251

Xbox: prima o poi gli utenti dovranno capire che per Microsoft vendere console è secondario

Secondo Mat Piscatella, prima o poi gli utenti Xbox dovranno rendersi conto che per Microsoft vendere console è diventato secondario.

Xbox: prima o poi gli utenti dovranno capire che per Microsoft vendere console è secondario
NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   08/01/2024

Secondo l'analista Mat Piscatella del gruppo Circana, gli utenti Xbox dovranno arrivare a rendersi conto che per Microsoft la vendita di console è secondaria. Ossia, detto con le sue parole: "A un certo punto i fan di Xbox dovranno credere alla squadra di Xbox quando afferma che è bello acquistare una console Xbox, ma che non c'è bisogno di averla per accedere all'ecosistema."

Prendere coscienza

Il post di Piscatella su X
Il post di Piscatella su X

Piscatella è intervenuto sull'argomento a fronte delle lamentele di un utente di X sulla possibilità che Microsoft pubblichi alcuni giochi di Xbox anche su altre piattaforme.

Di fronte alla posizione più che ragionevole di Piscatella, purtroppo le reazioni non sono state molto pacate, tanto che l'analista ha ribadito in un secondo post: "Capisco amare l'esperienza della console e desiderare che abbia successo. E puoi non essere d'accordo con la strategia di Microsoft, e persino trovarla poco attraente. Ma non puoi dire che la squadra di Xbox non sia stata chiara e coerente sul punto nel corso degli ultimi anni."

Visto il degradare della discussione, Piscatella ha infine mutato l'utente in questione, evidentemente troppo piccato per rispondere con intelligenza alle sue affermazioni.

In effetti sono anni che Spencer e i suoi parlano apertamente di come l'obiettivo a lungo termine di Xbox sia quello di portare i suoi giochi su più piattaforme e schermi possibili, quindi rimanere stupiti della possibilità che alcuni giochi escano anche su altre piattaforme significa aver vissuto per anni con la testa nella sabbia. Del resto la politica delle esclusive assolute sta diventando sempre più deleteria per i grandi editori, considerando la quantità di copie da vendere per pareggiare i costi dei tripla A. Quindi un allargamento del mercato non può far loro che bene.