La politica italiana, e non solo, insegna che se devi votare una legge particolarmente indigesta per la popolazione è meglio che tu lo faccia in piena estate, quando tutti sono al mare e hanno poca voglia di occuparsi di questioni serie che potrebbero cambiare per sempre la loro vita. Qualcuno penserà che si tratti di una tecnica perdente e che nessuno si farebbe abbindolare così. Invece pare che funzioni alla grande, dato che la utilizzano un po' tutti i governi.
Chissà se è questa strategia che ha portato Sony ad annunciare qualche giorno fa l'impopolare aumento di prezzo dell'abbonamento Plus in tutta Europa. Come già riportato, Sony ha: "alzato i prezzi del servizio, portando la sottoscrizione annuale da 49,99 a 59,99 euro, quella trimestrale da 19,99 a 24,99 euro e quella mensile da 6,99 a 7,99 euro."
A parte che è impossibile non notare che con i nuovi prezzi conviene più rinnovare l'abbonamento mese per mese che trimestralmente (7,99x3=23,97€, ossia 1,02€ in meno rispetto al prezzo del trimestrale); a parte che la concorrenza, ossia Microsoft, pratica con il Live lo stesso prezzo per l'abbonamento annuale (ma le soluzioni mensili e trimestrali sono più economiche); a parte che non abbiamo alcuna idea di quanto costi mantenere attiva un'infrastruttura elefantiaca come quella dietro al Plus, rimane il fatto che stiamo parlando di almeno dieci euro in più all'anno, cifra che non ha fatto contenti gli utenti. Certo, ci rendiamo conto che non è eccessiva, ma allo stesso tempo va considerato che all'aumento non è corrisposta nessuna aggiunta in termini di servizi, un'altra mossa che ha lasciato interdetto più di qualcuno.
Molti già in passato si erano lamentati di dover pagare qualcosa che non volevano, come i giochi gratuiti, perché erano interessati al Plus solo per accedere all'online. Ora che il costo è salito, non sarebbe il caso di iniziare a pensare a delle soluzioni diversificate per accontentare proprio questi utenti, sempre più scontenti? Stiamo pensando all'introduzione di pacchetti intermedi che includano alcuni servizi e ne escludano altri, divisi per fasce di prezzo. Ad esempio si potrebbe fare un abbonamento leggero, chiamiamolo Basic, che comprenda solo l'online; un altro, Advanced, con anche i giochi in regalo e gli sconti; e un ultimo, definiamolo pacchetto Deluxe, con incluso PlayStation Now.
Ovviamente la nostra è solo un'umile proposta, mirante ad aumentare il bacino di utenti che abbiano accesso ai servizi online, senza gravarli di un costo eccessivo, percepito da molti come ingiustificato. Sappiamo anche che finita l'estate in pochi si ricorderanno di questa polemica, ma ci dispiacerebbe davvero se l'aumento di prezzo comportasse una riduzione di giocatori online, cosa abbastanza probabile, almeno sul breve periodo.