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I fan di Ghost of Tsushima aiutarono a restaurare un santuario giapponese, che ora ha bandito tutti i turisti

Come spesso accade, i turisti che vanno in Giappone si comportano in modo tutt'altro che rispettoso verso la cultura locale.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/03/2025
L'altare riparato dai fan di Ghost of Tsushima
Ghost of Tsushima
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Il Santuario Watazumi, un vero santuario shintoista dell'isola di Tsushima, in Giappone, ha annunciato che a partire dal 23 marzo vieterà l'ingresso a chiunque non sia un membro della congregazione o un fedele. La drastica decisione nasce da un'imperdonabile mancanza di rispetto al luogo sacro commessa da dei turisti, non ben identificati.

Il Santuario Watazumi pare essere stato la fonte d'ispirazione del Santuario della Roccia Scarlatta del gioco, con i fan dell'opera di Sucker Punch che hanno contribuito attivamente al suo restauro, donando soldi, dopo i danneggiamenti causati da un tifone nel 2020, lo stesso anno di pubblicazione di Ghost of Tsushima. La raccolta fondi ottenne circa 27 milioni di yen (180.000 euro circa), tanto che i sacerdoti del santuario ringraziarono i partecipanti per quanto fatto.

Turisti molesti

Sfortunatamente molti turisti non capiscono il concetto di limite e negli ultimi tempi il Santuario Watazumi ha vissuto diversi episodi problematici, che hanno portato inizialmente a un divieto di accesso per i visitatori provenienti dalla Corea del Sud, quindi a quello generale per i turisti di tutto il mondo, compresi quelli giapponesi. Il fatto che lo ha causato risale al 22 marzo, quindi è molto recente.

Una foto del Santuario Watazumi
Una foto del Santuario Watazumi

Sebbene non siano stati forniti dettagli sull'accaduto, ossia sul fatto scatenante la chiusura, questo è stato definito come un "grave e imperdonabile atto di mancanza di rispetto". È noto che più volte i funzionari del santuario abbiamo riportato alla polizia locale del comportamento di alcuni turisti, inclusi alcuni atti di vandalismo che hanno colpito il terreno sacro, nonché vari abusi fisici e verbali contro il personale. Questi comportamenti hanno causato un grosso stress al personale, portandolo a ritenere a rischio la gestione del luogo. Da qui lo stop completo ai turisti, con l'accesso che ora è garantito soltanto ai membri della congregazione e ai fedeli.

Non è possibile nemmeno scattare foto e registrare video o livestream. In un post successivo, i funzionari del santuario hanno chiarito che "coloro che considerano questo luogo un parco a tema o semplicemente un luogo fotogenico non sono fedeli". Il comunicato si è poi concluso con una tirata contro i turisti stranieri: "La distruzione di luoghi, cose e persone care ai giapponesi da parte del turismo estero non è altro che la distruzione della cultura giapponese".