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Yesterday

Gli spagnoli Pendulo Studios ci propongono un'avventura grafica dalle tinte dark, con una spruzzata di paranormale

RECENSIONE di Valerio De Vittorio   —   26/04/2012

Per quanto non si perda occasione per darlo ormai per spacciato, il genere delle avventure grafiche non ne vuole sapere di andare in pensione (il recente successo su Kickstarter del nuovo progetto di Tim Shafer, ne è l'ennesima conferma) e anzi continua imperterrito a regalare piccole perle videoludiche forti di narrazioni profonde ed intriganti, affiancate dal classico gameplay più o meno perfezionato in tanti anni di evoluzione.

Yesterday

Gli spagnoli Pendulo Studios, sulla scena da molti anni, dopo la serie Runaway e il divertente The Next Big Thing, tornano alla carica con un thriller bizzarro, quasi grottesco, intitolato in Italia New York Crimes, un prodotto lontano dall'umorismo dei loro precedenti lavori. Un piccolo esperimento narrativo che non disdegna anche riusciti accorgimenti nel gameplay, volti a snellire la classica formula punta e clicca.

No one cares about a dead beggar

"A nessuno importa se un senza tetto muore", un drammatico assunto attorno al quale ruota l'intera filosofia del giovane Henry White, un ragazzo impegnato nel sociale, che sfrutta la fortuna ereditata dalla famiglia per aiutare i bisognosi, troppe volte ignorati da tutti gli altri. Lo stesso assioma assume anche un'altra identità se enunciato da un pazzo psicopatico, che convive col bisogno di torturare e uccidere altri esseri umani: quale miglior soluzione per soddisfare le proprie necessità se non sfogarsi su queste persone di cui nessuno sentirà mai la mancanza? Se conoscete i precedenti ​lavori del team di sviluppo spagnolo, vi sarete accorti della sterzata nei toni narrativi, che in New York Crimes assumono tinte da thriller psicologico, con una spruzzatina di paranormale. Inizialmente controlleremo il giovane Henry White, ma un salto temporale in avanti di alcuni anni cambierà la prospettiva sugli avvenimenti, mettendoci nei panni di John Yesterday, un investigatore esperto in culti satanici. Dopo un tentato suicidio, il nostro ha perso la memoria ed il suo amico, l'ormai adulto e milionario Henry, lo ingaggia per indagare su un serial killer, ossessionato dai senza tetto e per qualche motivo legato al satanismo.

Yesterday

 Rimanendo fedele alla tradizione del genere, l'avventura trasporta il giocatore attraverso diverse location sparse per il mondo, partendo da New York per spostarsi quasi subito a Parigi, approfittando anche di diversi flashback per svelare l'intricato plot narrativo.  Per quanto abbiamo apprezzato la sceneggiatura imbastita per il titolo, densa di colpi di scena, bisogna ammettere che certi salti logici potrebbero risultare non facili da digerire per alcuni, mentre dialoghi ben scritti ed un ritmo sempre incalzante sono qualità difficili da mettere in discussione. L'ottima regia e scene d'intermezzo realizzate mescolando riquadri in stile fumetto a recitazione virtuale, completano un quadro nel complesso positivo. Peccato per alcuni frangenti che presentano eventi un po' troppo slegati e certi avvenimenti poco giustificati, su tutti la love story che coinvolge John Yesterday, troppo affrettata e scarsamente sviluppata. Anche i personaggi appaiono ben caratterizzati, in particolare Henry White ed altri intriganti comparse, mentre è proprio Yesterday ad apparire come il più anonimo, forse anche perché un protagonista affetto da amnesia non è proprio l'espediente narrativo più originale della storia.

