3

Karateka, recensione

Il ritorno di un vero classico, siete pronti a salvare la principessa Mariko?

RECENSIONE di La Redazione   —   14/11/2012

Uscito originariamente nel 1984, Karateka ritorna in una versione nuova di zecca per il canale di digital delivery, curata proprio dallo stesso game designer, Jordan Mechner. Forse in linea col titolo ispiratore, questo curioso remake cerca di riprenderne lo spirito, proponendo un'avventura di breve durata ma aperta alla rigiocabilità. Ci sono però alcune sorprese inaspettate. Lo scopo non è cambiato in tutti questi anni e consiste ancora nel salvare la principessa Mariko intrappolata nel maniero da Akuma, malvagio imperatore attorniato dai più abili guerrieri del Giappone feudale. I più arguti di voi avranno capito che occorrerà farsi intendere a suon di calci e pugni.

Sempre presenti

La particolarità che salta subito all'occhio dopo la prima dipartita del nostro personaggio, il classico combattente di arti marziali, consiste nel fatto che ne esistono altri due pronti a rimpiazzarlo: un monaco poco incline alla conversazione e un nerboruto gigante dalla forza disumana. Il trio sostanzialmente rappresenta le vite a disposizione del giocatore, mentre l'intero gioco risulta strutturato su combattimenti a turni, proprio come l'originale, che ci vedono contrapposti a un set di nemici che spazia dalle semplici guardie ai boss di fine sezione.

Karateka, recensione

Quello che forse non ci si aspettava era proprio la semplificazione del sistema di combattimento attuata da Mechner, basato interamente sul tempismo. In maniera molto simile a un rhythm game, dobbiamo capire il momento propizio per parare i colpi avversari in base ai suoni udibili nel corso del combattimento, in modo da abbassare la guardia nemica per inanellare le proprie combo. In caso di errore a subirne ne conseguenze sarà la storica barra di energia visualizzata a frecce. Una volta messo a segno un determinato numero di colpi possiamo effettuare una mossa speciale in grado di arrecare elevati danni agli avversari, che si rivela particolarmente cruciale contro i boss.

Obiettivi Xbox 360

Karateka presenta la bellezza di 12 obiettivi per un totale di 400 punti giocatori. Terminando il gioco ve ne porterete a casa un centinaio, per tutti gli altri occorre accontentare determinate condizioni, come concludere l'avventura con il primo personaggio o arrivare a determinate sezioni del castello entro un tempo limite.

W la semplicità

Karateka punta tutto sull'intensità prima della durata. Terminare l'avventura non porta via più di mezz'ora, mentre la presenza di tre personaggi, unita alla possibilità di utilizzare i punti accumulati a mo' di crediti per resuscitare l'ultimo rimasto, rende quasi impossibile abbandonare Mariko al suo destino. L'essenza del titolo risiede nella rigiocabilità, in quanto solo una volta terminato ne risulta chiaro il quadro. La vera sfida consiste nel superare il combattimento contro Akuma (l'unico davvero impegnativo) con il primo personaggio, che rappresenta lo spasimante della principessa, mentre le varie condizioni dettate dagli obiettivi e i punteggi online rappresentano ulteriori incentivi per tornare nel castello.

Karateka, recensione

Un'idea interessante, ma realizzata in maniera davvero troppo esigua, tanto da sposarsi meglio su uno smartphone che una console. Il gioco così è nulla più di una lunga serie di quick time events che viene a noia troppo presto, un inconveniente che stona non poco con i propositi sopra elencati. Sarebbe stato sufficiente approfondire gli spostamenti tra le varie zone del castello, ridotti a sezioni vuote e funzionali solo a ricaricare l'energia, o rendere più snello l'inizio di ogni nuova partita, appesantita ogni volta dall'invadente tutorial. Errori che purtroppo ridimensionano l'ultima fatica di Mechner, nonostante si riveli piuttosto godibile. Merito senz'altro anche della realizzazione tecnica, caratterizzata da un aspetto poligonale vivace e fumettoso che ha indubbiamente beneficiato della collaborazione con Jeff Matsuda, mentre le musiche mettono in campo addirittura Christopher Tin. Un team di tutto rispetto insomma. I nostalgici sono avvertiti, c'è ancora l'aquila...

Karateka, recensione

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Digital Delivery: Xbox Live Arcade, PlayStation Network, Steam
Prezzo: 800 Microsoft Points, 9,99€
Multiplayer.it
6.5
Lettori (9)
4.8
Il tuo voto

Il remake di Karateka si fa apprezzare, lasciando però un retrogusto amaro in bocca. Escluso l'incipit e qualche piacevole rimando c'è davvero poco dell'originale in termini di gameplay, sostituito con un sistema di combattimento estremamente semplificato per attirare l'utenza casual. Il risultato ha una sua coerenza e si rivela godibile grazie a qualche buona idea e la buona realizzazione tecnica riesce a valorizzare il prodotto, ma il tutto non è sufficiente a impedire il sopravvento della noia, considerata anche la breve durata dell'esperienza. Fermo restando che il prezzo proposto non si rivela troppo gravoso, rimane indubbio che, con i nomi in ballo, fosse stato lecito aspettarsi qualcosa di più.

PRO

  • Esteticamente accattivante
  • Qualche piacevole idea
  • Accessibile a tutti

CONTRO

  • Troppo breve e semplificato
  • Noioso da rigiocare
  • Il brand meritava di meglio