Il maestro Shigeru Miyamoto è probabilmente il game designer più influente e apprezzato della storia dei videogiochi, ma anche lui alla fine ha ammesso di aver fatto un gioco brutto. Più precisamente uno Zelda che non gli è proprio piaciuto: una specifica versione di Zelda II: The Adventure of Link. Non è un grosso problema, considerando la quantità di capolavori sui quali ha apposto la sua firma, ma è interessante scoprire qual è il gioco di cui è meno soddisfatto e che non ricorda con piacere.
A raccontare questo piccolo retroscena è stato il giornalista Stephen Totilo, che ha rievocato una sua vecchia intervista, risalente al 2013, durante l'ultima puntata della trasmissione di Kit e Krysta, personaggi che i fan di Nintendo dovrebbero conoscere bene, visto che per anni hanno condotto una trasmissione ufficiale della compagnia.
L'intervista
Totilo ebbe modo di parlare con Miyamoto ai tempi del lancio di Pikmin 3 per Nintendo Wii U e gli chiese appunto se pensava di aver mai fatto un brutto gioco. Il papà di Mario e Zelda fece allora il nome di Zelda II: The Adventure of Link per Famicom Disk System.
Ora considerate che Zelda II: The Adventure of Link per Famicom Disk System, uscito solo in Giappone, è leggermente diverso da quello arrivato in occidente su NES. Il FDS era una periferica esterna che consentiva di avviare i giochi del Famicom da floppy disk. La versione FDS di Zelda II aveva un grosso problema di caricamenti: erano lunghissimi. Miyamoto non ne fu per niente soddisfatto, tanto da arrivare a considerarlo un brutto gioco.
Possiamo perdonarlo...