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Vacanze pestifere

Niente amici e niente vacanza rendono l'orso Naughty molto cattivo

RECENSIONE di Michele Bertini   —   10/10/2012

Le vacanze, ahimè, sono oramai finite. Le giornate si accorciano e si avvicinano i primi freddi. Inutile disperarsi, il tanto odiato rientro alla routine quotidiana ha oramai coinvolto tutti, tutti meno che gli orsi di Behaviour Interactive che hanno ben pensato di farsi una bella vacanza su un'isola tropicale, beati loro. L'unico a non essere invitato, manco a dirlo, il controverso Nayghty Bear che com'era prevedibile non ha preso benissimo questa ennesima esclusione dal gruppo. Per lui si prospetta la solita routine di azioni malvagie e perversi omicidi ai danni della tanto odiata compagnia di vacanzieri.

È aperta la caccia

Riprendendo la struttura di gioco del precedente Naughty Bear, uscito nel 2010 per il mercato retail, questo Panic in Paradise offre la possibilità di scatenare la nostra furia omicida in ben trenta missioni ognuna con un obiettivo differente sul quale vendicarci, oltre alle altre decine di vittime innocenti che potremo mietere per vedere aumentare la nostra sadica corsa al punteggio più alto.

Vacanze pestifere

Imperversando per le undici aree disponibili, Naughty Bear ha il compito di farla pagare a chi ancora una volta l'ha voluto escludere dalla festa, da questa premessa prende spunto l'azione di gioco che si caratterizza per uno spiccato humor nero tale da rendere particolarmente truculente e al contempo soddisfacenti le varie modalità con cui è possibile eseguire il nostro sporco lavoro. Sfruttando delle dinamiche stealth piuttosto elementari è possibile avventarsi alle spalle delle vittime pelose per agguantarle e sottometterle alla nostra sadica fantasia, potremo spaventarle a morte fino a farle impazzire, oppure eliminarle con delle vere e proprie fatality uniche per ognuna delle numerose armi messe a disposizione così da renderle poi acquistabili nel negozio. Tra le numerose variabili, che entrano in gioco nella pianificazione dei nostri attentati, c'è anche un coefficiente di camuffamento che rimane al massimo quando ci aggiriamo nella boscaglia, in mezzo alla quale non possiamo mai essere individuati, e può aiutarci a confonderci tra gli altri orsi qualora avessimo rubato il travestimento adeguato a uno dei nostri obiettivi, anche in questo caso il negozio del gioco offre numerosissimi vestiti e strani oggetti da indossare che si rendono di volta in volta acquistabili una volta sbloccati durante le missioni e che alterano le statistiche di Naughty.

Vacanze pestifere

Portando con continuità il solito set di accessori questi (come del resto le armi) ci regaleranno sempre più esperienza fino a che non li avremo portati al massimo. Una struttura del genere spinge il giocatore più perfezionista a sfruttare totalmente l'ampio ventaglio di oggetti messo a disposizione senza mai fossilizzarsi sulla solita dotazione. Un virtuosismo quest'ultimo giustificato più dalla voglia di completare il gioco al 100% dal momento che, salvo rari casi, l'utilizzo di un'arma piuttosto che un'altra non cambia mai le meccaniche del gameplay rendendo tutti gli strumenti offensivi più o meno equiparabili in quanto ad efficacia e appiattendo inevitabilmente il gioco, portandolo sulle soglie della monotonia.

Obiettivi Xbox 360

Realizzare i 400 punti messi a disposizione da Naughty Bear - Panic in Paradise non si dimostra un'impresa da poco, è necessario infatti massimizzare l'esperienza con tutte le armi e tutti gli abbigliamenti, dopo ovviamente averli sbloccati durante il gioco. Un particolare obiettivo richiede anche l'ottenimento della tanto sudata coppa di platino per ognuna delle missioni disponibili. È richiesto, insomma, un lavorino pulito e senza alcuna sbavatura.

Tramonti rosso sangue

Uno degli aspetti più peculiari, che rendono appagante l'assecondare gli istinti omicidi di Naughty, è l'originale sfruttamento dell'ambiente di gioco, ogni area infatti è arricchita da numerosi oggetti e macchinari che il nostro controverso orso può sfruttare per delle esecuzioni decisamente creative (e generose in termini di punti), a questo si aggiungono gli elementi distruttibili per accumulare maggior denaro da spendere in nuovi oggetti. Aggirandoci per le circoscritte aree dell'isola si ha anche la possibilità di scovare tesori nascosti in dei templi indigeni, raggiungibili portando l'apposita chiave alle porte di pietra entro un tempo limite costringendoci a far ricorso a tutta la barra della forza che tende ad esaurirsi quando sfruttiamo eccessivamente la corsa.
Particolarmente riuscite sono le animazioni che descrivono gli omicidi compiuti da Naughty, che riescono spesso a strappare un sorriso per la loro originale esecuzione, talvolta accompagnati da una sadica regia quando per uccidere sfrutteremo l'ambiente circostante. Meno esemplare risulta la pulizia a video che pecca di un leggero aliasing, mai troppo fastidioso a dire il vero, ma che si palesa in particolare nella resa del fogliame della boscaglia in mezzo al quale siamo chiamati spesso a nasconderci. Sotto il profilo della modellazione invece appare ormai chiaro che il confine che separava i primi prodotti in digital delivery dal resto della

Vacanze pestifere

produzione si è oramai assottigliato quasi fino a scomparire e la resa generale di Naughty Bear - Panic in Paradise appare solida e gradevole e, seppur non facendo gridare al miracolo, risulta funzionale al gameplay immediato e leggero del titolo. Perplessità le lascia la struttura a missioni che, pur presentando sempre nuovi elementi e compiti più complessi da tenere in considerazione man mano che si procede nel gioco, può risultare alla lunga ripetitiva per quei giocatori che magari si possono assuefare in fretta alla reiterata e scanzonata violenza di cui è impregnato il l'intera produzione, complice anche la generale facilità con cui si riescono a portare a termine molte missioni.

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Digital Delivery: Xbox Live Arcade, PlayStation Network
Prezzo: 1200 Microsoft Points, 14,99€
Multiplayer.it
6.5
Lettori (5)
7.1
Il tuo voto

Inserito all'interno di un'offerta in digital delivery, quasi al prezzo di fascia più alto però, sembra che il brand di Naughty Bear abbia trovato la sua giusta dimensione, ma che si porti dietro i difetti dell'originale. Decisamente corposo nei contenuti per un gioco scaricabile, ma effettivamente piuttosto ripetitivo alla lunga, Panic in Paradise si presta ad essere un discreto passatempo dove dar sfogo alla nostra inventiva più sadica. Le numerose combinazioni di oggetti ed esecuzioni, pur non presentando mai dei cambiamenti radicali sotto il profilo sostanziale, si lasciano guardare con piacere e porteranno più d'uno a scoprirle tutte. Sconsigliato a chi cerca un prodotto che riesca ad offrire una sfida particolarmente competitiva, per tutti gli altri Naughty Bear - Panic in Paradise si può dimostrare un discreto passatempo per i fine settimana.

PRO

  • Esecuzioni varie e divertente humor nero
  • Ampio arsenale di armi e accessori
  • Numerose missioni

CONTRO

  • Alla lunga rischiano di risultare ripetitivo
  • Troppo facile
  • Poca varietà dell'azione