eBay ed Amazon sono i due colossi dell'e-commerce online, ma per il primo dei due le cose andavano decisamente meglio quando Amazon era ancora lontano dal vedere la luce. eBay non vende direttamente le proprie merci: tutti i suoi ricavi arrivano da pubblicità e dalle commissioni sulle vendite degli utenti; Amazon invece vende direttamente i propri prodotti, e in più è una piattaforma sempre più utilizzata anche da venditori terzi.
Nelle ultime ore, però, la disputa eBay-Amazon si è riaperta, e con un chiaro inasprimento dei toni. Senza mezzi termini, eBay ha accusato la società guidata da Jeff Bezos di sottrarle i venditori terzi, utilizzando per di più tecniche scorrette e illegali coordinate a livello internazionale.
Ecco la dichiarazione del portavoce di eBay: "Abbiamo scoperto uno schema illegale e preoccupante da parte di Amazon per sollecitare i venditori di eBay a passare alla piattaforma Amazon. Abbiamo chiesto ad Amazon di interrompere la sua attività illegale e adotteremo le misure appropriate per proteggere eBay, se necessario".
Amazon, semplificando un po' (ma neanche troppo), contatterebbe privatamente i venditori di eBay spingendoli a passare sulla propria piattaforma, facendo ovviamente molta attenzione a non farsi notare da eBay stessa perché il tutto avverrebbe proprio all'interno del suo sito d'aste e di vendite, tramite messaggi privati. Questa pratica violerebbe la normativa della California relativa ai crimini informatici, nota come Comprehensive Computer Data Access e Fraud Act, quindi Amazon sarebbe in condizione di illegalità. Per il momento il colosso dell'e-commerce ha dichiarato che approfondirà la questione con le dovute indagini interne.
