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Le microtransazioni esistono perché lo sviluppo dei giochi è sempre più costoso, spiega l'executive producer di Need for Speed Payback

Il prezzo dei giochi non aumenta, ma il livello qualitativo deve migliorare costantemente: ecco i motivi di alcune scelte per l'executive producer di Need for Speed Payback

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   07/11/2017

Disponibile dal 10 novembre, Need for Speed Payback ha ricevuto alcune recensioni negative per la presenza di microtransazioni e casse premio. Un elemento, ha spiegato l'executive producer Marcus Nilsson, reso necessario dal fatto che lo sviluppo dei giochi è sempre più costoso.

"Il prezzo di vendita dei videogame è rimasto lo stesso, ma produrli non è mai stato così costoso", ha detto Nilsson. "Il mercato sta cambiando davanti ai nostri occhi, vediamo sempre più utenti giocare sempre meno titoli, ma per più tempo. Il coinvolgimento a lungo termine è importante, ma come è possibile offrire esperienze durature?"

"Alla fine dei conti, è molto difficile trovare una soluzione che vada bene a tutti. Realizziamo giochi che costano 60 dollari, ma alcuni pensano che ne valgano 40. Qual è il reale valore del prodotto che offriamo? Da una parte ci sono titoli come Grand Theft Auto V e la sua componente online, dall'altro The Last of Us, che è possibile completare in dieci ore. Come possiamo stimare il valore di un'esperienza? Si tratta probabilmente di una questione lunga e complessa."

Per ulteriori dettagli su Need for Speed Payback e per scoprire qual è stata la soluzione trovata da Ghost Games, date un'occhiata alla nostra recensione.