Keita Takahashi, l'autore dello splendido Katamari Damacy e ora di Wattam, ha dedicato la sua intera carriera a mostrare le potenzialità dei videogiochi al pubblico e ai produttori, ma ritiene di aver fallito.
Takahashi ha provato a creare videogiochi differenti che riuscissero a toccare corde emotive diverse da quelle dei giochi mainstream. Katamari Damacy è stato un successo di pubblico e critica, ma Takahashi lo considera un fallimento personale: "Non so se è stato un successo. So che Katamary ha fatto felici alcune persone, ma probabilmente non molte o almeno non quante gli AAA. Non quante un Fortnite o un GTA. Non credo di aver cambiato l'industria. Almeno, non abbastanza."
Con Wattam Takahashi vuole ancora di cambiare il modo in cui i videogiocatori pensano i videogiochi, ma è anche rassegnato a un altro fallimento: "Non sono ottimista. Per me non cambierà nulla, rimarrà sempre lo stesso."
Insomma, Takahashi sta conducendo una specie di battaglia solitaria contro i soliti sparatutto e giochi in cui si combatte, battaglia romantica che, in quanto tale, è conscio essere destinata al fallimento. Come tutti i grandi sognatori, anche lui ha i suoi mulini a vento contro cui combattere.