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Manca un mese al termine della petizione europea “Stop Destroying Videogames”, servono ancora tantissime firme

Manca poco più di un mese al termine della raccolta firme della petizione Stop Destroying Videogames, che mira a proporre al Parlamento Europeo delle norme per preservare i videogiochi.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   25/06/2025
Logo dell'iniziativa

Siamo ormai alle battute finali della raccolta firme per la petizione internazionale Stop Destroying Videogames, che punta a tutelare i diritti dei consumatori e a preservare i videogiochi di tipo live service o che richiedono una connessione costante ai server per funzionare.

Lanciata nell'estate dello scorso anno tramite l'ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) - uno strumento ufficiale di partecipazione alla politica dell'Unione Europea - la scadenza per raggiungere il milione di firme necessarie a presentare la proposta alla Commissione UE è fissata al 31 luglio 2025.

Mancano ancora tante, troppe firme

Nello specifico, come spiegato nel testo della proposta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE, l'obiettivo è "imporre agli editori di lasciare in uno stato funzionale (giocabile) i videogiochi che vendono o concedono in licenza (o le collegate funzionalità e risorse che vendono per i videogiochi che trattano) ai consumatori dell'Unione europea. Nello specifico l'iniziativa mira a impedire che gli editori possano disattivare da remoto i videogiochi prima che siano forniti mezzi ragionevoli per mantenerli in funzione senza coinvolgere gli stessi editori".

L'iniziativa è partita dopo la chiusura dei server e la rimozione dalla vendita di The Crew
L'iniziativa è partita dopo la chiusura dei server e la rimozione dalla vendita di The Crew
L'Italia è uno dei paesi più indietro nella raccolta firme per la petizione "Stop Destroying Videogames" L'Italia è uno dei paesi più indietro nella raccolta firme per la petizione “Stop Destroying Videogames”

Purtroppo, con oltre 500.000 firme ancora da raccogliere (in pratica più della metà) e poco più di un mese a disposizione, difficilmente la petizione avrà successo, ma riteniamo che sia comunque giusto ricordare che siete ancora in tempo per dare il vostro contributo.

Se siete interessati, potrete firmare tramite la pagina dedicata sul portale dell'ICE, a questo indirizzo. Per farlo è possibile utilizzare lo SPID o la CIE (Carta d'Identità Elettronica), in alternativa alla compilazione manuale dei dati.