Logan Paul ha deciso di rompere il silenzio e ha infine risposto all'accusa di truffa con il suo gioco CryptoZoo lanciatagli dallo youtuber Coffeezilla in tre video ben documentati. Insomma, dopo diverse scaramucce da social, è arrivata anche la spiegazione del noto youtuber, ex-Vine, con un video di circa sette minuti che potete guardare qui di seguito.
Logan Paul ha spiegato il suo punto di vista su molte delle accuse di Coffeezilla, minacciandolo di azioni legali con l'accusa di aver disinformato il pubblico e di aver pubblicato una registrazione illegale di Jeff Levin, il suo manager, fatta telefonicamente.
Particolarmente sentita l'accusa di aver usato il suo nome per "visualizzazioni e soldi", condita da "La tua dipendenza dai click ha offuscato il tuo giudizio e ti ha fatto commettere dei grossi errori di cui pagherai le conseguenze." Certo, leggere Logan Paul accusare qualcun altro di essere dipendente dai click è abbastanza divertente, visto che anni fa divenne famoso per aver registrato un video nella Foresta dei Suicidi in Giappone, ma proseguiamo.
Lo youtuber ha poi svelato il nome dell'ingegnere che ha preso in ostaggio in codice sorgente di CryptoZoo e che nei video di Coffeezilla veniva chiamato semplicemente Z: Zack Kelling, un individuo con una fedina penale molto ricca e variegata (perché assegnare lo sviluppo di un gioco a un figuro del genere?)
Stando a Logan Paul, Kelling avrebbe mentito nel video di Coffeezilla sulla portata di CryptoZoo e sulle dimensioni del team di sviluppo, che sarebbe stato formato soltanto da tre ingegneri (non trenta, come riportato).
Parlando del gioco, Paul ha negato che non esista e ne ha mostrato delle sequenze, alcune tratte da degli streaming terzi, con uova che si aprono e animali allevabili. In realtà il gioco risulta inaccessibile.
In generale, la risposta data da Logan Paul non ha convinto moltissime persone, prima tra tutte Coffeezilla, che ha notato come il video non contiene scuse e non si rivolge a chi è stato truffato cercando di spiegargli la situazione. Anzi, apre degli altri interrogativi, come appunto quello legato all'assegnazione del progetto a una figura limite come Kelling. Inoltre Paul non si prende alcuna responsabilità per l'accaduto, nemmeno indiretta.
Inoltre, come fatto notare da molti, come ad esempio l'influencer Hasan, la risposta di Logan Paul è decisamente lacunosa e, a fronte di tre video pieni di testimonianze e documenti, realizzati dopo un'indagine lunga due anni, la tesi difensiva sembra basarsi sull'accusa di fame di click a Coffeezilla e su alcuni problemi formali.