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Back to the Dawn: la recensione di un gioco di ruolo profondo e cupo

I giochi ambientati in prigione non sono mai facili e Back to the Dawn non fa eccezione: se non userete la testa, direte addio alla vostra libertà.

RECENSIONE di Riccardo Lichene   —   25/07/2025
I due animali antropomorfi protagonisti di Back to the Dawn

La premessa di Back to the Dawn è semplice: vi hanno incastrato e avete 21 giorni per uscire di prigione, in un modo o nell'altro. Gang, secondini corrotti, rivalità, incontri di boxe, turni in lavanderia e gite dal "barbiere" sono solo alcune delle attività tra cui dovrete scegliere per forgiare la vostra reputazione. Il tempo è poco ed è notoriamente difficile farsi rispettare quando si è gli ultimi arrivati.

Lo scenario di questa detective story a base di animali antropomorfi è limitato, ma incredibilmente reattivo alle vostre decisioni: 12 finali diversi e un cast di 46 personaggi, tutti interagibili e tutti con un peso morale e narrativo, vi aspettano in un gioco di ruolo a base di dadi (2D6) e statistiche in cui ogni cosa ha un prezzo. Sviluppato da Metal Head Games nel corso di 6 anni (di cui gli ultimi 3 di accesso anticipato), questo titolo indie ha molto da offrire ai fan di Disco Elysium e a tutti coloro che aspettavano una storia drammatica ambientata in una prigione che non ha paura di essere pesante.

Con due protagonisti, ognuno con la sua campagna dai finali multipli della durata di circa 11 ore ciascuna, Back to the Dawn si presenta al lancio completo e tecnicamente impeccabile, il suo unico difetto è di affidarsi un po' troppo ai canoni del genere, ai suoi stereotipi e ai suoi archi narrativi. La scelta è decisamente comprensibile visto che un esponente del genere di qualità manca sulla scena da molto tempo, ma il risultato è che molti (non tutti) colpi di scena risultano abbastanza prevedibili.

Il tempo passa inesorabilmente

Back to the Dawn è imperniato sulla gestione del tempo. Entrambi i protagonisti hanno 21 giorni per uscire, Thomas (la volpe) deve smascherare il sindaco corrotto che lo ha incastrato e Bob (la pantera) deve portare a termine la sua indagine sotto copertura. Ogni giornata dietro le sbarre è divisa in sezioni, ognuna che va da un orario ben preciso a un altro.

Il modo più semplice di fare soldi è lavorare ma il tempo sprecato è tanto e la paga misera, alternative più redditizie si paleseranno presto, già dal primo giorno
Il modo più semplice di fare soldi è lavorare ma il tempo sprecato è tanto e la paga misera, alternative più redditizie si paleseranno presto, già dal primo giorno

I controlli all'alba permettono di socializzare con carcerati e guardie, mentre le ore di lavoro possono farvi guadagnare soldi tramite i lavori della prigione o esplorare le celle vuote degli altri detenuti. Ai pasti si socializza, contratta e contrabbanda. L'ora d'aria serve per allenarsi, gestire gli affari delle tre gang della prigione e portare a termine le diverse missioni. Il lockdown, infine, è per avere accesso a un'altra serie di opzioni di socializzazione e ricreative e per tutte quelle attività proibite che fanno parte della vita di ogni prigione.

In questo ecosistema di ambienti che si evolvono, alleati e nemici che si affrontano ed economie parallele che si sviluppano, dovrete portare a termine incarichi provenienti dall'esterno per riuscire a smuovere la vostra situazione. Le variabili sono talmente tante che sin dal tutorial inizierete a fare scelte che avranno un impatto sul finale.

Allenarvi vi farà avvicinare alle gang, ma le rivalità si pagano a caro prezzo e le scazzottate non portano quasi mai a nulla di buono
Allenarvi vi farà avvicinare alle gang, ma le rivalità si pagano a caro prezzo e le scazzottate non portano quasi mai a nulla di buono

Qualche consiglio per evitare le conclusioni più tragiche ce l'abbiamo: Thomas non è un pugile, evitate di fare a botte nelle prime ore perché perderete tempo prezioso; non abbiate paura di spendere soldi, ma solo dopo aver raccolto i 100 dollari iniziali che servono a far partire la missione principale; fate i conti con il fatto che né vedrete né farete tutto. La vita in prigione, come ci dimostrano innumerevoli film e serie TV, è fatta di specialisti: investite sulla vostra intelligenza, sul rapporto con una gang (o con i secondini corrotti), sulla palestra o sulla vostra rete di conoscenze, i risultati si faranno vedere in fretta.

Il maggior punto di attrito che abbiamo percepito in compagnia di Back to the Dawn è stato durante alcune sequenze narrative legate all'ecosistema delle gang e ai secondini corrotti. In poche parole, è molto facile intuire dove la direzione narrativa sta andando a parare perché ripercorre stereotipi dei polizieschi e dei drammi da prigione ormai visti e rivisti. Questi momenti danneggiano non poco il lavoro di immersione fatto dal resto dell'esperienza e non sono abbastanza distanti tra loro da permettere a trame e sottotrame interessanti di riportare mentalmente chi gioca dentro la prigione.

