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Il boss di Samsung rischia dodici anni di carcere per corruzione

La sua storia intrecciata con quella del presidente Park

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   07/08/2017

Samsung è un marchio noto in tutto il mondo grazie ai suoi numerosi prodotti di successo, tra i quali gli smartphone della serie Galaxy che sono tra i preferiti dai videogiocatori Android. Per questo la notizia del rischio per il suo presidente Lee Jae-Yong di finire in galera in Corea del Sud non può passare nell'indifferenza del nostro settore.

Yong, che comanda Samsung da quando il padre Lee Kun-hee è stato colpito da un infarto, è accusato di aver corrotto l'ex-presidentessa della Corea,Park Geun-hye, destituita dal suo mandato il 10 marzo 2017 proprio per corruzione.

Stando alle accuse, che possono costare a Lee Jae-Yong fino a dodici anni di carcere, Samsung avrebbe versato 38 milioni di dollari nelle casse di quattro fondazioni che facevano capo alla Park. In questo modo avrebbe ottenuto l'appoggio del governo per la fusione di due compagnie di Samsung avvenuta nel 2015, una delle quali disapprovata dalla maggioranza degli azionisti, ma resa possibile dall'appoggio del fondo pensione nazionale del governo.

Lee Jae-Yong nega ovviamente tutte le accuse e considera il processo ingiusto. La corte esprimerà il suo giudizio il 25 agosto 2017.