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Michael Pachter ha dubbi sull'importanza delle esclusive first party ma pensa che Microsoft sia ancora in tempo per investirci

Michael Pachter e le esclusive

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   30/04/2018

Prendendosi evidentemente una pausa dal dare i numeri sulle esclusive PlayStation 4, come fatto per le previsioni di Detroit: Become Human o God of War, Michael Pachter è tornato sull'argomento esclusive e sviluppo first party.

Il celebre analista di Wedbush Morgan continua ad essere piuttosto dubbioso sull'effettivo peso che le esclusive first party possano avere nell'affermazione di una console: "Non sono sicuro che le esclusive console abbiano ancora l'importanza che avevano un tempo", ha spiegato, "Quando Sony lanciò la prima PlayStation avevano parecchie esclusive perché dovevano dimostrare il valore della macchina rispetto a Nintendo. Queste cose ormai sono talmente stabilite che non penso ci sia bisogno ancora di sforzi tremendi sul fronte dei first party", ha riferito Pachter.

"Non sono sicuro che il supporto first party sia il motivo per cui la gente compra PlayStation, penso che lo facciano perché PS4 è un'ottima piattaforma, perché apprezzano PSN e perché ci sono molti contenuti tra first e third party". Per questo motivo, pensa che Microsoft tutto sommato stia bene. "La qualità dei suoi titoli first party non è bassa, penso che abbiano semplicemente dei settori di pubblico più piccoli perché non hanno titoli dal fascino allargato come quelli Sony o Nintendo. Penso che Sony abbia fatto un grande lavoro nel concentrarsi sui giochi single player, cosa che Microsoft non ha fatto puntando tutto sui multiplayer". In ogni caso, non è una situazione irrecuperabile, secondo quanto riferito da Pachter a Gamingbolt, con Microsoft che è ancora in tempo a investire pesantemente sullo sviluppo first party.

Michael Pachter ha dubbi sull'importanza delle esclusive first party ma pensa che Microsoft sia ancora in tempo per investirci