluppo. La soluzione sarebbe fornire anche le versioni console dei giochi di un menù di configurazione, così da poter decidere quali dettagli abbassare per far andare tutti i giochi a 4K reali... ma immaginiamo che per molti non sarebbe proprio un bene.