L'ex-capo di SCEE David Reeves ha affermato a Eurogamer.net che l'accordo di esclusiva che legò GTA III - il primo capitolo della serie in 3D - a PlayStation 2 fu "decisamente economico", nel senso di poco costoso.
La partnership venne organizzata durante alcuni incontri privati nei quali Reeves in persona e il fondatore di SCEE Chris Deering dovevano incontrare vari publisher di terze parti per elaborare eventuali strategie comuni.
L'ultimo incontro dell'evento fu proprio con Kelly Sumner, ex-capo di Take-Two, il quale presentò il gioco Rockstar molto in sordina, come progetto secondario: "scegliemmo una cosa chiamata State of Emergency, spiega Reeves nell'articolo, "dopo di che chiesi cosa altro avessero in serbo", al che Sumner rispose: "be', abbiamo questo gioco chiamato Grand Theft Auto... penso che ci si possa accordare su questo" e "lo staff tecnico ci disse che questo GTA III non era male, era innovativo, ma non un mostro, ma mi dissero che era buono, così dissi OK", fa sapere oggi Reeves. Addirittura, pare che l'accordo più che scritto in maniera formale all'epoca fu siglato a suon di birre, o qualcosa del genere. Nessuno evidentemente poteva aspettarsi il fenomeno di massa che da lì sarebbe scaturito.