E' passata un'altra settimana e, come tutte le settimane, sono state molte le notizie curiose o interessanti per un verso o per l'altro che abbiamo visto scorrere sotto i nostri occhi di lettori attenti.
Ve ne proponiamo qualcuna fra quelle che ci hanno colpito di più, cominciando da quello che sembra essere un'esempio di accidia che Dante avrebbe saputo inserire nel proprio Inferno. Stiamo parlando di Sir Clive Sinclair, il cui cognome ha battezzato il proprio celebre figliolo informatico, quel Sinclair ZX80 di tanti anni fa. Stiamo parlando degli anni '70, quando gli home computer erano ancora pionieristici e se la maggior parte di voi era probabilmente troppo piccino o addirittura non ancora nato per ricordarseli, chi vi scrive ne conserva nostalgica memoria. Il nome "Sinclair" è sempre associato all'epoca d'oro dell'informatica, nella mia mente, un po' come "Commodore", nella mia memoria legato più ai primi anni '80. Insomma, che fine ha fatto il nostro Sir Sinclair? Come ha affrontato l'evoluzione di un mondo che ha contribuito a creare? Non benissimo, sembra. Tanto da essere disturbato dagli ultimi sistemi informatici e preferire che siano altri ad occuparsene per lui. "Non uso affatto un computer, lo fa l'azienda. Preferisco che qualcuno mi telefoni se vuole comunicare. Non si tratta solo di pura pigrizia, semplicemente non voglio essere distratto dall'intero processo. Un incubo." E quindi lascia che siano altri a leggere e scrivere le sue mail al suo posto. Ecco cosa succede quando non si sta al passo con i tempi o, forse, quando i tempi corrono troppo veloci per le nostre gambe. E già mi immagino da vecchia con i miei nipoti che usano qualche strana tecnologia istantanea per comunicare in maniera semi-telepatica, mentre mi prendono in giro perchè non voglio abbandonare le mie vecchie, care, affezionate mail. Un po' come i miei nonni sono rimasti affezionati alla carta per scrivere. E un po' anche io, in fondo. E non azzardatevi a chiamarla vintage.
PS3 va giù, il testosterone va su
La settimana passata ha visto accadere qualcosa di completamente inaspettato, che ha letteralmente messo in ginocchio le PS3 Fat del pianeta. Un bug causato da una strana disincronizzazione del calendario, dove quello interno alla macchina per qualche strano motivo credeva si trattasse di un anno bisestile mentre quello del server remoto diceva che non fosse proprio così.
Risultato? Le PS3 hanno fatto "boom" per ventiquattr'ore. Detta così verrebbe da pensare "chi se ne frega, non sarà mai stata 'sta tragedia". Ma per qualcuno lo è stato: tutti (vabbeh, tutti proprio speriamo di no) i giocatori accaniti che non sapevano come meglio occupare la propria serata sono andati in una sorta di crisi esistenziale, alla ricerca di modi alternativi per passare le lunghe e scure ore. E pensate un poco: qualcuno si è perfino ricordato di fare un po' di sesso con la propria trascurata compagna/moglie/fidanzata/amica. Lo testimonia un sondaggio che avrebbe registrato che ben l'87% degli utenti PS3 di sesso maschile (è stato interrogato un campione di 2400 persone) avrebbe scelto di impegnare l'imprevista serata libera facendo sesso. Si presume con il proprio partner e non con una PS3 gonfiabile. Certo, c'è anche chi per proprio partner ha se stesso, ma questi sono dettagli non pervenuti nel sondaggio. Che ha invece rilevato che i restanti 9% hanno portato a cena la propria metà, il 2% ha giocato con altro (non approfondiamo), il 3% ha guardato la televisione o è andato a letto. Per dormire.
Ci chiediamo se non sarebbe meglio se questo bug capitasse un poco più spesso. Se non altro per incrementare le nascite. Una nuova generazione di "figli del bug".
Gli manca la benda sull'occhio
E per concludere questa carrellata di curiosità vi propongo un video che a dir la verità nulla ha a che vedere con il mondo dei videgiochi, ma che dopo averlo visto non ho potuto non proporvi. Si tratta delle esibizioni canore di un pappagallino. Che ve ne importa? Forse nulla, ma ascoltare questo volatile esibirsi nella propria versione del tema di Kill Bill (la nota Twisted Nerve) è davvero spassoso. Ascoltatela, ne vale la pena. Buona domenica!