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Prime Video: Amazon introduce le pubblicità, bisogna pagare per toglierle

Amazon ha intenzione di introdurre le pubblicità durante lo streaming di Prime Video, con la possibilità di saltarle pagando.

Prime Video: Amazon introduce le pubblicità, bisogna pagare per toglierle
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   22/09/2023

Amazon ha annunciato l'intenzione di introdurre le pubblicità all'interno di Prime Video, con spot che verranno trasmessi nel corso della visione di Serie TV e film appartenenti al catalogo, con la possibilità di rimuoverle solo pagando una tassa aggiuntiva.

L'inserimento delle pubblicità è previsto a partire dall'inizio del 2024, a quanto pare con un inserimento graduale a partire da alcuni paesi per poi estendersi praticamente a tutti gli altri, compresa anche l'Italia sempre nel corso del prossimo anno. Gli spot saranno "limitati", in base a quanto riferito da Amazon, ma senza specificare più precisamente il ritmo di trasmissione.

L'obiettivo dichiarato è fare in modo che Prime Video abbia "decisamente meno" pubblicità rispetto alla programmazione TV standard e anche rispetto alle altre compagnie che offrono contenuti in streaming e hanno optato per l'inserimento delle pubblicità, ma la questione è ancora tutta da definire.

Prime Video, una grafica promozionale
Prime Video, una grafica promozionale

Il costo dell'abbonamento Prime non dovrebbe aumentare e non sono previste azioni particolari da parte degli utenti al momento dell'attivazione del nuovo programma, ma ci sarà la possibilità di saltare le pubblicità pagando una tassa aggiuntiva di 3 dollari al mese.

Questo sarà dunque il prezzo per rimuovere gli stacchi pubblicitari, in attesa di conoscere quello che verrà applicato in euro dalle nostre parti. L'inserimento delle pubblicità in Prime Video inizierà nei primi mesi del 2024 in USA, Regno Unito, Germania e Canada e proseguirà in un secondo momento in Francia, Italia, Spagna, Messico e Australia, sempre nel corso del 2024.

Anche Disney+ ha annunciato il suo nuovo piano con pubblicità in arrivo a novembre in Italia, in quello che sembra essere diventato ormai il nuovo standard per i servizi in abbonamento.