I recenti rumor su una possibile acquisizione di THQ da parte di un grande attore del panorama videoludico statunitense hanno fatto bene alla società di Agoura Hills: il valore azionario di THQ è cresciuto del 12,5% ieri, con il prezzo della singola azione che ha raggiunto i 7,46 dollari americani.
Non tutti gli osservatori, in ogni caso, condividono l'entusiasmo degli azionisti statunitensi. Eric Handler di MKM Partners, ad esempio, ha espresso seri dubbi sulla possibilità che il publisher californiano venga acquisito prima che completi la ricostruzione del suo parco di IP proprietari (molti dei titoli pubblicati da THQ sfruttano infatti le licenze di altri publisher, cosa che impedirebbe un eventuale trasferimento nel portafogli di un ipotetico compratore).
Se ci si limitasse ad osservare l'andamento in borsa della società statunitense, in effetti, non si spiegherebbe come le voci sulla sua possibile acquisizione siano cominciate a circolare solo ora, e non a febbraio, quando cioè le sue azioni hanno toccato il valore più basso del 2009.
Dobbiamo quindi concludere che l'acquisizione ci sarà ma solo più avanti? E' probabile che tra qualche giorno avremo più elementi per valutare questa ipotesi.
Ancora sull'acquisizione di THQ
Troppo presto per parlarne?