Dadi statistiche e risorse

I protagonisti di Back to the Dawn hanno a disposizione diverse risorse oltre al vile denaro: punti focus, concentrazione, consumabili, energia (per i lavori di fatica), abilità attive e migliorie passive, il tutto incastonato in un sistema di statistiche che hanno bisogno di specifiche condizioni per essere accumulate o ricaricate. Il primo contatto è abbastanza straniante e finirete per sprecare un po' di roba utile ma, come è successo a noi, il gioco lo sa e nei primi due giorni vi dà una mano a recuperare ciò che è stato sprecato grazie a missioni facili da completare.

La partita di poker giusta al momento giusto potrebbe farvi entrare nelle grazie del boss di una delle gang della prigione
La partita di poker giusta al momento giusto potrebbe farvi entrare nelle grazie del boss di una delle gang della prigione

Il tempo è poco, visto che portare a termine determinate attività consuma intere mezz'ore di gioco e c'è tanto da fare. Thomas può uscire o evadere e per farlo ha ben otto strategie diverse. Indagherete sul suo passato e approfondirete relazioni e rapporti umani con tanto di sistema di romance che, però, lascia molto a desiderare in fatto di caratterizzazione: le due opzioni femminili, infatti, non hanno una vera e propria personalità, ma sono quasi degli strumenti a disposizione del protagonista.

Molti vostri successi e fallimenti, poi, dipenderanno da un tiro di dadi su cui le vostre statistiche avranno un'influenza diretta. Persino non lasciarsi rovinare la giornata da un incubo è un obiettivo raggiungibile investendo nei parametri giusti. Il sistema, però, è complesso e piuttosto ermetico, non sappiamo se volutamente o meno. Dovete mettere in conto che la vostra prima partita sarà esplorativa e non esaustiva, soprattutto in termini di finale.

Farsi amiche le guardie è una strategia non solo possibile, ma redditizia. Il sistema morale del gioco, però, vi farà pesare tradimenti e corruzione
Farsi amiche le guardie è una strategia non solo possibile, ma redditizia. Il sistema morale del gioco, però, vi farà pesare tradimenti e corruzione

Back to the Dawn è un gioco che non perdona, nonostante i livelli di difficoltà variabili e la presenza di una funzione di caricamento dei salvataggi precedenti, ma solo all'interno delle ultime 24 ore all'interno del gioco. Non è un sistema per tutti, ma è necessario a dare al gioco quella gravitas necessaria a farlo funzionare. Vivere in prigione con la possibilità di rimediare con un click ai propri errori rovinerebbe l'intento immersivo degli sviluppatori che hanno dato del peso persino alla pallina di gelato da 5 dollari che è possibile aggiungere ai waffle.

Prison Architect 2 è stato rinviato a data da destinarsi a poche settimane dal lancio, ecco il motivo Prison Architect 2 è stato rinviato a data da destinarsi a poche settimane dal lancio, ecco il motivo

Lo stile grafico in pixel art HD sarà un altro punto di frizione per alcuni videogiocatori. A noi non è dispiaciuto soprattutto per come gestisce l'illuminazione, ma si perde molto dell'espressività e della reattività dei personaggi a causa dalla prospettiva isometrica adottata dal gioco. Dove tutti saranno d'accordo è sul comparto audio e musicale: la colonna sonora mescola elementi jazz-noir e 8 bit in un qualcosa di nuovo che funziona e si adatta perfettamente a ciò che succede a schermo.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 16,57 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (1)
5.0
Il tuo voto

Back to the Dawn è il dramma dietro le sbarre che potrebbe piacere ai fan di Disco Elysium e che mancava dal panorama videoludico contemporaneo. I suoi sistemi sono complessi, ma la miriade di opzioni a disposizione dei due protagonisti (ognuno con una storia diversa) fa sì che ci siano contenuti per quattro o cinque partite intere, tutte con minime sovrapposizioni tra loro. Il sistema dei dadi, delle statistiche e delle abilità attive e passive è complesso, ma per la fine della prima avventura (circa undici ore) lo avrete padroneggiato e potrete andare avanti da veri e propri padroni della prigione nel New Game+. La gestione del tempo mette pressione e funziona bene nel costringere chi gioca a specializzarsi e a investire su uno o due piani di evasione o uscita. Purtroppo, nel mentre, diversi momenti narrativi sanno molto di già visto perché si affidano a stereotipi del genere ormai triti e ritriti. La scelta è comprensibile, ma va a detrimento dell'altrimenti efficace sistema di immersione nella vita carceraria sviluppato da Metal Head Games. Una bella colonna sonora e una grafica in pixel art HD chiudono il quadro di questo gioco di ruolo di qualità che poteva osare di più, ma ha preferito restare fedele ai canoni della narrativa da prigione piuttosto che cercare di innovarli.

PRO

  • Sistema di gestione del tempo fatto bene
  • Tante opzioni, tanti finali e tanta rigiocabilità
  • Sistema di statistiche e abilità stratificato

CONTRO

  • Troppi momenti narrativi stereotipati
  • Sistema di romance poco sviluppato
  • La pixel art o la ami o la odi