Che Gal Gun sia un gioco imbarazzante è fuori di dubbio, tanto imbarazzante che gli stessi sviluppatori se ne sono resi conto e hanno adottato un ingegnoso sistema per "proteggere la privacy" (per così dire) dei videogiocatori.
Come forse alcuni già sapranno, il gioco in questione è una sorta di sparatutto con light gun, solo che la pistola in questione spara "proiettili d'amore" e i bersagli sullo schermo sono tutte ragazze liceali giapponesi, disegnate in puro stile anime. Ovviamente, l'effetto che producono i suddetti proiettili si traduce in movimenti ed esclamazioni alquanto imbarazzanti da parte delle donnine in questione, così come le inquadrature si spingono al limite con il "vietato ai minori" in molte occasioni.
Che succederebbe dunque se nel bel mezzo di una concitata sessione a Gal Gun la propria madre decidesse di entrare in camera improvvisamente? Niente paura: gli sviluppatori Inti Creates hanno inserito una sorta di "tasto del panico" che, premendolo, rimanda ad una schermata (riportata qua sotto) con innocente grafica a 8-bit che ha ben poco di sensuale. Un'idea veramente arguta. A proposito, il gioco difficilmente arriverà sul mercato occidentale, ovviamente.