Il vice presidente di Sega, Sean Ratcliffe, si rende conto che il livello qualitativo dei giochi dedicati a Sonic è attualmente ben lontano da quello che caratterizzava i titoli 16 bit.
C'è da lavorarci su, ma "la qualità è una cosa che verrà sistemata nel tempo", infatti non è che "uno si sveglia la mattina e dice sapete cosa, miglioreremo la qualità su questo franchise e poi magicamente succede". Ci vorrà un po' di tempo per sistemare le cose: dopo gli episodi ben accolti su Dreamcast, da quanto Sega è passata ad occuparsi solo della componente software dei videogiochi, Sonic non è riuscito a tornare agli antichi fasti, in particolare su Xbox 360 e PlayStation 3, mentre su Wii e i portatili ancora si difende piuttosto bene (ma sempre lontano dal livello iconico dei 16 bit).
Nonostante infatti i più giovani abbiano apprezzato Sonic Unleashed, "penso che i più grandi, i fan di Sega che sono cresciuti con il franchise e con il primo Sonic the Edgehog associno Sonic più ad un'azione 2D super-veloce, e amavano quel tipo di gameplay ma quando siamo passati ad un ritmo più lento sono stati tutti piuttosto critici, ed è giusto - hanno le loro opinioni" ha detto in proposito Ratcliffe a IndustryGamers.
La resurrezione di Sonic dal punto di vista commerciale sembra passare attraverso il multimilionario Mario & Sonic at the Olympic Games e il portatile Sonic Rush Adventure, ma il VP di Sega sembra apprezzare molto anche le possibilità offerte dal digital delivery, dove ancora un'impostazione 2D classica può essere ben accettata e apprezzata dal pubblico: forse l'unica dimensione dove il porcospino blu può esprimersi al meglio.