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Amazon sotto indagine per sospetto abuso di posizione dominante

Amazon è finita sotto la lente d'ingrandimento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ecco perché.

NOTIZIA di Davide Spotti   —   16/04/2019

L'Antitrust italiano ha messo sotto indagine Amazon per presunto abuso di posizione dominante. È quanto ha comunicato AGCM evidenziando che i suoi funzionari, in collaborazione col Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno effettuato indagini presso le sedi del colosso dell'e-commerce.

Le società del gruppo Amazon coinvolte sono Amazon Services Europe S.à r.l., Amazon Europe Core S.à r.l., Amazon EU S.à r.l., Amazon Italia Services S.r.l. e Amazon Italia Logistica S.r.l. Le accuse riguarderebbero nello specifico il trattamento preferenziale accordato ai venditori terzi che scelgono di utilizzare il servizio di logistica fornito dalla stessa Amazon. Ciò si tradurrebbe dunque in una serie di vantaggi legati al miglioramento della visibilità e delle vendite.

"In particolare, Amazon conferirebbe unicamente ai venditori terzi che aderiscono al servizio di logistica offerto da Amazon stessa ("Logistica di Amazon" o "Fulfillment by Amazon") vantaggi in termini di visibilità della propria offerta e di miglioramento delle proprie vendite su Amazon.com, rispetto ai venditori che non sono clienti di Logistica di Amazon", scrive l'AGCM.

La condotta tenuta da Amazon determinerebbe un'alterazione della libera concorrenza creando disparità di trattamento tra venditori terzi non basata sul merito. In secondo luogo provocherebbe un'alterazione della fornitura dei servizi di gestione del magazzino a di spedizione degli ordini.

"Attraverso tali condotte, Amazon sarebbe in grado di sfruttare indebitamente la propria posizione dominante nel mercato dei servizi d'intermediazione sulle piattaforme per il commercio elettronico al fine di restringere significativamente la concorrenza nel mercato dei servizi di gestione del magazzino e di spedizione degli ordini per operatori di e-commerce (mercato dei servizi di logistica), nonché potenzialmente nel mercato dei servizi d'intermediazione sui marketplace, a danno dei consumatori finali", prosegue la nota dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Con queste pratiche verrebbero compromessi anche gli interessi dei consumatori nel momento di selezione dell'offerta. Gli esiti dell'indagine aperta dall'AGCM verranno comunicati il 15 aprile 2020.