Intel ha esteso la propria rete produttiva in Oregon, Irlanda e Israele: un'operazione tesa a supportare i cambiamenti che l'azienda si prepara ad affrontare in futuro.
Il mercato a cui Intel fa riferimento ha infatti un valore stimato di 300 miliardi di dollari e abbraccia settori diversi dal mondo PC. I prodotti Intel controllano funzioni di sicurezza delle auto, connettività wireless nei telefoni e cloud computing, fra le altre cose.
Di recente l'azienda ha aumentato la propria capacità produttiva riguardante i processori da 14 nanometri, nei mesi scorsi al centro delle polemiche per via di un sostanziale aumento dei costi, creando contestualmente un nuovo stabilimento in New Mexico.
Nei piani futuri di Intel rientra un'ulteriore espansione, con fabbriche in Oregon, Irlanda e Israele che gestiranno attività nell'ottica di un calendario di più anni, a partire dal 2019. Queste aggiunte consentiranno alla compagnia di ridurre fino al 60% i tempi per l'aumento delle scorte.