Quattro chiacchiere con Satoru Iwata, su Australia, Giappone, Xbox Live ed altro
Il presidente di Nintendo, Satoru Iwata, ha deciso di investigare in prima persona sullo scarso successo del GameCube in Australia. "Prima di tutto chiedo scusa per le scarse vendite del GameCube in Australia rispetto a tutte le altre aree del mondo. Sfortunatamente non sono mai stato in Australia, ma spero con questo viaggio di capire le cose che non vanno", questo il commento di Iwata-san, che si è dilungato anche su altre questioni, come la situazione del mercato: "In Giappone i giocatori stanno diventando sempre più complicati e con gusti molto difficili; moltissime persone si tengono alla larga dai videogiochi. L'industria in Giappone non sta crescendo, ma si stan pian piano restringendo, e penso che questo fenomeno riguardi anche il resto del mondo". Ma Nintendo cosa fa per migliorare questa situazione? "Per quello che riguarda Nintendo, il nostro compito è quello di consentire alla gente di giocare titoli unici e mai visti prima. Questa è la mia opinione, ma la decisione finale spetta agli utenti". Non è mancata una frecciatina alla concorrenza, in questo caso Microsoft col suo servizio online per Xbox: "Un milione di abbonati ad Xbox Live? Non possiamo dire che si tratti di un successo. Se fosse il numero di console, sarebbe un fallimento totale. Ad ogni modo credo che il gioco online diventerà parte integrante delle console. Quando arriverà il momento, anche Nintendo si getterà in questa fetta di mercato". E non poteva non mancare una battuta sul Revolution: "Venti anni fa Nintendo creò gli standard di come si dovesse giocare. C'è una console collegata alla televisione, c'è il pad tenuto in entrambe le mani. Non ci facciamo problemi a rompere questa concezione di gioco creata proprio da Nintendo. Questa si chiama innovazione".