La dipendenza da smartphone è un problema sempre più grave, che sta colpendo in misura maggiore o minore tutti i paesi più sviluppati, Italia compresa. In Corea del Sud, uno dei paesi più colpiti, sono nati dei centri di recupero che si occupano di rieducare gli individui a stare lontani dagli schermi.
Stando al ministero della Scienza, dell'Informazione e della Comunicazione Tecnologica, tra i giovani della fascia d'età che va dai 10 ai 19 anni, ben il 30% sono 'eccessivamente dipendenti' dagli smartphone.
La Corea del Sud è uno degli stati con la maggiore percentuale di adozione degli smartphone per abitante, percentuale che tra gli adolescenti arriva al 98%. Tra i sintomi di dipendenza da smartphone, sempre più diffusi, spiccano la perdita di autocontrollo, il deficit di attenzione, la depressione e la mancanza di sonno.
Molte le testimonianze dei ragazzi che stanno seguendo un percorso di recupero, come quella di Yoo Chae-rin, che ha raccontato di aver accettato la terapia dopo aver passato più di tredici ore di fila attaccata al suo smartphone.
In Corea del Sud i centri di recupero sono gratuiti e rappresentano un aiuto concreto per quelle famiglie che non sanno come comportarsi in casi del genere. Chi aderisce è costretto a consegnare il suo smartphone all'ingresso, per poi passare dodici giorni a disintossicarsi praticando altre attività (sport, pittura e così via). Stando a quanto osservato tra gli operatori, il punto di svolta arriva spesso al terzo giorno di disintossicazione, quando i partecipanti iniziano a socializzare tra loro, scoprendo che esiste altro oltre allo schermo di un telefono.