Il giornalista videoludico Geoff Keighley ritiene che questa estate ci saranno meno conferenze di terze parti. Il motivo? Gli editori preferiscono inserire i loro giochi in eventi contenitore come la sua Summer Game Fest.
Il ragionamento di Keighley, pur mirando a promuovere la sua manifestazione, ha un fondamento di realtà. Gli eventi di presentazione ricevono spesso moltissime critiche da parte dei videogiocatori e della stampa, vuoi per ciò che viene presentato, vuoi per la qualità dello spettacolo. La sostanza è che si stanno rivelando sempre più spesso un'arma a doppio taglio per chi li organizza.
Se a questo aggiungiamo che ci sono sempre meno giochi da presentare, per via dell'aumento dei costi di produzione dei tripla A, con cicli di sviluppo diventati quinquennali, e per l'affermarsi dei live service, ecco qua che si preferisce mettersi nelle mani del Keighley di turno, che può garantire degli ottimi spettacoli e una riduzione sostanziale del danno nel caso di annunci sottotono.
Keighley: "Ci sono stati moltissimi eventi l'anno scorso che hanno deluso tutti perché non erano vere e proprie press conferenze, vero? Prendiamo quelli di Take-Two, Capcom, Square Enix e altre simili. Credo che abbiano imparato che se vuoi fare una conferenza devi avere almeno 30 minuti di contenuti. A volte avevano soltanto uno o due grandi giochi da mostrare, che non sono sufficienti per un evento completo."
Insomma, il vento è cambiato e le grosse conferenze, come quelle degli E3 storici, sono destinate a ridursi drasticamente per numero. Del resto anche l'E3 viene considerato ormai estinto.
Nel frattempo appuntatevi il giorno della Summer Games Fest: 9 giugno 2022 alle 11am PT / 2pm ET / 7pm BST.