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Bethesda vuole bloccare la rivendita di giochi usati?

I legali di Bethesda hanno richiesto a un venditore privato su Amazon di togliere il proprio annuncio su una copia usata di The Evil Within 2

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   11/08/2018

Una storia piuttosto inquietante è emersa sulle pagine di Polygon, relativa a quella che sembra essere una nuova politica di Bethesda, o per meglio dire di Zenimax Media, sulla vendita dei giochi usati.

Al momento la questione sembra relativa ad un solo caso, ma che pone dei presupposti facilmente estendibili alla rivendita di giochi usati in generale: pare infatti che Bethesda abbia intimato a un rivenditore su Amazon di bloccare la vendita di una copia usata di The Evil Within 2, posta all'interno di una delle tante offerte di titoli usati su Amazon Warehouse e senza alcuna particolare differenza rispetto ad altri annunci. Il rivenditore in questione, Ryan Hupp residente a Philadelphia, ha ricevuto un avviso di rimozione dell'annuncio di vendita da parte dell'ufficio legale Vorys su richiesta di Bethesda (o ZeniMax). Nel caso in cui Hupp non avesse accettato di rimuovere l'oggetto, la compagnia avrebbe proceduto per vie legali.

Per evitare problemi, il venditore ha rimosso il suo annuncio ma ha fatto notare che la vendita di un gioco usato è protetta in USA dalla legge First Sale Doctrine, che consente a qualsiasi privato di rivendere un bene acquistato in precedenza purché non sia stato modificato in maniera significativa. Sembra che i legali di ZeniMax si appellino a questa clausola, avendo riferito al venditore che la rivendita di un gioco usato non comprende una garanzia, fatto che rende il prodotto diverso da quello originale. Non è chiaro se ci siano basi legali per portare avanti una battaglia del genere da parte di Bethesda/ZeniMax e il fatto che il caso sia al momento limitato a un singolo venditore è piuttosto strano, ma se volesse procedere su questa base qualsiasi rivendita di gioco usato sotto marchio Bethesda sarebbe a rischio, a parte forse quelle effettuate tramite catene come GameStop, che potrebbe avere accordi particolari considerando anche l'applicazione di una particolare garanzia del rivenditore per i titoli usati.