C'è chi sogna di realizzare giochi ambientati nello spazio e chi sogna di realizzare giochi mentre si trova nello spazio. Di questa seconda categoria, probabilmente, fa parte solo Hideo Kojima - del resto si tratta di un'idea talmente stramba che dubitiamo sia venuta in mente ad altri.
Kojima ne ha parlato durante un intervento al Sydney Film Festival. Ha affermato di non voler andare nello spazio come un semplice turista, bensì di voler trascorrere un periodo prolungato sulla Stazione Spaziale Internazionale e realizzare un gioco in assenza di gravità.
Kojima ama il pericolo
"Voglio allenarmi come si deve, imparare a fare l'attracco, andare sulla Stazione Spaziale Internazionale e restarci per qualche mese", ha dichiarato. "Non sono uno scienziato, ma probabilmente potrei creare giochi nello spazio. Voglio essere il primo. Ci sono molti astronauti con più di 60 anni, quindi credo che sia possibile".
Kojima ha poi scherzato sul fatto che, lavorando nello spazio, soffrirebbe meno di mal di schiena. Ha aggiunto che ama mettersi in situazioni pericolose, paragonandosi a Tom Cruise - che, come forse saprete, non si fa problemi a girare scene rischiosissime, come quelle di Mission: Impossible, senza controfigura.
"È la malattia di Tom Cruise", ha detto al pubblico. "Tom Cruise scopre il suo valore quando vive con la sua vita in gioco".
Di recente, Kojima ha anche svelato di aver inserito personalmente diversi suoi cameo all'interno di Death Stranding 2: On the Beach, inclusa la cosiddetta "costellazione di Hideo Kojima".