Punta e clicca

Le meccaniche appaiono ancorate ai cardini del genere, con diversi accorgimenti già visti nei precedenti lavori degli sviluppatori spagnoli. Controllando con il solo ausilio del mouse il nostro alter ego, basterà individuare e attivare con il clik del mouse le zone sensibili della schermata per compiere ogni tipo di azione, esaminando o interagendo con oggetti e personaggi. Presente il classico inventario, che ospiterà diversi elementi anche combinabili e sempre ben visibile in una barra in basso. Pendulo Studios ha integrato nel titolo anche una funziona che permette di evidenziare per pochi secondi ogni punto sensibile presente a schermo, evitando così il noioso pixel hunting, mentre un sistema di aiuti integrato dovrebbe permettere a chiunque di arrivare ai titoli di coda senza troppe preoccupazioni.

Yesterday

La risposta all'enigma corrente non è però sempre a disposizione, in quanto l'icona degli hint andrà riempita cercando di arrivare autonomamente alla soluzione di ogni situazione; quando si sarà compiuto un numero sufficiente di tentativi sarà finalmente possibile chiedere aiuto, solitamente proposto sotto forma di suggerimento piuttosto che un'indicazione esplicita del da farsi. Gli enigmi vanno dall'intrigante e mediamente impegnativo, per arrivare purtroppo verso la fine a fasi di gameplay che si giocano praticamente da sole. La buona varietà di situazioni proposte viene quindi rovinata da un livello di difficoltà poco elevato, che predilige lo story telling alla sfida, rovinando in parte le buone idee presenti. Infine arriva il vero punto debole di questa comunque gradevolissima avventura grafica, ovvero la durata, purtroppo risicata. Complice anche l'appena citato livello di difficoltà, siamo arrivati ai titoli di coda prima ancora di raggiungere le cinque ore di giocato, a nostro giudizio davvero troppo poche anche considerando il prezzo di vendita (fissato appena sotto i trenta euro) sì accattivante, ma non poi così basso.

​Estilo español

Difficile criticare negativamente invece lo stile con cui gli sviluppatori madrileni tratteggiano i propri personaggi, proposti con uno stile caricaturale fortemente in contrasto (forse anche troppo) con le tinte quasi dark della trama.

Yesterday

Non mancano momenti umoristici, ma Pendulo Studios si è presa una certa libertà scegliendo di mantenere il proprio caratteristico disegno visto nella trilogia di Runaway ad esempio per trapiantarlo in questo thriller a sfondo satanico. Da un punto di vista tecnico, la qualità di modelli dei personaggi e dei dettagliatissimi fondali è sempre ottima, per nulla in imbarazzo anche su pannelli Full HD.  Proseguendo nella trama, New York Crimes permetterà di accedere ai vari capitoli da un'apposita schermata, così da permettere all'utente di godersi una seconda volta i diversi momenti della storia, funzione particolarmente utile nel caso dell'epilogo, dotato di tre diverse sfumature per altrettanti finali differenti. Purtroppo il gioco non propone null'altro per incentivare un minimo di rigiocabilità, limitando così l'esperienza alle poche ore offerte dalla storia raccontata.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (16)
7.8
Il tuo voto

New York Crimes è un'avventura grafica dotata di una trama intrigante e ben scritta, nonostante i difetti citati, mentre il gameplay riesce ad intrattenere perdendo un po' di mordente nella seconda metà. Il livello di difficoltà comunque tarato verso il basso e soprattutto la risicata longevità abbassano la valutazione, rovinando in parte il buon lavoro svolto sotto altri punti di vista, tra cui citiamo l'eccellente comparto estetico, dotato di uno stile accattivante esaltato dal buon motore grafico. Consigliamo agli avventurieri di dargli una possibilità, visti gli indubbi pregi: per quante poche, le ore di divertimento offerte rimangono di qualità.

PRO

  • Trama intrigante
  • Tecnicamente ottimo
  • Alcuni enigmi sicuramente riusciti

CONTRO

  • Breve
  • Nella seconda metà diventa fin troppo semplice
  • Alcuni "buchi" nella sceneggiatura

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • AMD Phenom X3
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video ATI Radeon HD 5770

Requisiti minimi

  • Processore Pentium IV 3.2 GHz
  • 2 GB RAM
  • 4.4 GB di spazio libero sull'hard disk
  • Scheda grafica da 256 Mb Nvidia Gforce 6600, ATI Radeon X700, Intel X3000 o superiori