Le Schede Attività rappresentano una delle maggiori novità introdotte con la nuova interfaccia di PS5, e in base a quanto riferito da Insomniac Games si basano su dati reali tratti dall'attività dei giocatori raccolti attraverso PlayStation Network.
Ratchet & Clank: Rift Apart utilizza le Schede Attività in maniera piuttosto estesa e proprio su questo argomento si è soffermato Mike Daly, il director di Insomniac Games che ha lavorato al gioco PS5 in questione, spiegando come queste Activity Card sono strutturate e da dove derivano dati e informazioni.
Come abbiamo visto, le Schede Attività forniscono informazioni contestuali al giocatore sul completamento di vari obiettivi, riferendo anche la quantità di tempo richiesta per raggiungerli (in media) e altri dettagli di questo tipo che consentono di avere una visione piuttosto precisa di cosa fare in ogni momento.
Al lancio di un gioco, le prime stime legate al completamento di obiettivi e simili vengono fornite direttamente dagli sviluppatori, basandosi su quanto registrato in fase di testing, ma successivamente le stime vengono calcolate in base ai dati rilevati direttamente dagli utenti PS5, raccolti attraverso l'attività online su PlayStation Network. Poi, questo vengono ulteriormente personalizzati in base allo stile di gioco dei singoli utenti.
"Sono derivati da una stima stabilita prima dagli sviluppatori e poi viene comparata con i tempi medi di completamento dei giocatori per i vari obiettivi tratti da PSN", ha spiegato Daly parlando dei dati sulle Schede Attività di PS5. "Poi vengono ulteriormente personalizzati effettuando un controllo sul ritmo mantenuto dai singoli giocatori impegnati sul gioco in questione".