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Squali arrabbiati

Con i pennuti più famosi e arrabbiati del panorama mobile oramai padroni indiscussi dei cieli, tocca agli squali difendere le profondità degli abissi...dalle paperelle.

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   26/04/2012

Nonostante tutte o quasi le inquietanti leggende che girano attorno al più feroce tra i predatori del mare siano state per fortuna smentite ormai da tempo, il contesto scelto da Gameloft per ambientare questo nuovo puzzle game appare quantomeno inverosimile. D'altrone, quando ci si ispira palesemente ad un titolo che ha fatto della lotta tra pennuti e suini il suo pezzo forte, è chiaro che non ci si può aspettare il pieno rispetto delle ordinarie regole della natura. Eppure, Shark Dash si distanzia in maniera piuttosto netta dall'essere l'ennesimo clone di un best seller ad opera della casa francese; al contrario, la divertente lotta tra squali e paperelle contiene numerose chicche, tale da donare al gioco addirittura elementi di sana originalità.

Anatra all’arancia

Contrariamente a quanto diffuso nell'immaginario collettivo, in Shark Dash la parte delle creature "cattive" viene svolta senza dubbio dalle paperelle; gli apparentemente innocui pennuti infatti hanno improvvisamente invaso le vasche degli squali, fino ad allora tranquilli e isolati nel loro mondo. Oltre al fastidio provocato dall'occupazione "abusiva", le papere hanno pure cominciato a combinare scherzi e dispetti ai loro ospiti ma, malgrado tutto, continuavano ad essere tollerate. Quando però si oltrepassa il limite, è giusto temere la vendetta e la cosiddetta "rabbia dei buoni": il rapimento di Sally, la fidanzata dello squalo protagonista Squally, è l'ultimo e più grave atto che scatena l'ira dei mansueti predatori, desiderosi così di tornare a far rispettare le leggi della natura "pappandosi" letteralmente i dispettosi pennuti. L'ambientazione di gioco è dunque essenzialmente acquatica: Squally, protagonista soprattutto della prima parte dell'avventura, ha l'obiettivo di salvare la sua compagna e punire i rapitori/invasori; per fare questo può spostarsi nelle diverse vasche grazie alla sua coda elastica, che il giocatore usa come una fionda. Con il dito si tira la pinna dello squalo e si indirizza la parabola nella direzione desiderata; l'obiettivo da raggiungere è quello di mangiare tutte le papere, raccogliere le monete e utilizzare il minor numero possibile di lanci. Tutti e tre i parametri concorrono al raggiungimento del massimo punteggio, ossia le tre stelle; come al solito, basta accumulare un numero sempre maggiore di stelle per sbloccare nuovi livelli. Nel corso della storia squali e papere si affronteranno in modi sempre più fantasiosi e buffi, utlizzando una miriade di elementi contestuali tipici di vasche e acquari: spugne, tubi, ciambelle salvagente, saponi, palline, stecche di sale (che si dissolvono a contatto con l'acqua) ecc, tutti indispensabili per risolvere con successo i vari scenari.

Squali arrabbiati

Particolarmente utili per muoversi rapidamente sono proprio le tubature, che grazie ad un sistema pneumatico possono spedire gli squali a velocità elevata da una parte all'altra della vasca. Le paperelle si trovano a volte protette da pericolose mine, che esplodono con un tocco energetico, o in remoti anfratti sottomarini, da raggiungere magari dopo aver superato diversi ostacoli. Per fortuna non esiste solo un tipo di squalo a disposizione del giocatore ma già a partire dal secondo schema si incontreranno Spady, in grado di tagliare le catenelle che bloccano alcune sezioni, Marty, dotato di doppio salto e infine Suby, il fratello gemello di Squaly specializzato nella "pesca subacquea". In Shark Dash esiste ovviamente un negozio per gli acquisti in-app, dal quale comprare monete di gioco con denaro reale o le pozioni per poter ripetere l'ultima mossa sbagliata; in questo modo annullando l'ultimo movimento non si rende necessario il riavvio di tutto lo schema per colpa di un singolo errore, cosa che soprattutto nei livelli avanzati potrebbe addirittura causare un minimo di frustrazione. La longevità, come in tutti i titoli simili, è garantita da ben 96 livelli divisi in 4 stage diversi, con in più la promessa da parte di Gameloft di provvedere a regolari espansioni (non si sa se a pagamento o gratuite); tuttavia sarà soprattutto il desiderio di raggiungere le tre stelle per ogni schema la molla principale che spinge alla rigiocabilità, questo perchè per ogni situazione il "par", ossia (usando un termine golfistico) il numero minimo di mosse per completare il quadro, può raggiungersi soltanto in un determinato modo da scoprire ogni volta dopo diversi tentativi. In sintonia con il divertimento e l'allegria che aleggia durante tutto il gioco, la grafica è coloratissima e animata in maniera buffa, priva di impuntamenti e quindi molto affidabile anche su un dispositivo della passata generazione.

Conclusioni

Versione testata: iPhone (1.0.1)
Prezzo: 0,79€ (iOS), 0,79€ (Android)
Multiplayer.it
8.5
Lettori (7)
7.3
Il tuo voto

Shark Dash è davvero un titolo divertente, chiaramente ispirato ad altri best seller dello stesso genere ma non privo di idee geniali, a cominciare proprio dalla buffa dicotomia tra le paperelle malefiche e gli squali buoni e pacifici. Ma il contesto allegro e spensierato non deve tuttavia ingannare: in alcuni frangenti sarà necessario spremersi le meningi per trovare la giusta successione di movimenti da far compiere al proprio predatore, indispensabile per risolvere un livello con un numero accettabile di stelle. Un acquisto dunque certamente consigliato a tutti, in grado di rapire l'attenzione per molto tempo.

PRO

  • Protagonisti buffi e simpatici
  • Gameplay vario e a tratti impegnativo
  • Non è un semplice clone di Angry Birds...

CONTRO

  • ...ma deve comunque piacere il genere.
  • I livelli base si divorano in fretta
  • Il negozio in-app non sembra molto conveniente